F.T. MARINETTI
IL MANIFESTO DELLA CUCINA FUTURISTA
(Manifesto futurista, pubblicato nella Gazzetta del Popolo di Torino, 28 agosto
1930)
Il Futurismo italiano, padre
di numerosi futurismi e avanguardisti esteri, non rimane prigioniero delle
vittorie mondiali ottenute "in venti anni di grandi battaglie artistiche
politiche spesso consacrate col sangue" come le chiamò Benito Mussolini. Il
Futurismo italiano affronta ancora l'impopolarità con un programma di
rinnovamento totale della cucina.
Fra tutti i movimenti artistici letterari è il solo che abbia per essenza
l'audacia temeraria. Il novecentismo pittorico e il novecentismo letterario sono
in realtà due futurismi di destra moderatissimi e pratici. Attaccati alla
tradizione, essi tentano prudentamente il nuovo per trarre dall'una e dall'altro
il massimo vantaggio.
Contro la pastasciutta
Il Futurismo è stato definito dai filosofi "misticismo dell'azione", da
Benedetto Croce "antistoricismo", da Graça Aranha "liberazione dal terrore
estetico", da noi "orgoglio italiano novatore", formula di "arte-vita
originale", "religione della velocità", "massimo sforzo dell'umanità verso la sintesi", "igiene spirituale", "metodo d'immancabile creazione", "splendore geometrico veloce", "estetica della macchina".
Antipraticamente quindi, noi futuristi trascuriamo l'esempio e il mònito della
tradizione per inventare ad ogni costo un nuovo giudicato da tutti pazzesco.
Pur riconoscendo che uomini nutriti male o grossolanamente hanno realizzato cose
grandi nel passato, noi affermiamo questa verità: si pensa si sogna e si agisce
secondo quel che si beve e si mangia.
Consultiamo in proposito le nostre labbra, la nostra lingua, il nostro palato,
le nostre papille gustative, le nostre secrezioni glandolari ed entriamo
genialmente nella chimica gastrica.
Noi futuristi sentiamo che per il maschio la voluttà dell'amare è scavatrice
abissale dall'alto al basso, mentre per la femmina è orizzontale a ventaglio. La
voluttà del palato è invece per il maschio e per la femmina sempre ascensionale
dal basso all'alto del corpo umano. Sentiamo inoltre la necessità di impedire
che l'Italiano diventi cubico massiccio impiombato da una compattezza opaca e
cieca. Si armonizzi invece sempre più coll'italiana, snella trasparenza
spiralica di passione, tenerezza, luce, volontà, slancio, tenacia eroica.
Prepariamo una agilità di corpi italiani adatti ai leggerissimi treni di
alluminio che sostituiranno gli attuali pesanti di ferro legno acciaio.
Convinti che nella probabile conflagrazione futura vincerà il popolo più agile, più scattante, noi futuristi dopo avere agilizzato la letteratura mondiale con le parole in libertà e lo stile simultaneo, svuotato il teatro della noia mediante sintesi alogiche a sorpresa e drammi di oggetti inanimati, immensificato la plastica con l'antirealismo, creato lo splendore geometrico architettonico senza decorativismo, la cinematografia e la fotografia astratte, stabiliamo ora il nutrimento adatto ad una vita sempre più aerea e veloce.
Crediamo anzitutto necessaria:
a) L'abolizione della pastasciutta, assurda religione gastronomica italiana.
Forse gioveranno agli inglesi lo stoccafisso,il roast-beef e il budino, agli
olandesi la carne cotta col formaggio, ai tedeschi il sauer-kraut, il lardone
affumicato e il cotechino; ma agli italiani la pastasciutta non giova. Per
esempio, contrasta collo spirito vivace e coll'anima appassionata generosa
intuitiva dei napoletani. Questi sono stati combattenti eroici, artisti
ispirati, oratori travolgenti, avvocati arguti, agricoltori tenaci a dispetto
della voluminosa pastasciutta quotidiana. Nel mangiarla essi sviluppano il
tipico scetticismo ironico e sentimentale che tronca spesso il loro entusiasmo.
Un intelligentissimo professore napoletano, il dott.Signorelli, scrive: "A differenza del pane e del riso la pastasciutta è un alimento che si ingozza, non si mastica. Questo alimento amidaceo viene in gran parte digerito in bocca dalla saliva e il lavoro di trasformazione è disimpegnato dal pancreas e dal fegato. Ciò porta ad uno squilibrio con disturbi di questi organi. Ne derivano: fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo".
Invito alla chimica
La pastasciutta, nutritivamente inferiore del 40% alla carne, al pesce, ai
legumi, lega coi suoi grovigli gli italiani di oggi ai lenti telai di Penelope e
ai sonnolenti velieri, in cerca di vento. Perchè opporre ancora il suo blocco
pesante all'immensa rete di onde corte lunghe che il genio italiano ha lanciato
sopra oceani e continenti, e ai paesaggi di colore forma rumore che la
radiotelevisione fa navigare intorno alla terra? I difensori della pastasciutta
ne portano la palla o il rudero nello stomaco, come ergastolani o archeologi.
Ricordatevi poi che l'abolizione della pastasciutta libererà l'Italia dal
costoso grano straniero e favorirà l'industria italiana del riso.
b) L'abolizione del volume e del peso nel modo di concepire e valutare il
nutrimento.
c) L'abolizione delle tradizionali miscele per l'esperimento di tutte le nuove
miscele apparentemente assurde, secondo il consiglio di Jarro Maincave e altri
cuochi futuristi.
d) L'abolizione del quotidianismo mediocrista nei piaceri del palato.
Invitiamo la chimica al dovere di dare presto al corpo le calorie necessarie
mediante equivalenti nutritivi gratuiti di Stato, in polvere o pillole, composti
albuminoidei, grassi sintetici e vitamine. Si giungerà così ad un reale ribasso
del prezzo della vita e dei salari con relativa riduzione delle ore di lavoro.
Oggi per duemila kilowatt occorre soltanto un operaio. Le macchine costituiranno
presto un obbediente proletariato di ferro acciaio alluminio al servizio degli
uomini quasi totalmente alleggeriti dal lavoro manuale. Questo, essendo ridotto
a due o tre ore, permette di perfezionare e nobilitare le altre ore col pensiero
le arti e la pregustazione di pranzi perfetti.
In tutti i ceti i pranzi saranno distanziati ma perfetti nel quotidianismo degli
equivalenti nutritivi.
Il pranzo perfetto esige:
1.Un'armonia originale della tavola (cristalleria vasellame addobbo) coi sapori
e colori delle vivande.
2.L'originalità assoluta delle vivande.
Il "Carneplastico"
Esempio: per preparare il Salmone dell'Alaska ai raggi del sole con salsa Marte,
si prende un bel salmone dell'Alaska, lo si trancia e passa alla griglia con
pepe e sale e olio buono finché è bene dorato. Si aggiungono pomodori tagliati a
metà preventivamente cotti sulla griglia con prezzemolo e aglio.
Al momento di servirlo si posano sopra alle trancie dei filetti di acciuga
intrecciati a dama. Su ogni trancia una rotellina di limone con capperi. La
salsa sarà composta di acciughe, tuorli d'uova sode, basilico, olio d'oliva, un
bicchierino di liquore italiano Aurum, e passati al setaccio. (Formula di
Bulgheroni, primo cuoco della Penna d'Oca.)
Esempio: Per preparare la Beccaccia al Monterosa salsa Venere, prendete una
bella beccaccia, pulitela, copritene lo stomaco con delle fette di prosciutto e
lardo, mettetela in casseruola con burro, sale, pepe, ginepro, cuocetela in un
forno molto caldo per quindici minuti innaffiandola di cognac. Appena tolta
dalla casseruola posatela sopra un crostone di pane quadrato inzuppato di rhum e
copritela con una pasta sfogliata. Rimettetela poi nel forno finchè la pasta è
ben cotta. Servitela con questa salsa: un mezzo bicchiere di marsala e vino
bianco, quattro cucchiai di mirtilli, della buccia di arancio tagliuzzata, il
tutto bollito per 10 minuti. Ponete la salsa nella salsiera e servitela molto
calda. (Formula di Bulgheroni, primo cuoco della Penna d'Oca).
3.L'invenzione di complessi plastici saporiti, la cui armonia originale di forma
e colore nutra gli occhi ed ecciti la fantasia prima di tentare le labbra.
Esempio: Il Carneplastico creato dal pittore furista Fillìa, interpretazione
sintetica dei paesaggi italiani, è composto di una grande polpetta cilindrica di
carne di vitello arrostita ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte.
Questo cilindro disposto verticalmente nel centro del piatto, è coronato da uno
spessore di miele e sostenuto alla base da un anello di salsiccia che poggia su
tre sfere dorate di carne di pollo.
Equatore + Polo Nord
Esempio: Il complesso plastico mangiabile Equatore + Polo Nord creato dal
pittore furista Enrico Prampolini è composto da un mare equatoriale di tuorli
rossi d'uova all'ostrica con pepe sale limone. Nel centro emerge un cono di
chiaro d'uovo montato e solidificato pieno di spicchi d'arancio come succose
sezioni di sole. La cima del cono sarà tempestata di pezzi di tartufo nero
tagliati in forma di aeroplani negri alla conquista zenit.
Questi complessi plastici saporiti colorati profumati e tattili formeranno
perfetti pranzi simultanei.
4.L'abolizione della forchetta e del coltello per i complessi plastici che
possono dare un piacere tattile prelabiale.
5.L'uso dell'arte dei profumi per favorire la degustazione.
Ogni vivanda deve essere preceduta da un profumo che verrà cancellato dalla
tavola mediante ventilatori.
6.L'uso della musica limitato negli intervalli tra vivanda e vivanda perchè non
distragga la sensibilità della lingua e del palato e serva ad annientare il
sapore goduto ristabilendo una verginità degustativa.
7.L'abolizione dell'eloquenza e della politica a tavola.
8.L'uso dosato della poesia e della musica come ingredienti improvvisi per
accendere con la loro intensità sensuale i sapori di una data vivanda.
9.La presentazione rapida tra vivanda e vivanda, sotto le nari e gli occhi dei
convitati, di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che essi non
mangeranno, per favorire la curiosità, la sorpresa e la fantasia.
10.La creazione dei bocconi simultanei e cangianti che contengano dieci, venti
sapori da gustare in pochi attimi. Questi bocconi avranno nella cucina futurista
la funzione analogica immensificante che le immagini hanno nella letteratura. Un
dato boccone potrà riassumere una intera zona di vita, lo svolgersi di una
passione amorosa o un intero viaggio nell'Estremo Oriente.
11.Una dotazione di strumenti scientifici in cucina: ozonizzatori che diano il
profumo dell'ozono a liquidi e a vivande, lampade per emissione di raggi
ultravioletti (poiché molte sostanze alimentari irradiate con raggi
ultravioletti acquistano proprietà attive, diventano più assimilabili,
impediscono il rachitismo nei bimbi, ecc.) elettrolizzatori per scomporre succhi
estratti ecc. in modo da ottenere da un prodotto noto un nuovo prodotto con
nuove proprietà, mulini colloidali per rendere possibile la polverizzazione di
farine, frutta secca, droghe ecc.; apparecchi di distillazione a pressione
ordinaria e nel vuoto, autoclavi centrifughe, dializzatori. L'uso di questi
apparecchi dovrà essere scientifico, evitando p.es. l'errore di far cuocere le
vivande in pentole a pressione di vapore, il che provoca la distruzione di
sostanze attive (vitamine, ecc.) a causa delle alte temperature. Gli indicatori
chimici renderanno conto dell'acidità e della basicità degli intingoli e
serviranno a correggere eventuali errori: manca di sale, troppo aceto, troppo
pepe, troppo dolce.