GLOSSARIO SUL FUTURISMO

termine descrizione
À LA GIRAFE Acconciatura femminile di moda dopo il 1820. I capelli, guarniti con fiocchi, nastri e piume, si alzano fino a picchi sproporzionati e, oltre ai classici spilloni ornamentali, devono essere sostenuti da fili di ferro.
À LA VILLE DE PARIS Prima tipologia del magazzino di vendita che, aperto nel 1841, pratica il sistema dei "prezzi fissi", eliminando, così, la fase della negoziazione tra il mercante e il cliente. Con il nuovo sistema commerciale la visione della merce esposta è slegata dall’atto dell’acquisto: si può girare liberamente tra la grande varietà di produzioni seriali a prezzi accessibili, senza l’obbligo di comprare. Si avvia un processo di spersonalizzazione del punto vendita ed un riversamento della dimensione comunicativa direttamente sugli oggetti.
ABBOZZO Lavoro preparatorio avanzato di un’opera, che fa seguito a uno schizzo. In genere non verrà conservato, poiché l’opera sarà dipinta sull’abbozzo, ricoprendolo in parte o del tutto.
ABITI SIMULTAINES simultainés Abiti creati da Sonia Delaunay, pittrice di origine russa che si rifà agli impressionisti, con i quali condivide le opinioni sulla percezione cromatica: in quello che appare come un colore unico si possono individuare, attraverso «una visione atmosferica e non sintetica», una molteplicità di tinte diverse dalla cui combinazione deriva l’effetto finale. Sul rapporto tra le sfumature di colore si sviluppa la ricerca nel campo della moda, ma anche di ogni arte visiva: il linguaggio utilizzato dalla Delaunay ricollega moda e pittura in un percorso denso di contaminazioni, che, nel gioco delle forme e dei colori, esaltano il movimento dei corpi.
ABITO A CAMPANA Con l’abbandono della tournure, rappresenta la prima elaborazione di un modello più semplice. Un lieve agio nel camminare è ottenuto da gonne più corte, che lasciano scoperti i piedi.
ABITO RAZIONALE Proposto nel 1850 da Amelia Bloomer come modello pratico per le donne, è costituito da calzoni alla turca, molto ampi, portati sotto una gonna larga e corta al ginocchio. Idea ripresa dalla viscontessa Halberton nel 1881 come fondamento dell’Associazione per il Vestito Razionale, nata con l’intento di sensibilizzare le donne a rinunciare al rigido busto.
ABRASIONE Operazione mediante la quale si eliminano dalla lastra metallica segni, iscrizioni, solchi precedentemente incisi. L'abrasione si ottiene utilizzando uno strumento, il brunitoio, per schiacciare il metallo e riempire i solchi già scavati.
ACCADEMIA Società di scienziati, artisti, uomini di lettere, specializzati in uno o più campi (letteratura, pittura, architettura, ecc.). Create con questo nome in Italia nel XV secolo, le accademie si sono sviluppate in Francia a partire dal XVI secolo. La loro principale vocazione è stabilire regole e principi nei campi che le riguardano. La parola Accademia designa anche una pratica di pittura in cui l'artista lavora sulla base di un modello nudo. Detto termine deriva dal nome di un parco e palestra nei pressi di Atene, dove Platone fondò una associazione verso il 387 a.C. allo scopo di insegnare e discutervi argomenti filosofici. Nel Quattrocento il nome fu assunto, in Italia, da un gruppo di umanisti che si riuniva per discussioni e scambi di vedute culturali; tale gruppo acquisì grande fama in Firenze, essendo sotto il patronato di Lorenzo de Medici. In campo artistico, Accademia, nel Cinquecento, finì per significare studio accademico, ossia lo studio di un illustre maestro attorno al quale si riunivano altri artisti a schizzare e ad abbozzare da un modello. L’Accademia Bandinelli, nel 1531, ne è uno dei primi esempi noti. Lo studio e la scuola accademici raggiunsero importanti risultati in Francia, al principio dell’Ottocento, soprattutto per merito del David. Il termine definisce altresì un’accademia ufficiale intesa ad elevare la condizione dell’artigiano vincolato alle corporazioni portandolo almeno al livello dello scrittore, del poeta o del musicista. L’Accademia del Disegno del Vasari, fondata nel 1563, fu la prima di questo genere e si valse della protezione e del patronato di monarchi e di altri mecenati. Conseguentemente gli artisti che fecero parte di accademie ufficiali subirono le imposizioni dei governanti, come avvenne in Francia durante il regno di Luigi XIV, quando l’arte ricevette impulso ed efficacia in virtù, appunto, dell’Académie Royale de Peinture e Sculpture istituita dal Colbert. Il XVIII secolo vide un incremento nella fondazione d’innumerevoli accademie in ogni Paese. Una tra le più famose fu la Royal Academy fondata a Londra nel 1768, che cercò anche di facilitare l’insegnamento ai giovani artisti. Col mutamento dell’assetto sociale dell’Ottocento, le accademie più conciliabili, per la loro tendenza ad una grande arte, sia con l’autocrazia che con la democrazia, acquistarono un tono dogmatico e supponente. Ne conseguirono degli scismi che spinsero gli arditi artisti progressisti a tentare nuove vie, mentre l’accademia, con la ricchezza delle sue tradizioni ed il peso delle sue eredità, sembrò diventare un ostacolo per ogni arte e per gli artisti.
ACCADEMICO Si definisce accademica un’opera (pittura, disegno, ecc.) rispondente alle regole decretate dall'accademia. Termine spesso utilizzato in senso spregiativo per qualificare un’opera convenzionale o poco ispirata.
ACCESSORI Per Accessori si intendono le calze, la lingerie, le scarpe (calzature), le borse e le cinte (pelletteria), i cappelli (modisteria), i gioielli, la bigiotteria, le acconciature posticce; poi va considerato ancora il trucco (cosmetica); un settore a parte rappresentano, invece, le pellicce (pellicceria), la moda mare (costumi, parei, copricostumi, teli da spiaggia), l’abbigliamento speciale per gli sport; infine, essendo diventato il telefono cellulare un fenomeno di massa, non può restare escluso dall’elenco degli a. che contribuiscono a formare l’immagine di una persona, così come sarà forse prossimamente per le altre protesi tecnologiche da indossare (wearable).
ACCIAIATURA Processo di copertura di una lastra per mezzo di elettrolisi al fine di ottenere un maggior numero di tirature. La lastra, solitamente di rame, viene coperta da un sottile strato metallico a base di nichel, cromo, acciaio e resa quindi più resistente alla pressione esercitata dal torchio.
ACCOUNT La figura professionale attraverso cui avviene la mediazione tra l’azienda e l’agenzia pubblicitaria. Il lavoro dell’account consiste nel saper cogliere la filosofia del marchio e operativizzare in un progetto comunicativo il messaggio da trasmettere al target prescelto.
ACIDAZIONE Nella tecnica di riproduzione calcografica, immissione della lastra di metallo nel bagno (generalmente acido nitrico) affinché si verifichi la morsura del metallo lasciato scoperto dai segni effettuati dall’incisore.
ACQUAFORTE L'acquaforte è una tecnica di incisione calcografica (calcografia) così chiamata dall’antico nome dell’acido nitrico (acqua forte) utilizzato come mordente sulla matrice, costituita da una lastra di metallo (rame) nella quale il disegno viene inciso mediante questo acido. La lastra, precedentemente ricoperta di un sottile strato di vernice grassa resistente all'acido, viene incisa dal disegnatore con una punta d'acciaio fino a giungere al rame. Successivamente si passa alla "morsura": la lastra viene immersa in una soluzione di acido nitrico e acqua che intacca le parti scoperte, lasciando intonse quelle su cui c'è la vernice. Questa viene poi tolta, per passare alla fase dell'inchiostratura e della stampa. L'acquaforte si differenzia dall'incisione a bulino su lastra metallica per la naturalezza delle linee che dà effetti simili a quelli di un disegno a matita o a penna.
ACQUATINTA L'acquatinta (da: acqua tinta), è un procedimento di incisione simile all'acquaforte apparso nel XVIII secolo. Il disegno viene inciso su una lastra metallica che è poi parzialmente ricoperta di polvere di resina. La lastra viene immersa nell’acido, che attacca le zone non protette dalla resina. Il risultato è simile a un lavis all'inchiostro di China o al nero di seppia. La più adatta alla stampa colorata, ma di tecnica assai complessa; per lo più usata come ausiliare dell’acquaforte. La si ottiene in due modi: applicando direttamente col pennello, sul metallo nudo, l'acido, delimitandone il campo d’azione con vernici resistenti alla morsura, oppure per mezzo di speciali preparazioni dette grane. Queste consistono nel cospargere la lastra di granellini di varia materia (dal bitume alla sabbia), in modo che l’acido intacchi soltanto gli interstizi tra di essi. Fatta una prima morsura, si ricoprono di vernice resistente le parti del disegno già sufficientemente corrose, si toglie dalle altre la prima grana, e la si sostituisce con una più fine, in modo che la successiva morsura intacchi più numerosi interstizi. Si possono sovrapporre in questo modo più grane ottenendo una ricca gamma di corrosioni che nella stampa si muterà in gradazione di chiari e di scuri, rendendo l’incisione efficacissima nella resa di più delicati trapassi luminosi, simile nell’aspetto all’acquerello.
ACQUERELLO Pittura con colori trasparenti stemperati in acqua con gomma arabica, che richiede prontezza e sicurezza di esecuzione per il rapido essiccamento delle tinte. Il supporto è generalmente la carta o anche la seta, specie in Estremo Oriente. Mentre per la decorazione dei manoscritti la pittura ad acquerello era già adoperata fin dalla antichità, l’acquerello propriamente detto, che si vale di tinte acquose e, per il bianco, del bianco stesso della carta, entra nell’uso corrente nel sec. XVIII in Inghilterra e si diffonde nel sec. XIX. Fama grandissima l’acquerello raggiunse con Turner che ne perfezionò la tecnica sostituendo ai colori minerali quelli vegetali, e con Bonington, che lo usò oltre che nei paesaggi e nelle vedute anche nelle scene storiche in genere. Opere squisite su seta e su carta, sono dovute agli orientali che ritrassero poetici paesaggi, animali e fiori. In Cina l'acquerello fiorì incessantemente dal sec. III al XV e in Giappone, dove fu importato dalla Cina insieme alla religione buddista nel sec. VI, godette di una continua fortuna fino alle soglie del sec. XIX: nomi famosi di acquerellisti sono quelli del cinese Wang Wei (sec. VIII) e del giapponese Hokusai (1760 1849).
ACROMATISMO Assenza di colore. In pittura, l'acromatismo è ottenuto mescolando un colore primario e il suo colore complementare, o alcuni colori primari insieme.
ACTION PAINTIING Lanciato dall'americano Jackson Pollock, questo movimento produrrà delle opere in cui il gesto e l'azione del pittore di fronte alla sua tela sono primordiali. Vedi anche drip painting.
AEROGRAFO Strumento di precisione per produrre linee sottilissime, campiture di colore uniforme, toni sfumati, invadenze di sfumature in colore uniforme, brevettato nel 1893 dall’inglese Charles Burdick. È costituito da una penna che spruzza il colore mediante un flusso di aria compressa. Il colore può essere di vario tipo (acquerello, inchiostro, olio, anche tempera, purché ben diluita) e viene inserito in un apposito serbatoio attraverso un’apertura laterale. Il flusso d’aria è fornito da un compressore, collegato alla penna da un tubo flessibile; l’aria compressa nebulizza il colore che esce dall’altra estremità della penna, regolato da opportuni meccanismi a valvola. L’aerografo è particolarmente utilizzato dai disegnatori, anche per ritocchi di fotografie o di disegni eseguiti con altre tecniche.
AEROPITTURA L'aeropittura è un'espressione del Futurismo, che la celebrò con un apposito Manifesto, edito nel 1929. Da principio aveva un'accezione generica di esaltazione del volo e della vita aerea; poi, alla Biennale di Venezia del 1926, l'aeropittura assunse il carattere di formulazione plastica spaziale con elementi figurativi casuali e contrapposizione di piani in movimento. Eloquenti manifestazioni di aeropittura sono la decorazione dell'aeroporto di Ostia, realizzata da G. Dottori nel 1929, e il dipinto La candela sull'aeroporto di T. Crali.
AFFICHE L'affiche era il manifesto stampato, affisso in luogo pubblico per reclamizzare o un prodotto, o un evento, o uno spettacolo. A partire dalla fine dell'Ottocento assume una sua dignità artistica per gli stretti contatti con i movimenti artistici d'avanguardia, di cui divulga in maniera immediata ed estremamente comunicativa contenuti e forme, fino a diventare parte della moderna pubblicità. Il periodo d'oro dell'affiche è legato all'art nouveau, quando artisti di altissimo livello si impegnano nella realizzazione di questi stampati, facendone vere e proprie opere d'arte. Vanno citati almeno i nomi dei francesi J. Chéret, A. Mucha, H. Toulouse-Lautrec; degli italiani M. Dudovich, F. Laskoff; dei tedeschi Gaigg, Wagulo; degli inglesi J. de Holden Stone, H. Dudley e dei polacchi J. Palka e Lipinski.
AFFLUENTI Tipologia di consumatori rappresentata da adulti ricchi che vogliono ostentare il proprio status, adottano uno stile classico e sono orientati, nelle scelte vestimentarie, dalla marca.
AFFRESCO Procedimento di pittura murale che usa dei colori su un intonaco di malta fresca. Da qui il nome di affresco. Su un primo strato di malta steso sulla muratura, detto arricciato o arriccio (composto da una parte di calce spenta e due sabbia di fiume), si traccia, quando è asciutto, il disegno preparatorio della composizione. Nel Trecento e nel Quattrocento il disegno era tracciato direttamente a monocromo sull'arriccio (sinopia); dalla fine del Quattrocento si preferì l'uso del cartone, il cui disegno veniva riportato a spolvero sull'intonaco. Sull'arriccio si stende poi una malta più fine di sabbia silicea, calce spenta e talora polvere di marmo impastata con acqua pura, detta intonaco. Poiché l'affresco deve essere eseguito sull'intonaco ancora umido, questo viene preparato soltanto su quella parte di superficie che si presume verrà dipinta in un giorno ("giornate"). Tecnica dell’affresco: i pigmenti usati, che non contengono alcun fissativo, sono mescolati al latte di calce. Una volta stesi sulla malta, i colori s'incorporano ad essa. A causa di motivi climatici, l’affresco si deteriora assai più nelle regioni nordiche, fredde e umide. Anche per questo, il centro di fioritura dell’affresco fu l’Italia, dove già nei tempi antichi gli etruschi (ipogei), i romani (Pompei) ed i cristiani (catacombe) ne avevano lasciato preziose testimonianze. Senza che la pratica ne venisse mai del tutto interrotta, essa riprese con estremo vigore sul finire del Duecento e dal Trecento in poi attinse a risultati eccezionali. Si dedicarono all’affresco recandolo alle sue massime altezze estetiche Giotto, Masaccio, Piero della Francesca, Michelangelo, Raffaello, Paolo Veronese, Pietro da Cortona, Tiepolo, ecc. Affreschi celebri: il soffitto della Cappella Sistina e il Giudizio Universale di Michelangelo a Roma.
AFFUMICATURA Processo a cui si sottopone la lastra calcografica per renderla pronta a ricevere l’incisione. L’affumicatura avviene sulla superficie della lastra, dove in precedenza è stato depositato uno strato di cera. Successivamente è fatta penetrare della polvere di nerofumo nella cera, che diviene nera; si evidenzieranno così i segni dell’attrezzo che praticherà l’incisione.
AGENTE DI VENDITA Intermediario commerciale che gestisce la rappresentanza di una o più "case". Visita direttamente i negozianti mostrando loro una parte preselezionata del campionario, registra gli ordini e consiglia sull’esposizione dei capi nel punto vendita.
AGGLUTINANTE Sinonimo di legante, o espressione designante alcuni leganti dalle caratteristiche particolari.
ALLA PRIMA Espressione designante un’opera che viene realizzata "all’impronta", senza uno schizzo o un abbozzo preliminare.
ALLEGORIA Soggetto di un quadro che fa allusione a un concetto. Per esempio l’amore, la libertà, la giustizia, la vanità dell’uomo.
ALTORILIEVO Tecnica di scultura dove le immagini si staccano con rilievo quasi interamente dal fondo, su cui sono rilevate.
AMBULANTI GRUPPO DEGLI Questo gruppo di pittori e scultori russi si forma intorno al 1870 per estinguersi una cinquantina d’anni più tardi. Esso propone esposizioni itineranti sull’arte slava.
ANAGLIFO Procedimento di riproduzione fondato sul principio della stereoscopia. Due immagini identiche sono stampate l’una dopo l’altra con un leggero sfasamento, in due colori complementari (per esempio: una in azzurro, l'altra in arancione).
ANALISI DEI TREND Analisi volta all’individuazione di fenomeni sociali e culturali di lungo periodo — non direttamente inerenti la moda — attraverso i quali si possono delineare gli scenari di mutamento del mercato. E' un’analisi empirica basata sull’osservazione delle dinamiche e dei comportamenti di consumo, ambedue fortemente determinati dai valori sociali predominanti.
ANAMORFOSI La tecnica dell'anamorfosi consiste nel dissimulare una figura o un oggetto deformandolo. La forma reale originaria potrà essere riconosciuta soltanto osservando l’oggetto o la figura deformati secondo una particolare prospettiva o attraverso uno specchio deformante. Molto apprezzato nel Rinascimento, questo procedimento consente al pittore di mascherare delle immagini agli spettatori meno accorti. Più tardi, si dissimuleranno nei quadri, segretamente, scene erotiche o irriverenti.
ANASTATICO Procedimento di riproduzione di un’incisione mediante ricalco su pietra litografica cui segue la tiratura.
ANDRE' MASSON Pittore e incisore francese (Balagny, Oise 1896 - Parigi 1987). Studia a Bruxelles e a Parigi, accostandosi dapprima al cubismo; nel 1924 aderisce al surrealismo. Nel suo soggiorno statunitense (1941-1946) l'artista si volge all'astrattismo, influendo sugli artisti dell'action-painting. Gli si devono anche scene e costumi per Testa d'oro di P. Claudel (1959), Wozzeck di A. Berg (1963) e per balletti di Massine.
ANILINA Sostanza utilizzata per la produzione di coloranti sintetici.
ANTIMODA Neologismo coniato per definire l’abbigliamento da strada della gioventù ribelle nel secondo dopoguerra.
ARABESCO Decorazione complessa che trae origine dall’arte islamica. Lo sviluppo di questo tipo di disegno, che elabora anche in forma decorativa la scrittura araba, è dovuto soprattutto al divieto imposto dalla religione islamica di rappresentare figure umane.
ARALDICA Disciplina che studia gli stemmi, gli emblemi, i distintivi di famiglie, di comunità o di singole persone. L’araldica interessa il campo della grafica, in quanto può dirsi una delle prime espressioni di sistemi comunicativi complessi, coordinati e codificati. La codificazione si è formata assai lentamente: forme, colori e disegni hanno assunto nel tempo significati talmente precisi da essere subito compresi. L’araldica ha origine con le crociate: i capi militari, assai numerosi, adottarono un simbolo per distinguere i diversi raggruppamenti. I simboli venivano dipinti sugli stendardi, sulle divise, sulle armi e sugli oggetti più disparati. Nel tempo si sono diffusi simboli più diversi, adottati prima dalle famiglie e dai casati, poi dagli ordini religiosi, dalle corporazioni e da un gran numero di istituzioni e associazioni sia di carattere laico che religioso. Si è così creata una grande varietà di forme e di figure che ha reso necessaria la fissazione di una complessa serie di regole per consentire la comunicazione immediata del significato contenuto nel simbolo.
AREA DISTRETTUALE Da Biella a Carpi a Bari, ogni distretto costituisce un nucleo di specializzazione in una fase del ciclo produttivo, in una tipologia merceologica o in una categoria tessile. La forza che muove lo sviluppo di queste zone è proprio la prossimità fisica dei diversi organismi, che facilita i meccanismi comunicativi a livello di scambio di conoscenze, condivisione della mentalità, contenimento dei costi logistici.
ART AND LANGUAGE Movimento creato a Londra nel 1967. Gli artisti di questo gruppo elaborano opere servendosi di materiali e di tecniche sino ad allora poco utilizzate. Le loro ricerche li conducono anche a riflettere sui rapporti fra l’arte e il linguaggio. Questo gruppo si afferma in reazione a un'arte borghese.
ART BRUT Questo termine, impiegato dal pittore Jean Dubuffet alla fine della Seconda Guerra mondiale, designa le "opere" create senza intenzione artistica o estetica, ma obbedendo piuttosto a un bisogno, a una pulsione creatrice o espressiva. Dubuffet collezionerà i disegni di bambini o di malati di mente, i graffiti, ecc. Questa collezione oggi fa parte del museo dell' "Art brut" a Losanna, in Svizzera.
ART BUYER Figura professionale particolarmente importante nella comunicazione pubblicitaria, è il responsabile tecnico della scelta di fotografi, disegnatori, sceneggiatori, protagonisti del servizio pubblicitario.
ART DECO Déco Termine riferito a vari aspetti artistici e culturali sviluppatisi in Francia negli anni Venti, culminati nel 1925 con l'Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi (viene infatti anche chiamata Stile 1925). Dal punto di vista formale, lo stile "déco" eredita alcune caratteristiche dall'Art Nouveau, soprattutto dallo Jugendstil viennese, accentuandole nella direzione di un decorativismo di tipo geometrico, quindi l'essenzialità delle forme e delle composizioni, rifiutando le sinuosità e le formule lineari naturalistiche. Con Art déco ci si riferisce non solo ai singoli prodotti della arti decorative di quel periodo ma al gusto che si afferma nel primo dopoguerra, soprattutto in Francia e in Austria, per poi spegnersi con la crisi del 1929. Agli inizi dell'Art déco si collocano la Compagnie des arts français Suë et Mare, l'opera di ebanisti come Ruhlman e Rateau, il nuovo indirizzo preso dai laboratori viennesi (Wiener werkstatte) diretti dall'architetto J. Hoffmann. In Italia l'Art déco si sviluppa grazie all'opera di fervidi creatori quali G. Ponti, D. Cambellotti, T. Lancia, G. Balsamo Stella, le cui opere sono conosciute nelle Esposizioni di arti decorative che si svolgono a Monza ogni due anni. Oltre che alle arti figurative (emblematici del periodo sono i quadri della pittrice Tamara de Lempicka), il termine "déco" è riferibile alla moda (le creazioni dei sarti Poiret, Patou, e Chanel), allo spettacolo (i costumi per Josephine Baker e i Ballets Russes), al design industriale (le automobili Bugatti) e a tutte le manifestazioni del tempo che si proponevano di diffondere un'immagine legata ai concetti di eleganza e modernità. Nel campo delle arti applicate, sull'esempio della Wiener Werkstätte, L'Art Déco stringe maggiormente i rapporti tra il mondo artistico e quello industriale. Particolarmente interessanti sono le legature in pelle, metallo e madreperla realizzate da alcuni artigiani francesi del libro e i manifesti pubblicitari di Cassandre.
ART DIRECTOR Ruolo creativo nell’agenzia di pubblicità. E' incaricato di lavorare sul materiale visuale.
ART DIRECTOR CORPORATE IMAGE Figura professionale che, nell’ambito della comunicazione d’impresa, si occupa di tutto ciò che riguarda l’immagine aziendale.
ART NOUVEAU LIBERTY Con Art Nouveau ci si riferisce ad un vasto movimento artistico che, nato in Belgio nell'ultimo decennio dell'Ottocento, ha coinvolto molti paesi europei e gli Stati Uniti, tra fine Ottocento e primo Novecento. Viene chiamato in modi differenti: Liberty o stile floreale in Italia, Modern style in Gran Bretagna, Style Guimard in Francia, Modernismo in Spagna, Jugendstil in Germania, Sezessionstil in Austria. Comune è la reazione all'arte accademica e storica, contro la quale si afferma la forza vitale di un'arte che trae la propria ispirazione direttamente dalla natura. Da qui deriva l'estetica naturalistica dell'art nouveau, il linearismo raffinato, la ricerca decorativa da applicare e questo è uno degli aspetti più interessanti in campo architettonico, uno dei più vitali non in modo circoscritto ma tale da coinvolgere in un unico e organico progetto decorativo tutte le parti, senza soluzione di continuità tra l'interno e l'esterno dell'edificio. I principali protagonisti dell'art nouveau sono in pittura A. Beardsley, G. Klimt, J. Toorop, F. Khnopff, F. Hodler; in architettura V. Horta, A. Van de Velde, J. Hoffmann, H. Olbrist. In Italia, per il prevalere di diffuse ornamentazioni vegetali, è conosciuto come "stile floreale" o, più frequentemente, "stile liberty", dal nome di Arthur Lesenby Liberty (1843-1917), proprietario della ditta inglese Liberty & C., che dal 1875 diffonde gioielli, tessuti, parati, mobili, decorati con motivi floreali stilizzati e con composizioni dal segno ondulato e sinuoso. L'Art Nouveau, nata in contrapposizione allo storicismo ottocentesco e alla quale non sono estranee influenze di movimenti innovatori come quello delle Arts and Crafts e dei pittori preraffaeliti, nonché di modelli orientali (soprattutto giapponesi) e di segni elaborati di origine esoterica, trova il suo movimento più alto nelle esposizioni di Parigi del 1900 e di Torino del 1902. Sono soprattutto i campi dell'architettura e della scultura, nonché quelli di tutte le arti decorative, ad essere fortemente influenzati per circa vent'anni da questo stile.
ARTE AFRICANA Designa le opere artistiche prodotte nel continente africano, a eccezione del Maghreb. Le più conosciute sono le sculture in legno e le maschere. Picasso, Modigliani, Matisse, e in generale gli artisti delle avanguardie, sono stati molto influenzati dall'arte africana.
ARTE ANIMALISTA Arte di rappresentare gli animali. L'arte animalista, apparsa nel XVII secolo, è all’epoca legata alla rappresentazione di scene di caccia. I soggetti più frequenti del bestiario sono i cani da muta e la selvaggina, specialmente nella natura morta. Nel XIX secolo, sono spesso rappresentati gli animali domestici. I pittori più conosciuti della tradizione animalista: Snyders, Desportes, Oudry nel XVII secolo, Frémiet, Pompon nel XIX, Guyot nel XX.
ARTE ASTRATTA Dopo il cubismo, gli artisti prendono coscienza che è possibile dipingere ciò che non ha un rapporto evidente con la realtà. L'arte astratta permette al pittore di render conto di un’idea o di un’impressione: l’espressione pittorica non fa più allora riferimento alla realtà. I pittori propongono riflessioni sulle strutture, le forme e i colori, e abbandonano la pittura figurativa. In essa il soggetto si limita a suggerire valori cromatici, lineari, volumetrici, compositivi e si identifica con la qualità della pittura, in quanto in detto tipo d’arte il soggetto stesso non appare essenziale e l’artista si vale soltanto degli elementi sopra citati per esprimere la propria concezione. Elementi d’arte astratta, già reperibili sin nell’arte primitiva; sono oggi riconoscibili in quasi tutti i fenomeni estetici più recenti. L’avvento della fotografia ha forse contribuito a spingere molti artisti alla ricerca di ciò che sfuggiva alla visione oggettiva del reale ossia a ciò che si sottraesse ad un fatto figurativo. L’astrattismo, quindi, lungi dall’essere un semplice movimento, ha dato l’avvio ad una nuova fase nella storia della pittura e della scultura. Precursori: Kandinsky, Picabia, Mondrian. Vedi anche astrazione geometrica.
ARTE CINETICA Ispirata all’arte ottica di Vasarely, produce opere geometriche messe in movimento da motori che sono associati a una luce manipolata da filtri. Oggetti e luce in movimento si mescolano come in un caleidoscopio.
ARTE CONCETTUALE Questo movimento si sviluppa a partire dagli anni ’70 del Novecento. Taluni oggi si chiedono se non è un vicolo cieco, quasi la fine dell’arte che ha valore nel suo solo concetto. Il movimento raggruppa tuttavia numerosi artisti contemporanei, che aderiscono in forme diverse a questa nuova definizione dell’atto artistico.
ARTE CONCRETA Questo termine è impiegato da Van Doesburg per togliere al suo lavoro il marchio della pittura cubista. In effetti, il cubismo propone una rappresentazione del mondo secondo forme semplici. I quadri di Van Doesburg, invece, non fanno riferimento al reale.
ARTE DECORATIVA Questo movimento si sviluppa negli anni ’20 e ’30 del Novecento e tocca tutte le forme d’arte (l’architettura, la decorazione d’interni, la moda, le locandine, la pittura...). Lo stile dell’arte decorativa è piuttosto raffinato (linee sobrie e geometriche, nessun eccesso), i colori sono vivaci, i materiali usati sono moderni (plastica, acciaio cromato). Derivata dal liberty, l'arte decorativa è influenzata dal cubismo e dall' arte africana.
ARTE IMPEGNATA In francese "art engagè". Vorrebbe significare in senso traslato, liberamente inteso, "arte che si propone un fine specifico": l’espressione fu particolarmente usata per l’arte francese compresa fra il 1820 ed il 1850, un’arte che poneva l’accento sulla contemporanea storia sociale e politica. In tale categoria, si può comprendere la raffigurazione di avvenimenti contemporanei, come nella "Zattera della Medusa" di Géricault, l’allegoria politica come nelle opere di David, la satira sociale, come nella produzione grafica di Daumier.
ARTE INFORMALE Comparso negli anni ’50 del Novecento, questo termine designa una tendenza pittorica che valorizza il gesto e la materia in opere non figurative. Si può citare qualche pittore legato a questa tendenza: Tàpies, Dubuffet, Burri, Hartung.
ARTE NAIF naïf Pitture o sculture realizzate da artisti spesso dilettanti, autodidatti, le cui opere non fanno alcun riferimento a teorie artistiche personali o già esistenti. Le loro rappresentazioni del mondo hanno un carattere ingenuo e quasi infantile. Uno dei più celebri pittori naïf è Rousseau il Doganiere (molto apprezzato da Picasso), le cui opere sono oggi presenti nei più importanti musei e nelle collezioni.
ARTE POPOLARE Gli storici dell’arte propongono diverse definizioni dell'arte popolare. Generalmente con questo termine si designa l’arte di coloro che non sono "artisti" di professione, oppure l’arte che viene divulgata ed è dunque popolare perché conosciuta da tutti, ma anche l’arte degli artigiani o nata dalle tradizioni.
ARTE POVERA Movimento artistico sorto in diversi paesi negli anni sessanta con l’intento di riproporre l'arte con semplicità.
ARTE UFFICIALE Questa pittura è legata a Napoleone III, che affidò numerose commissioni agli artisti accademici. Questi pittori del secondo Impero e della III Repubblica si collocano in una tradizione di mestiere, legati a una tecnica ineccepibile e a soggetti codificati. L'impressionismo giunge in reazione a quest’arte ufficiale, che cadrà allora lentamente in disuso.
ARTI GRAFICHE Denominazione entro la quale vengono generalmente comprese tutte le attività affini alla stampa (composizione del testo, riproduzione delle illustrazioni, stampa, confezione dello stampato).
ARTISTA Fino al XVII secolo non si fa una reale distinzione fra artista e artigiano. Essi hanno in comune la padronanza di un’arte, padronanza che va intesa come abilità. È nel XIX secolo che compare la specificità dell'artista. Il suo operare, a differenza di quello dell’artigiano, si inscrive in una prospettiva estetica di ricerca del bello. L’artista crea un’opera che appartiene al dominio delle belle arti, della letteratura, del cinema o della musica.
ARTS AND CRAFTS Movimento fondato in Inghilterra nel XIX secolo da William Morris che si pone come obiettivo il ritorno alla qualità del lavoro artigianale, recuperata in contrapposizione alla cattiva qualità del processo di produzione seriale della prima industrializzazione: in pratica realizzare prodotti industriali di elevata qualità artistica voalorizzando l'esperienza artigianale. In tal senso, promuove i valori comunitari del mondo premoderno identificato nel Medioevo, con le sue mitologie e il suo immaginario fantastico, il suo intenso spirito religioso, le forme di un tempo segnato da differenze e gerarchie stabilite dall’ordine divino e naturale, ivi compresa l’idea di popolo (ma i riferimenti ispirativi vanno anche al Rinascimento). In queste forme di idealizzazione degli scenari pre-industriali, la moda vestimentaria dettata dalle differenze sociali è sostituita da vesti disegnate in stili che possono incarnare valori e forme diverse rispetto a quelle della società vittoriana. L’industrializzazione degli oggetti d’uso comune (suppellettili, stoffe, mobili, arredi, vestiti ecc.) non viene rifiutata da questo movimento, ma invitata a recuperare le tradizioni estetiche dell’artigianato per ridare qualità alla produzione a basso costo di oggetti moderni e necessari alla vita quotidiana. Attraverso le esposizioni identicamente denominate e iniziate nel 1888, il movimento ha dato un contributo determinante allo sviluppo delle arti minori e di quelle decorative in genere.
ASSISTENTE PERSONALE Figura professionale che opera a fianco dello stilista, sostituendolo in moltissime occasioni. Nel caso in cui la produzione dei modelli disegnati sia commissionata ad un’impresa esterna, è compito dell’asssistente personale fornire le linee guida affinché la realizzazione sia fedele allo stile aziendale.
ASSOCIAZIONE DEGLI ACQUARELLISTI Nel 1875, ispirata alla Old Water Colour Society inglese, nasce a Roma l'Associazione degli Acquarellisti. Ne sono fautori Ettore Roesler Franz, Nazareno Cipriani, ai quali si aggiungono come fondatori, secondo il motto "decem in uno" altri otto artisti: Vincenzo Cabianca, Raimondo Tusquets, Cesare Maccari, Attilio Simonetti, Cesare Biseo, Pio Joris, Gustavo Simoni e Onorato Carlandi. Le prime mostre dell'associazione si tengono presso il negozio di colori di Dovizielli in via del Babuino e nelle sale del Caffehaus del palazzo Colonna in Santi Apostoli. Dal 1889 gli Acquarellisti espongono annualmente al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale insieme agli Amatori e Cultori, servendosi spesso di uno stesso catalogo.
ASSONOMETRIA Rappresentazione bidimensionale di un oggetto, in cui il punto di vista, contrariamente a quanto avviene nella prospettiva, viene convenzionalmente posto all'infinito. I raggi proiettanti sono pertanto tra loro paralleli e, conseguentemente, spigoli paralleli dell'oggetto restano paralleli anche nella sua rappresentazione assonometrica.
ASTRAZIONE GEOMETRICA Movimento delle avanguardie ispirato al purismo e al gruppo De Stijl. Artisti come Mondrian e Ben Nicholson si uniranno a questo gruppo
ATELIER Voce francese, affermatasi nel XX secolo, largamente usata per indicare lo studio, il laboratorio dell’artista.Si parla ugualmente di "atelier" o di "studio" per designare la provenienza di opere realizzate sotto la direzione di un maestro o ispirate da lui. Vedi anche bottega.
ATTENUARE Correggere forme o tinte troppo nette o troppo decise.
ATTRIBUTO Oggetto o emblema caratteristico di un personaggio, utilizzato per rappresentarlo in pittura (ma anche in scultura o in architettura). L'attributo permette di identificare immediatamente la persona rappresentata. Un esempio: il tridente di Poseidone.
AUTOGRAFIA Procedimento litografico che consente di riportare un grafismo (testo o immagini) tracciato su una carta particolare (carta autografa), decalcando sulla pietra litografica o sulla lastra metallica di alluminio o di zinco.
AUTOMATISMO Tecnica artistica impiegata dai surrealisti, che consiste nel lasciar andare la propria mente in piena libertà e raccoglierne i frutti per creare un’opera d’arte. Questo termine si riferisce soprattutto alla scrittura automatica, ma il procedimento è usato anche in pittura.
AUTORITRATTO Termine che designa un dipinto o una scultura il cui soggetto è l'artista stesso. Si possono trovare degli autoritratti anche in un’opera che mette in scena più personaggi, di cui uno presenta i tratti dell'artista.
AVANGUARDIE Avanguardia, avanguardismo stanno a significare un atteggiamento di velleitario rinnovamento, sia nel campo delle belle arti che in altri settori, secondo il quale si prospettano idee e soluzioni in anticipo su tutto ciò che é correntemente e generalmente accettato. Questo termine comprende i diversi gruppi e movimenti artistici che fiorirono tra le due guerre. Si possono citare, per esempio, il Bauhaus, il futurismo, il purismo, l'astrazione geometrica, l'espressionismo ecc.
AVANGUARDIE RUSSE Negli anni Venti del Novecento il movimento costruttivista delle avanguardie russe si propone di ricostruire la società dilaniata da conflitti storici e culturali terribili, come quelli esplosi con la rivoluzione sovietica. Il rinnovamento delle forme estetiche è il primo obiettivo. Il cambiamento è, quindi, radicale anche nell’ambito dell’abbigliamento. Dopo aver rielaborato le stoffe con disegni astratti e simboleggiato l’opposizione alla tradizione aristocratica e borghese con i versi e le camicie gialle di Majakovskij, i nuovi progetti vestimentari post-rivoluzione mirano a eliminare le differenze di appartenenza e di status. Il recupero del rapporto tra l’arte e il lavoro materiale della produzione industriale si pone qui come progetto culturale nazionale, ma anche internazionale, mondiale. La nuova moda — se tale può essere chiamata, essendo un intervento basato sull’ideologia piuttosto che sul mercato, sull’omologazione di ogni strato sociale piuttosto che sulla sua diversificazione e i suoi conflitti reali e simbolici — va contro le pratiche vestimentarie precedenti, fino ad allora distinte tra grandi sartorie (ispirate allo stile francese e rivolte all’élite borghese e aristocratica) e artigianato (che riproduce costumi tradizionali per il popolo).
BAGNO DI MORSURA Soluzione acquosa di mordente (generalmente acido nitrico) entro la quale si immerge la lastra di metallo (calcografia), con i segni lasciati scoperti dalla matita o da altri strumenti atti a incidere.
BANDE NOIRE Questo gruppo di pittori francesi dei primi del Novecento si caratterizza per un forte legame con il primitivismo. I soggetti privilegiati da questi artisti sono tratti dalla vita bretone e realizzati in tinte cupe.
BANDITORE D'ASTA Ufficiale ministeriale incaricato della stima e della vendita all’asta delle opere d'arte.
BARBE Indicano sbavature o rigonfiamenti dell'inchiostro sui due lati del solco inciso, causati dallo spostamento del metallo operato dalla punta di acciaio dell'incisore; rappresentano un fenomeno tipico delle incisioni eseguite a bulino e a puntasecca. Solitamente nel bulino vengono asportate con un raschietto (in questo caso il segno assomiglierà a quello di una matita dura), mentre nella puntasecca si tende a lasciarle poiché conferiscono un effetto sfumato (somigliante a quello della matita morbida). Gli esemplari con barbe sono preziosi e molto ricercati dai collezionisti.
BAROCCO Nome dato al periodo artistico che succede in Italia al Rinascimento. Esso si impone, in reazione alla costante ricerca di equilibrio del Rinascimento, per la sua esuberanza e la sua ricchezza decorativa. Il barocco glorifica l’esaltazione dei sentimenti e delle emozioni. Questo movimento non ha avuto un grande successo in Francia, Paese dello spirito cartesiano, ma si è fortemente sviluppato in Germania e in Italia.
BATEAU-LAVOIR Insieme di piccoli edifici situati a Parigi nel quartiere di Montmartre. È lì che Picasso ha dipinto "Les Demoiselles d'Avignon". Vi hanno abitato numerosissimi artisti, come Max Jacob, Modigliani, Van Dongen. Considerato il centro del cubismo, il Bateau-Lavoir era un luogo d’incontro per tutti i giovani artisti dell’epoca, tra cui Vlaminck, Dufy o il poeta Guillaume Apollinaire.
BATIK Tecnica di pittura di origine giavanese scoperta e diffusa dai Francesi a partire dal 1900. Il procedimento consiste nel ricoprire di cera le parti del tessuto, della carta o del cuoio che non si vogliono dipingere.
BATISTA Stoffa in lino finissima, con armatura a tela.
BAUHAUS Scuola tedesca d'arte applicata e movimento tedesco delle Avanguardie fondato da Walter Gropius a Weimar nel 1919, che riunisce pittori, ma anche fotografi, tipografi, architetti e designers. Paul Klee e Kandinsky vi insegnarono negli anni ‘20. Questa scuola si proponeva di sopprimere le frontiere che esistono fra l’arte e l’artigianato e di mettere l’arte a confronto con le esigenze e le tecniche dell’industria. Vi insegnarono molti dei maggiori artisti mitteleuropei, appartenenti soprattutto alle correnti "astrattiste" del primo dopoguerra. L'intento della scuola era quello di fondare una nuova pedagogia e di stabilire un processo metodologico della progettazione grazie al quale un oggetto potesse avere, al tempo stesso, forma pregevole e massima funzionalità di impiego.
BEAT GENERATION Fenomeno giovanile degli anni Sessanta che compie una netta rottura con le convenzioni, un rifiuto delle dinamiche relazionali che nel passato hanno caratterizzato tanto il mondo del lavoro quanto il rapporto tra gli universi maschile e femminile. I simboli del cambiamento sono visibili nella diversa immagine dei ragazzi, che al canonico tipo mascolino, raffigurato dal capello corto e dalla divisa borghese, contrappongono un modello trasandato e trasgressivo nelle forme e nei colori dell’abbigliamento e nelle androgine chiome lunghe.
BESTIARIO Letteralmente: "che concerne le bestie". La rappresentazione artistica del bestiario come pittura, scultura, arazzo, miniatura (di manoscritti) ha origini più antiche dell'arte animalista. Essa affonda le radici nella tradizione pagana come in quella biblica e risale al Medioevo. Gli animali del bestiario sono sia mitici (drago, grifone, chimera...) che reali (leone, lupo, volpe).
BIACCA Uno tra i più antichi pigmenti per pittura prodotti artificialmente. Deriva dal carbonato di piombo, si mescola agevolmente con l’olio, ed é sufficientemente stabile. La biacca subisce sovente un annerimento a causa del contatto col solfito d’idrogeno sospeso nell’aria. Per questo motivo più di un dipinto rinascimentale e molti disegni rinforzati a biacca hanno subito delle alterazioni.
BIANCA Lato del foglio di carta, chiamato anche "recto", che viene stampato per primo. Il termine può anche riferirsi alla forma usata per stampare il primo lato del foglio. Il lato opposto si chiama "volta" o "verso".
BIANCO D'ARGENTO E' un carbonato basico di piombo; per evitare che scurisca nel tempo, viene mescolato all'ossido di zinco. Scurisce a contatto con l'idrogeno solforato; è un colore nocivo.
BIANCO DI TITANIO E' un biossido di titanio. E' un pigmento di recente scoperta: nato all'inizio del secolo, sta gradualmente sostituendo gli altri bianchi per le sue elevate caratteristiche di coprenza.
BIANCO DI ZINCO Si ricava dall'ossido di zinco. E' il pigmento che dà il bianco più brillante che esista, ma è anche il meno coprente. Il tono è di un bianco leggermente azzurrino. Si mescola bene con gli altri colori schiarendoli e mantenendoli brillanti. Non scurisce a contatto con l'idrogeno solforato, essicca lentamente; è atossico.
BIBLIOGRAFIA Disciplina che riguarda la descrizione e la catalogazione dei libri secondo determinati criteri e argomenti. La bibliografia (o repertorio bibliografico) può essere descrittiva, analitica, critica, generale, parziale, retrospettiva; la sequenza può essere alfabetica (per autore, per titolo, per soggetto), cronologica, sistematica.
BIEDERMEIER Termine che designa uno stile delle arti decorative peculiare della Germania nella prima parte del XIX secolo. Questo termine, in origine ironico, designa un movimento i cui artisti e artigiani si distinsero per uno stile che onorava i gusti della società borghese dell’epoca.
BIENNALE ROMANA Le celebrazioni per il Cinquantenario di Roma Capitale (1920) sono l'occasione per l'istituzione delle Biennali Romane d'Arte, le cui uniche tre edizioni si svolgeranno dal 1921 al 1925. Le Biennali Romane scandiscono il periodo di ripensamento che attraversa gli artisti italiani, -già segnato dalla fine del futurismo legata alla morte di Boccioni, dalla nascita della metafisica e di "Valori Plastici"- evidenziando il desiderio di riflessione sulla storia della pittura e della scultura in Italia e conseguentemente la determinante svolta della classe artistica verso quello che sarà il "ritorno all'ordine". Contestualmente le Biennali vogliono offrire il più ampio panorama documentario sull'arte italiana, e successivamente straniera, dell'Ottocento e del Novecento.
BIENNALE VENEZIANA La Biennale di Venezia, la cui prima edizione risale al 1895, è la più antica e ancora la più famosa rassegna internazionale di arte contemporanea. Insieme al Padiglione Centrale dell'Italia, nei giardini della Biennale si trovano i Padiglioni dei principali paesi del mondo (di proprietà di ciascuna nazione, che nomina commissari propri). A partire dagli anni Settanta, non essendo più sufficienti i Padiglioni dei Giardini, le manifestazioni espositive della Biennale hanno progressivamente invaso gli spazi della città.
BIFFATURA E' il modo di annullare la matrice della stampa d’arte mediante segni riprodotti sul disegno, in modo che la stessa matrice non possa servire per la tiratura di altri esemplari. La biffatura delle lastre si effettua per attribuire maggior valore alle copie già stampate.
BIKINI Costume da mare formato da due pezzi.
BISTOLFI Leonardo Bistolfi, nato a Casale Monferrato (AL) nel 1859, studia scultura all'Accademia di Brera, dove subisce l'influsso dello scultore G. Grandi e del pittore T. Cremona. Tra 1892 e 1904 realizza prevalentemente opere di carattere funerario, in uno stile che si richiama alle contemporanee esperienze del liberty e del simbolismo, di cui dà un'interpretazione di grande suggestione estetica ed espressiva: Sfinge della tomba Pansa (Cuneo), La sposa della morte, Il dolore confortato dalle memorie (Torino), ed altre opere per i cimiteri della Lombardia, Venezia, Pisa, Buenos Aires, Montevideo. Dal 1906 si dedica anche ai ritratti, eseguendo quello per il monumento a Segantini (Roma, 1906) e a Garibaldi (Sanremo, 1908). La sua opera più importante è stata indicata nel monumento funerario La morte e la vita, scolpito per la famiglia Abegg di Zurigo. Bistolfi è anche disegnatore e medaglista. Muore a Torino nel 1933.
BITUME Miscela di idrocarburi il cui colore varia dal bruno al nero. Il bitume è usato in emulsione con olio di lino e cera per ottenere una pittura brillante che non si secca mai. Fu molto usato nel XIX secolo, in particolare da Géricault per la sua Zattera della Medusa. Di conseguenza, numerose opere del Settecento e dell’Ottocento, nelle quali il bitume era stato largamente impiegato, si sono alquanto deteriorate per screpolature e alterazioni cromatiche.
BLAST La nascita in Inghilterra del movimento vorticista viene annunciata con molta enfasi sul primo numero della rivista Blast, nel luglio del 1914.
BLAUE REITER CAVALIERE AZZURRO Movimento tedesco delle Avanguardie fondato nel 1911 a Monaco. I pittori di questo gruppo orientano le loro ricerche verso opere dai colori vivaci e dalle linee strutturate. Vi si può vedere anche l’influenza dell'espressionismo. Fra questi artisti, il più celebre è Wassily Kandinsky.
BLU DI COBALTO E' composto da ossidi di cobalto e alluminio; è ottenuto dalla calcinazione dei sali di cobalto con alluminio; è un pigmento molto brillante, ma con scarso potere coprente.
BLU DI PRUSSIA E' un ferrocianuro di ferro di difficile reperibilità; se mescolato ai gialli di cadmio dà dei verdi molto belli. Scoperto verso la metà del '700, ha un grande potere colorante, ma scarsa fissità alla luce.
BLU OLTREMARE E' composto da solfuro di sodio e silicato di alluminio; sostituisce l'antico blu oltremare naturale, che si otteneva macinando finemente il lapislazzuli. È un bel blu brillante che, se mescolato ai gialli di cadmio, dà dei bellissimi verdi; se mescolato al rosso carminio dei viola molto brillanti.
BLUE-JEANS Nato nel 1850 circa negli Stati Uniti, da un’idea di Morris Levi Strauss, come indumento da lavoro per i cercatori d’oro, realizzato in tela di cotone grezzo color indaco proveniente da Nimes (Francia), da cui, probabilmente deriva il termine denim. Diventato successivamente un prodotto basic di enorme richiamo.
BLUSA Casacca lunga fino alla vita, indossata da uomini e donne nel Medioevo. Usata come camiciotto; rielaborata come capo femminile nel XIX secolo.
BOA Sciarpa lunga e stretta in pelliccia o piume di struzzo. Diffusa soprattutto alla fine dell’Ottocento per coprire le spalle scoperte dalle ampie scollature.
BOCCIONI Pittore e scultore (Reggio Calabria 1882 - Sorte, Verona 1916).A Roma frequenta, insiema con G. Severini, lo studio di G. Balla, legato in quel momento al divisionismo. Dopo aver conosciuto F. T. Marinetti, nel 1910 firma il Manifesto dei pittori futuristi e insieme con Balla, Carrà, Russolo e Severini il Manifesto tecnico della pittura futurista. Nel 1911 si reca a Parigi con Carrà per organizzarvi la prima mostra futurista. Dal 1912 comincia a dedicarsi alla scultura. Nel 1913 pubbblica il Manifesto tecnico della scultura futurista. Nelle ultime opere la sua pittura assunme caratteri nuovi, con un'attenta rimeditazione del Futurismo alla luce anche dell'esperienza cubista.
BÖCKLIN Nato a Basilea nel 1827, Arnold Böklin svolge la sua formazione di pittore all'Accademia di Düsseldorf e poi, tra 1847 e 1848, compie viaggi di studio a Bruxelles, Anversa, Parigi e in Svizzera. Lavora a Basilea dal 1848 al 1850, quando si trasferisce a Roma. Qui ha modo di conoscere quella classicità e quel mondo mitologico che avranno un peso determinante nell'elaborazione della sua poetica, volta ad un'interpretazione simbolica del passato, in cui il mito e la natura si intrecciano dando luogo a visioni fantastiche ma di impianto classico. Nel 1857 va a Basilea e poi ad Hannover; dal 1860 al 1862 insegna pittura all'Accademia di Weimar, quindi ritorna in Italia dove visita Napoli e Pompei. Nel 1866 si reca nuovamente a Basilea, dove affresca con temi mitologici lo scalone del Museo di Storia Naturale (1868-70). Dal 1871 al 1874 vive a Monaco un periodo di intensa attività. Si trasferisce a Firenze nel 1874 e vi rimane per dieci anni, per poi spostarsi a San Domenico di Fiesole nel 1895, dove rimane fino alla morte, avvenuta nel 1901.
BODY ART Questo movimento artistico apparso negli anni '60 del Novecento propone opere in cui l'artista (in movimento o no) si mette in scena. Queste opere sono per loro stessa natura effimere.
BOLERO Giacca corta alla vita, allacciata davanti, con o senza maniche.
BOLO Impasto argilloso di colore bruno-rossastro, untuoso al tatto, impiegato come strato preparatorio sul quale far aderire la foglia d'oro. Noto anche come bolo armeno o d'Armenia.
BONTEMPELLI Massimo Bontempelli nasce a Como nel 1878. I suoi esordi di scrittore sono legati prima alla poesia di Carducci, poi al Futurismo. Ma la sua opera assume un carattere innovativo e propositivo con una serie di saggi (poi raccolti nel libro L'avventura novecentista, 1938) che danno l'avvio al Novecentismo. Bontempelli teorizza il "realismo magico", cioè un'arte che cerca di rendere gli aspetti magici ed irreali della vita quotidiana. Ad esso si improntano i suoi romanzi, La scacchiera davanti allo specchio (1922), Gente nel tempo (1937), L'amante fedele (1953), dove la scrittura sembra essere la tradizione letteraria della metafisica del primo De Chirico. La stessa atmosfera lucida e astratta si ritrova nelle opere teatrali, come Nostra Dea (1925), Minnie, la candida (1927), Cenerentola (1942).
BOTTEGA E' sia il locale che lo studio frequentato da allievi e da aiuti o collaboratori di un maestro, utilizzato per le Arti del Medioevo fino a tutto il XV secolo. L’espressione "opere di bottega" significa l’opera condotta nello studio di un maestro, in tutto o in parte dai suoi allievi o collaboratori.
BOZZETTO Viene dal verbo abbozzare, che designa l'azione di eseguire un disegno rapido. Vedi anche schizzo.
BRACHE Comparse nel I secolo d.C., lunghe al ginocchio. Diffuse a Roma ad opera dei Barbari, che le realizzano in pelle di capra. Indossate dagli uomini del tardo Medioevo insieme alle calze, per differenziare la loro sembianza da quella delle donne.
BRAND COMMUNICATION L’identità della marca formata sulla base dei valori razionali ed emotivi ad essa attributi. E' trasmessa attraverso la definizione di mondi simbolici, che esibiscono stabilità dentro la mutevolezza incessante e conducono alla costruzione di uno stile.
BRILLANZA Quantità di grigio in un colore; la sua luminosità in confronto al nero o la sua oscurità relativamente al bianco.
BRISTOL Carta fabbricata originariamente a Bristol, in Inghilterra, formata da diversi spessori di cartone. Il Bristol, usato in generale per i biglietti da visita, è servito ad alcuni pittori come supporto.
BROCCATO Tessuto in seta pesante, semirigida, lavorato a ricci o brocchi, intrecciato, a volte, con fili d’oro o d’argento.
BRONZO Opera d’arte che prende il nome dalla lega metallica (bronzo) di rame e di stagno, fusi insieme, dalla quale è composta (vedi Fusione).
BROSSER Eseguire un quadro con un pennello piatto (in francese: "brosse"). Significa anche dipingere con mano energica.
BRUCKE Brücke, die (il ponte) Nome di un gruppo di artisti tedeschi dell’inizio del Novecento che si colloca in una posizione di rottura con l’accademismo dell’epoca. L'aspirazione dei fondatori era quella di attirare gli artisti che, pur in modi diversi, interpretavano la pittura secondo concetti rivoluzionari. Si considera tale gruppo come una delle prime manifestazioni dell’espressionismo tedesco.
BRUNITURA Levigatura di una superficie metallica, generalmente dell'oro applicato in foglia sul bolo. Si operava normalmente con una punta d'agata o di osso, o con un dente di lupo o di cinghiale, ma sia Eraclio che il Cennini citano brunitoi ottenuti dall'ematite
BUDGET DI VENDITA Bilancio di previsione delle vendite, definito per linea/marca e area geografica, in base alla valutazione del "potenziale di vendita". Il monitoraggio della clientela per zona e per prodotto è il punto di partenza per la definizione degli obiettivi della strategia commerciale.
BULINO Attrezzo per incidere, costituito da una sottile asta di acciaio a sezione rettangolare che termina con un lato obliquo, così da rendere affilata la punta. "Al bulino" è chiamata la tecnica di incisione in calcografia che prevede l'utilizzo di tale attrezzo. Nella pratica, il bulino è usato "alla maniera fine" (tratteggi molto fini a linee parallele) e "alla maniera larga" (tratteggi lunghi e distanziati tra di loro). L'incisione al bulino fa parte, con quella a puntasecca, delle incisioni con metodo indiretto, cioè ottenute senza l'ausilio di acidi mordenti. Tra le incisioni al bulino più famose, quelle rinascimentali di Albrecht Dürer.
BUREAU DU STYLE Gruppi di osservatori (sociologi, stilisti, produttori di materiali) che, strettamente collegati a opinion leader, fanno circolare le notizie sulle tendenze generali in merito a forme, colori, gusti per linee e oggetti del desiderio e dell’immaginazione.
BUSTO Rigida struttura usata per stringere la vita e modellare le forme di seno e fianchi. I primi corsetti appaiono intorno al XIV secolo e vengono confezionati in diversi modi nel corso del tempo; realizzati con stecche di metallo o di legno o di balena, in seta o raso e rifinito con pizzi e merletti. Raggiunge la massima popolarità nell’età vittoriana come simbolo della sensualità femminile, anche se causa di inevitabile sofferenza. E', comunque, utilizzato anche dagli uomini. Si pensa seriamente alla sua abolizione soltanto nei primi anni del XX secolo, dopo vari tentativi di sensibilizzare le donne al pericolo che esso costituisce per la loro salute fisica. Poiret è il promotore ufficiale della liberazione della donna da questa costrizione corporale, riuscendo a persuadere le ricche signore con una moda sensuale ma morbida. La prima guerra mondiale ne decreta la fine.
CALCE VIVA Ossido di calce, prodotto della cottura di pietre calcaree che si presenta come sostanza solida biancastra, di aspetto terroso. Trattata con acqua la calce si rigonfia, sviluppa calore e diventa idrossido di calcio o calce spenta. Bagnandola con una quantità d'acqua pari a due volte e mezzo il suo peso si ottiene il grassello, che è il legante per la preparazione della malta. Agitando la calce spenta con acqua in eccesso si ottiene un liquido bianco detto latte di calce, adoperato come base per diversi metodi di pittura a secco. Depurando, essiccando e polverizzando la calce spenta si ottiene il Bianco Sangiovanni. Le calci possono essere distinte in grasse (calce grassa) e magre (calce magra): le prime derivano dalla cottura di calcari quasi puri mentre le seconde provengono da calcari magnesiaci o argillosi (meno puri). Rispetto alle magre le calci grasse risultano più adatte in pittura: si spengono rapidamente, danno un maggior volume di grassello e fanno buona presa.
CALCO Impronta di un rilievo o di una statua ottenuta calcando una materia duttile (cera, argilla, gesso) sopra il modello e ricavandone una matrice che dà la più fedele e meccanica copia (comunemente realizzata in gesso) della scultura originale.
CALCOGRAFIA Sistema di stampa in cui gli elementi stampanti della matrice sono incisi in cavo (bulino, puntasecca, acquaforte, acquatinta e i procedimenti maniera nera e vernice molle) che necessitano del torchio calcografico in fase di stampa. Al contrario di quanto avviene in xilografia e in tipografia, dove gli elementi stampanti sono in rilievo. L'inchiostro si deposita nelle incisioni per poi trasferirsi alla carta o ad altro supporto mediante una forte pressione esercitata sulla matrice; questa è costituita da una lastra di metallo (zinco, ottone, alluminio, acciaio, ma preferibilmente rame, per la sua duttilità) che viene incisa con vari metodi, classificati come diretti o indiretti. Nel metodo diretto l'incisione della lastra avviene a mano, con un attrezzo. Le tecniche per l'incisione diretta sono diverse, ma le principali sono quelle al bulino e alla puntasecca. Nel metodo indiretto l'incisione è invece ottenuta per mezzo di sostanze chimiche corrosive (bagno di morsura) che operano sul disegno preventivamente eseguito sulla lastra; questa deve essere preparata con sostanze coprenti in modo che il disegno scopra solo le parti che le sostanze chimiche dovranno poi incidere. Le principali tecniche di incisione indiretta sono quelle all'acquaforte e all'acquatinta. Tra i modi più comuni di incisione calcografica si distinguono quelli detti "alla maniera fine", cioè a linee sottili e parallele incrociate per ottenere l'effetto di acquerello, "alla maniera larga", a linee più larghe per ottenere l'effetto di disegno a penna, "alla maniera nera", in cui viene esaltato l'effetto della mezzatinta, e "alla maniera criblée" (setaccio), in cui prevale un fondo puntinato.
CALCOLITOGRAFIA Procedimento che utilizza una matrice calcografica per trasferire un'illustrazione sulla pietra litografica.
CALLIGRAFIA Modo di tracciare i caratteri con segni eleganti e ordinati. Nella civiltà occidentale la calligrafia si sviluppa, parallelamente alla miniatura, ad opera dei monaci amanuensi; ne sono testimonianza preziosi codici che recano originalissime figure e decorazioni. L'arte della calligrafia si sviluppa nel Quattrocento e nel Cinquecento ad opera di artisti come Felice Feliciano, Sigismondo Fanti, e Ludovico degli Arrighi, che creano e perfezionano modelli di scrittura.
CALLIGRAMMA Particolare disposizione di un testo in modo che questo possa dare figura all'oggetto (o agli oggetti) di cui si parla nel testo stesso, per esempio un getto d'acqua, uno strumento musicale, un animale, ecc. Il termine deriva da Calligrammes, di Guillaume Apollinare, una delle prime e più interessanti raccolte di versi figurati, che ebbe una profonda influenza sulla poesia moderna, in particolare su quella che attualmente viene chiamata "poesia visiva".
CALVARIO In pittura, questo termine designa una composizione rappresentante una crocifissione.
CALZE SINTETICHE Calze prodotte con la fibra artificiale nylon. Le prime calze decorate sono create da Mary Quant nel 1965.
CALZEBRACHE Completo formato da calze e brache — simile alla calzamaglia — che, nel XIV secolo, distingue l’abbigliamento maschile da quello femminile. Dopo il 1400 si portano calze diverse, una di un colore ed una di un altro.
CAMICIA Nata tra il IX e il XII secolo, confezionata in lino o seta, usata come sottoveste. Intorno al XVI secolo può non essere nascosta, arriva fin sotto i fianchi, con maniche lunghe e senza colletto. In genere, la parte superiore è ricamata in oro o in seta. Verso il 1600, ornata di trine, viene indossata sotto il farsetto e fuoriesce all’altezza della vita. Modificata in varie fogge, fino ai modelli attuali.
CAMPAGNA DI VENDITA Periodo in cui avviene l’acquisizione degli ordini, può durare fino a tre mesi.
CAMPIONARIO E' composto da modelli creati ex novo per la nuova stagione, modelli permanenti nell’azienda rielaborati sulle tendenze stagionali (cambiamenti superficiali di colori o dettagli) e capi non prodotti direttamente, ma acquistati già confezionati per essere rivenduti. Viene mostrato ai clienti.
CAMPITURA Deriva da campire, cioè dare il colore al fondo delle pitture: sta a significare il colore che serve di sfondo o campo, per cui si dice "ben campita" la figura segnata vigorosamente nel posto esatto riservatole nel campo.
CANAPA Tessuto ruvido derivato da fibre vegetali (Cannabis sativa).
CAN-CAN Danza popolare che si afferma a Montmantre, in cui le ballerine, alzando la sottoveste, mostrano lunghi mutandoni bianchi e infiocchettati.
CANSON Tipo di carta particolarmente adatta per il disegno e per edizioni pregiate, fabbricata dalla cartiera francese Canson & Montgolfier, fondata nel 1557.
CAPOLAVORO Questo termine designa oggi le opere più riuscite di un pittore, quelle che sono il riflesso dell'artista al culmine della sua arte. Ma la parola capolavoro, in una corporazione, designa anche (ed è il suo senso primo) il lavoro di un allievo o di un apprendista, che segna la fine del suo apprendistato e il suo passaggio in seno ai gregari.
CAPOUFFICIO STILE Figura professionale che traduce su carta le idee del creatore di moda e che gestisce un gruppo di collaboratori, a ognuno dei quali è affidata la responsabilità di un settore.
CAPPA Mantello corto, spesso con cappuccio, anticamente usato dai cavalieri. Realizzato, nel corso dei secoli, in vari modi e lunghezze.
CARAN D'ACHE Pseudonimo di Emmanuel Poiré (Mosca 1859, Parigi 1909). Disegnatore francese di origine russa. Discendente di una famiglia francese stabilitasi in Russia nel 1812, si trasferisce in Francia dove assume lo pseudonimo di Caran d'Ache (karandash, in russo, significa "matita"). Avvia quindi la pubblicazione di illustrazioni e di caricature per i maggiori giornali francesi. Sua è la creazione della vignetta senza parole.
CARBONCINO Varietà di fusaggine di piccolo diametro. Bastoncino di carbone di varia durezza usato per disegnare. Tra i mezzi più semplici ed antichi, serve soprattutto nel disegno dei cartoni preparatori per affreschi ed opere artigianali. Per estensione il termine indica anche un disegno eseguito a carboncino
CARICATURA Il pittore Daumier amava dedicarsi a questo difficile esercizio, che consiste nel fare un ritratto umoristico e deformante di un personaggio facendo risaltare esageratamente i suoi vizi e le sue virtù.
CARTA Fu inventata in Cina nel 105 dopo Cristo. Era allora fabbricata a partire da seta, da corteccia d’albero o da cenci. In Occidente, si utilizzano per molto tempo il lino, la canapa e i cenci. La maggior parte dei pittori le preferiscono la pergamena, di miglior qualità. L'industria cartaria si sviluppa alla fine del XIX secolo: la materia prima è il legno. Vedi anche carta (utilizzo della), bristol, carta lucida da ricalco, carta giapponese, carta pergamena, carta watman.
CARTA GIAPPONESE Carta usata per le tirature di lusso in litografia o in serigrafia. E' fabbricata a partire dalla corteccia del Morus papifera sativa o con dei cenci. Vedi anche carta.
CARTA LUCIDA DA RICALCO Carta traslucida che permette di copiare i contorni di un disegno. La tecnica consiste nell’applicare la carta lucida sul disegno da riprodurre, poi nel seguire i contorni che appaiono in trasparenza. Vedi anche carta.
CARTA PERGAMENA Carta che imita la pergamena, fabbricata per immersione in una soluzione d'acido solforico. E' usata per i disegni con la punta di metallo. Vedi anche carta.
CARTA PRESSATA Carta porosa che non ha subito il bagno di gelatina collante nel quale si immerge abitualmente ogni tipo di carta. La carta pressata è usata per i lavori all’acquerello.
CARTA WATMAN Chiamata anche carta torchon, è una carta di origine inglese di grana molto fine, media o grossa, adattissima per l'acquerello. Vedi anche carta.
CARTAMODELLI Prototipi in carta di modelli stilistici, supporti tecnici indispensabili per la realizzazione domestica di abiti sartoriali; introdotti dalle Sorelle Fontana nel 1955.
CARTELLA Raccolta o fascicolo, spesso rilegato o comunque corredato di una custodia, contenente più stampe di uno stesso artista o di differenti autori. Solitamente, alla fine di una cartella si trova il colophon.
CARTIGLIO Raffigurazione, per lo più dipinta o scolpita, di un rotolo cartaceo, in parte spiegato, usato per contenere un'iscrizione o a puro scopo ornamentale. Per analogia, l'ovale che racchiude il nome dei faraoni nelle iscrizioni egizie.
CARTOGRAFIA Tecnica grafica che si occupa di disegnare carte geografiche, topografiche, rilievografiche, ecc.
CARTONE I pittori che desiderano vedere le loro opere riprodotte su un arazzo, una vetrata, un mosaico e talvolta un affresco, devono disegnare un cartone, in modo che gli artigiani possano realizzare l'opera secondo le loro direttive. Si tratta di un disegno il più preciso possibile, recante tutte le annotazioni necessarie al corretto svolgimento della riproduzione. Questo disegno è fatto abitualmente su una carta di elevata grammatura: da qui il suo nome di cartone.
CASACCA Nata come giubba lunga al ginocchio, a vita bassa da cui scendono larghe falde. Indossata sopra la camicia, fermata, a volte, da una cintura.
CASEINA Sostanza proteica derivante dal latte, impiegata come legante sia nella preparazione delle tavole di grandi dimensioni che per dipingere tempera. Nella pittura a tempera sembra prevalentemente utilizzata su supporto murale, mentre in unione con la calce spenta costituisce una delle componenti delle emulsioni oleose sperimentate dai pittori nel corso del '400.
CASUAL Abbigliamento informale e pratico.
CATALOGO Supporto alle vendite per la presentazione delle collezioni; viene spedito anche assieme agli inviti alle sfilate e in qualche caso può essere distribuito sul punto vendita, di solito durante i mini-eventi appositamente organizzati per i consumatori finali. Può esser venduto in edicola, ma l’uso più pertinente e strategico sembra essere quello rivolto alla stampa, per far conoscere le collezioni e offrire materiale per i servizi giornalistici.
CAVALLETTO Treppiedi che sostiene il quadro o la tela. Il cavalletto può essere usato per la realizzazione dell’opera o per la sua esposizione. Vedi anche: quadro di cavalletto.
CENTRI SPECIALIZZATI Spazi commerciali concentrati su alcune categorie merceologiche di cui garantiscono l’assortimento ampio e profondo.
CENTRO DI DIREZIONE Ufficio che gestisce il coordinamento delle diverse attività di una «casa»: dalla scelta del tessuto all’applicazione di cerniere o bottoni, dalle prove dell’abito all’organizzazione della sfilata, dalle questioni amministrative alla disposizione delle consegne.
CERA Sostanza organica di natura vegetale (cera di carnauba) e animale (cera d'api) utilizzata sia come legante nell'encausto e nel pastello, che nei processi di finitura, come componente delle vernici. Quest'ultimo impiego risulta largamente documentato nelle fonti, soprattutto in unione a resine, per attenuare la traslucidità delle vernici e accrescerne le proprietà idrorepellenti. La cera d'api emulsionata alla calce costituiva presumibilmente la cera punica utilizzata nell'encausto.
CERA PERSA E' così detto il modello usato per la fusione in bronzo. Viene eseguito in cera sopra un supporto di terra refrattaria e, una volta ultimato, ricoperto da un rivestimento dello stesso materiale refrattario. Per ottenere la fusione in bronzo, si fa colare la cera sottoposta a intenso calore, da un foro praticato nell’impasto refrattario e si sostituisce con il bronzo fuso (statua fusa a cera persa). Oggi vengono usati di preferenza i calchi in gesso.
CERAMICA Dal greco "kéramos", argilla. Si designano con questo nome degli oggetti realizzati a base di argilla: vasi, piatti, ma anche statue o piastrelle. Molti pittori si sono interessati alla ceramica, in particolare Picasso, che realizzò delle sculture e numerose terrecotte dipinte.
CERNIT Il Cernit è una pasta per modellare di origine artificiale che si trova in commercio in una vasta gamma di colori. Ha la caratteristica di essere idrorepellente e sensibile al calore quindi molto agevole da lavorare: tenere inimiditi il piano di lavoro e gli utensili impedirà al materiale di attacarsi e di rovinanrsi. La sensibilità alla temperatura (il freddo ne aumenta la consistenza mentre il calore l'ammorbidisce) permette la sua totale manipolazione. A lavorazione ultimata gli oggetti potranno essere sottoposti a cottura nel forno domestico (100-120° C dai 5 ai 30 minuti a seconda delle dimensioni dell'oggetto) per renderli resistenti al tempo e all'umidità. Conservare il Cernit inutilizzato in un foglio di pellicola trasparente.
CEROGRAFIA Tecnica di incisione che si avvale dello stesso principio dell'acquaforte, ma in cui il materiale utilizzato è costituito da cera in luogo della vernice nera.
CERULEO Termine che in un quadro designa una zona di colore bluastro, in genere un cielo puro.
CESELLATURA Termine usato nella lavorazione, ad incavo in rilievo, di metalli pregiati.
CÉZANNE Paul Cézanne, figlio di un banchiere francese, nasce e studia diritto ad Aix-en-Provence. La sua formazione pittorica avviene essenzialemente al Louvre, e conosce le opere dei suoi contemporanei ai Salons des Refusés. Viene influenzato soprattutto da G. Courbet, E. Delacroix e H. Daumier, per la concretezza costruttiva ed il lirismo cromatico. Fondamentale è l'amicizia con C. Pissarro, che lo spinge ad esporre nel 1874 alla prima mostra degli Impressionisti presso il fotografo Nadar a Parigi. Cézanne tuttavia non si riconosce pienamente nel movimento, orientando la sua ricerca verso una "solidificazione dell'impressionismo", cioè una sintesi di forma-colore essenziale, capace di conferire alla pittura delle proprie leggi di forma, e quindi una reale autonomia dai dati naturali od emotivi ancora perseguiti dagli impressionisti. L'interesse della critica verso Cézanne arriva solo verso la fine del secolo (tutti i quadri che dal 1864 manda ai Salons parigini sono rifiutati), e va crescendo fino alla retrospettiva postuma del 1907. Muore ad Aix nel 1906.
CHEMISE à LA REINE Indossata intorno al 1780 da Maria Antonietta, segna un mutamento radicale nell’estetica vestimentaria. Di gusto esotico, realizzata in leggera mussolina bianca, rappresenta l’affermarsi di quei valori di igiene e comodità sostenuti dalle teorie illuministe, richiamandosi anche al criterio di bellezza neoclassico che in questi anni gli scavi di Ercolano e Pompei stanno riportando in superficie.
CHIARI Si dice delle zone di luce o di brillantezza di un quadro.
CHIARISMO Movimento che riunisce pittori italiani in polemica col Novecento, agli inizi degli anni ’30 del XX secolo. Questo gruppo produsse opere dai colori chiari, principalmente ritratti e paesaggi.
CHIAROSCURO Tecnica che dà l’illusione del rilievo alle figure e agli oggetti rappresentati su una superficie piana. Consiste nell’eseguire dei passaggi dalla luce all’ombra per modellare le forme. Fra i grandi maestri del chiaroscuro, si possono citare Tiziano, Caravaggio, Rembrandt, De La Tour.
CHIMIGRAFIA Termine che indica, in modo generico, tutti i sistemi di incisione che si avvalgono dell'azione chimica degli acidi sui metalli (calcografia, zincografia).
CHIROTIPIA Sistema di stampigliatura che si effettua per mezzo di mascherine di legno o di metallo sottile, nelle quali sono traforate lettere, numeri o altri segni particolari. Queste mascherine, sovrapposte al supporto da stampare (per esempio casse da imballaggio, sacchi, ecc.), consentono di effettuare rapidamente scritte mediante un pennello fatto passare sopra le parti traforate.
CICLO PRODUTTIVO La produzione consta di una serie di operazioni: il taglio, la confezione (composta a sua volta di cucitura, applicazione di termoadesivi e saldatura, ricamo o trapuntatura), la stiratura, il controllo finale e l’impacchettatura.
CINABRO Colore rosso vivo ottenuto a partire da solfuro di mercurio.
CINTURA Striscia in cuoio o in tessuto, usata per fermare gli abiti alla vita. Nel Medioevo rappresenta l’appartenenza sociale e, in alcuni casi, è vietata. Nell’abbigliamento di fine Settecento viene rivalutata e assume funzioni decorative, realizzata in nastro o cordoncino. Molto di moda nei primi anni del Novecento e negli anni Quaranta. Mentre, per gli abiti femminili, la cintura mantiene un significato puramente ornamentale, nell’abbigliamento maschile prevale l’aspetto funzionale di un modo per stringere i pantaloni.
CLASSICISMO Con classicismo s’intende la rigorosa applicazione dei principi derivati dall’arte classica, ossia da quel tipo d’arte greca, ereditata poi dai romani, che si basò sui motivi d’armonia, simmetria ed equilibrio. Ciò comporta un certo qual vincolo espressivo che limita la libertà dell’artista, come si avvertì soprattutto sul finire del XVIII secolo col Neoclassicismo. Il vero e più alto momento di fioritura dell’arte classica originaria lo si ebbe in Grecia e particolarmente ad Atene a partire dalla metà del V secolo a.C.; nell’epoca di Pericle e di Fidia tale fenomeno perdurò sino verso la fine del IV secolo, allorquando l’impero di Alessandro Magno portò la cultura, la civiltà e l’arte ellenica a più diretto contatto con l’Oriente e ne determinò nuovi svolgimenti. La parola "classico" viene tuttavia assunta anche in relazione al momento di più alta ed integrale realizzazione d’una qualsivoglia concezione artistica; così é "classico" ogni stile allorché attinga al suo vertice.
CLASSICO Si dice di un’opera o di un artista misurato, che mira alla naturalezza e all’equilibrio. Ogni epoca ha i suoi classici e i suoi moderni: gli uni si definiscono in rapporto agli altri.
CLICHE Cliché Matrice per la stampa tipografica di un'immagine (disegno o fotografia), ottenuta con un procedimento fotomeccanico (fotozincografia) messo a punto intorno al 1850, dal litografo e fotoincisore francese Firmin Gillot. È costituito da una lastra metallica di zinco (o di rame, magnesio o nylon) dello spessore di circa 3 mm, incisa in modo che le parti stampanti siano in rilievo e rovesciate rispetto al soggetto originale.
COBRA gruppo Il gruppo Cobra (da Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam) riunisce nel 1948 a Parigi artisti stranieri come Asger Jorn, Karel Appel e Pierre Alechinsky. Si notano in questi pittori ispirazioni diverse, che mescolano influssi espressionisti, astrattisti e surrealisti.
COLLAGE Tecnica consistente nell’incollare diversi elementi giustapposti (carta, foto, tessuti, giornali, ecc.) su una tela o un cartone. Il collage è stato praticato per la prima volta dai cubisti, poi l’hanno adottato i surrealisti. Max Ernst fece la sua prima esposizione di collage nel 1922; si distinsero in questa tecnica anche Matisse, Picasso, Braque.
COLLEZIONE Raccolta di opere d’arte appartenenti a una persona, un museo, una città, un Paese. Le finalità di una collezione possono essere diverse: piacere, conservazione, speculazione, ecc. Le collezioni pubbliche o private permettono lo sviluppo, la protezione e la diffusione dell'arte. Vedi anche galleria d’arte, museo.
COLLEZIONE-DIFFUSION Una produzione industriale di capi progettati da un designer, di qualità e immagine di livello intermedio.
COLLEZIONISTA Colui che colleziona opere d’arte. Le finalità di una collezione possono essere diverse: piacere, conservazione, speculazione, ecc. Le collezioni pubbliche o private permettono lo sviluppo, la protezione e la diffusione dell'arte. Vedi anche galleria d’arte, museo.
COLOPHON Dal greco kolophon che vuol dire termine, compimento, estremità. Di solito con questo termine si indica un foglio, appartenente ad un libro o ad una cartella di incisioni, che contiene il titolo dell'opera, il nome dell'autore, dello stampatore, la tiratura, il tipo di carta, l'indicazione del luogo di edizione e la data di ultimazione dei lavori.
COLOR CARNE Colore rosa vicino alle tonalità della carne.
COLORAZIONE Azione del colorare. Si dice anche dell’impressione generale data dall’insieme dei colori usati in un quadro.
COLORE Il colore è generato dalla luce, la quale può essere naturale o artificiale. La luce naturale è quella proveniente dal sole e si dice "luce solare o bianca". La luce artificiale è prodotta da corpi ardenti e, in generale, è colorata. La luce può essere diretta o diffusa: diretta, quando i raggi del sole cadono direttamente sugli oggetti; diffusa, quando la luce normale del giorno fa apparire gli oggetti illuminati nel loro colore particolare. La luce del giorno non è però sempre bianca, ma va soggetta a modificazioni dipendenti dallo stato armosferico o da altre cause. I colori primari o fondamentali o puri sono: il rosso, il giallo e il blu. I colori secondari o complementari composti in parti uguali sono: rosso + blu = violetto rosso + giallo = arancione giallo + blu = verde I colori secondari o complementari composti in parti diverse sono: rosso 3 parti + blu 1 parte = rosso violetto rosso 3 parti + giallo 1 parte = rosso arancione giallo 3 parti + rosso 1 parte = giallo arancione giallo 3 parti + blu 1 parte = giallo verde blu 3 parti + giallo 1 parte = verde blu blu 3 parti + rosso 1 parte = blu violetto Col bianco e il nero, mescolati in diverse proporzioni, si ottengono numerosi grigi normali. Anche mescolando i tre colori primari (rosso, giallo e blu), in varie proporzioni, si ottengono dei grigi, ma colorati. I colori della tavolozza di un pittore sono costituiti da pigmenti, sotto forma di polvere fine e secca diluita in un solvente.
COLORE LOCALE Originariamente questo termine designa in pittura il colore e il tono di ogni oggetto che ci si sforza (o meno) di restituire. Designa anche tutti gli elementi di un luogo che contribuiscono a dargli un’atmosfera particolare. Vedi anche colore, colore (uso del), colori complementari, colori primari, colori secondari o binari, colori terziari.
COLORE NATURALE Termine usato per definire il "vero" colore di un oggetto visto alla normale luce del giorno, in modo che tale colore non sia influenzato, per esempio, dall'assorbimento delle lunghezze d'onda maggiori da parte dell'atmosfera (questo è il fenomeno che fa sembrare azzurre le montagne lontane, anche se il loro colore naturale è, per esempio, grigio).
COLORE STORIA DEL I primi colori utilizzati in pittura (epoca preistorica) furono il rosso (ossido di ferro) e il nero (carbone). L’azzurro risale all’antichità, il rosso vermiglio (solfuro di mercurio) e il verde al Medioevo. Fino al Rinascimento, il pittore dispone di una trentina di toni puri. Nel XV secolo si cominciano a mischiare i colori. Con la rivoluzione industriale, i progressi della chimica permettono la fabbricazione di numerosi coloranti sintetici a buon mercato.
COLORE USO DEL La storia della pittura è costellata di polemiche sulla forma e il colore (quale dei due deve prevalere sull’altro?). I futuristi sono sostenitori dell’equilibrio forma-colore, i cubisti esaltano la preminenza della forma, gli impressionisti e soprattutto i fauves quella del colore. Vedi anche colore, colore locale, colori complementari, colori primari, colori secondari o binari, colori terziari
COLORI CALDI Sono il giallo, il rosso, il bruno rossastro, l’arancione, il violetto, che recano una nota calda nella pittura, in opposizione al senso di freddo generato dalla gamma dei blu.
COLORI COMPLEMENTARI Ogni colore primario ha il suo colore complementare: è il colore secondario nella cui composizione esso non entra. Il colore complementare del rosso è dunque il verde; quello del giallo, il viola; quello dell’azzurro, l’arancione, ciascuno dei quali è ottenuto mediante la miscela di due colori fondamentali (rosso + blu = violetto, blu + giallo = verde, giallo + rosso = arancione).
COLORI FONDAMENTALI E COMPLEMENTARI Nell’insieme dei colori che compongono lo spettro solare, ottenuto mediante la proiezione di un raggio su di uno schermo attraverso un prisma rifrangente, noi abbiamo, con tutti i loro passaggi e le più sottili sfumature, una serie di colori, tra i quali le ricerche effettuate nei laboratori chimici ed ottici nella seconda metà del XIX secolo, hanno riconosciuto i tre fondamentali: rosso, giallo, blu. Dalle loro combinazioni, si ottengono quelli complementari che disposti insieme ai primi su di un disco fatto velocemente ruotare generano un’impressione di luce bianca. I complementari sono il verde (composto dal giallo e dal blu), l’arancione (rosso e giallo), violetto (blu e rosso) e ciascun d’essi é, appunto, complementare del colore fondamentale che non entra nella sua composizione: il verde del rosso, l’arancione del blu, il violetto del giallo. Mescolati insieme in giuste proporzioni, essi generano varie intonazioni del grigio.
COLORI PRIMARI FONDAMENTALI Colori puri, che non possono essere ottenuti attraverso la mescolanza di altri pigmenti. Essi servono come punto di partenza per l'elaborazione di altri colori. I tre colori primari sono il rosso, il giallo e l’azzurro o blu.
COLORI SECONDARI BINARI Colori risultanti dalla mescolanza di due colori primari. I tre colori secondari sono l'arancione (rosso + giallo), il viola (rosso + azzurro) e il verde (giallo + azzurro). Vedi anche colore, colore (uso del), colore locale, colori complementari, colori primari, colori terziari
COLORI TERZIARI Colori risultanti dalla mescolanza di colori primari e colori secondari. Tra i colori terziari rientrano l'ocra ed il verde oliva.
COLORIMETRO Strumento per descrivere un colore riproducendolo con uno stimolo che può essere a sua volta descritto quantitativamente.
COLORISTA Si dice di un pittore che privilegia il colore rispetto al disegno. Rubens, per esempio, in particolare alla fine della sua carriera, mostra una padronanza eccezionale della materia e del colore, che egli pone al di sopra dell’esattezza e della precisione del tratto disegnato.
COLORITURA Azione di colorare. In pittura, il termine è dispregiativo e designa un’utilizzazione abusiva, senza discernimento, del colore.
COMMITTENTE Colui che commissiona, che ordina un'opera ad un determinato artista, a volte suggerendo anche il soggetto della composizione. Spesso, in segno di ossequio e ringraziamento, si possono trovare scritte encomiastiche o dediche nei suoi confronti.
COMPOSIZIONE Questo termine designa l’organizzazione generale di un quadro, cioè le scelte fatte dall’autore nella disposizione dei diversi elementi della sua opera. La composizione dei quadri ha conosciuto grandi periodi, quello del Rinascimento (con la sezione aurea), del costruttivismo, del cubismo o dell'impressionismo, che attribuivano una cura del tutto particolare alla composizione.
CONCEPT STORE Spazio commerciale — mono o multimarca — in cui i prodotti sono messi in scena in un contesto spettacolare; è un nuovo modo di vendere e di comprare che propone uno stile di vita e mescola oggetti diversi in una esposizione curata nei minimi dettagli.
CONSERVATORE Persona che dirige, organizza e amministra un museo o una collezione.
CONSUMATORI ORIENTATI AL VALORE Tipologia di consumatori in cui (di solito) rientrano persone dal reddito medio, di varia età, con alto senso critico, che valutano le offerte confrontando prezzo e qualità.
CONSUMERISMO Insieme di attività sociali poste a tutela e difesa dei diritti del consumatore, ad esempio attraverso il controllo della qualità della merce in rapporto al prezzo praticato.
CONTORNO La linea marginale che in un disegno o in un dipinto scandisce i limiti delle singole forme e, conseguentemente, fornisce implicite indicazioni volumetriche, ovvero esalta le superfici che con tiene o sottolinea i caratteri compositivi. Le diverse funzioni che il contorno può assumere sono felicemente suggerite dall’opera di Ingres, in cui esso ha sempre un potenziale compito volumetrico. La sua pregnante carica di movimento, ha fatto sì che si coniassero anche i termini "linea funzionale" e "linea energetica".
CONTRASTO Questo termine designa in pittura l’opposizione che può esistere fra colori o tinte, ma anche fra gli atteggiamenti dei personaggi di una stessa scena e il suo soggetto, o il suo trattamento pittorico. I pittori non esitano a servirsi di contrasti, più o meno forti, per suscitare l’attenzione, la reazione o la riflessione degli spettatori.
CONTROLUCE Effetto che consiste nel porre una fonte di luce direttamente davanti allo sguardo. Per contrasto, le zone che si situano nelle vicinanze di questa luce appaiono scure (più la luce sarà forte, più saranno scure).
CONTROPROVA Nell'incisione calcografica o litografica, è la stampa ottenuta utilizzando, come matrice, una copia appena stampata (e quindi con l'inchiostro ancora fresco). La si esegue per avere una copia stampata a rovescio, ossia nello stesso verso della matrice, per segnalarvi eventuali correzioni da apportare poi più agevolmente sulla matrice stessa.
COOL HUNTERS Osservatori di tendenze con il compito specifico di indicare gli orientamenti futuri, traendoli dall’abile connessione delle tante idee raccolte in luoghi di ogni genere. Girano per il mondo alla scoperta di qualsiasi cosa possa fornire spunti e ispirazioni da cogliere e da trasmettere ai loro committenti, istituti di ricerca o più direttamente case di moda.
COPIA La pratica della copia occupa un posto importante nella storia della pittura. Per la divulgazione delle opere presso un pubblico vasto, ma anche per l’educazione dei giovani pittori, ai quali si fanno copiare le opere dei grandi maestri. Con questo spirito, la copia si rivela uno strumento di apprendimento molto efficace. Vedi anche falsario.
COPRENTE Soluzione a base di lattice che si applica sulle zone da proteggere (che devono restare bianche) durante la realizzazione di un lavis.
COPY Ruolo creativo nell’agenzia di pubblicità, il suo compito è quello di redigere i testi scritti.
CORNER Piccolo spazio commerciale specializzato in una marca di prodotti, situato all’interno di un grande magazzino o department store, concepiti come centri multimarca.
CORNICE Bordo (di legno, di metallo o di qualunque altro materiale) utilizzato per proteggere e valorizzare i quadri. Le prime cornici sono apparse nel XVI secolo; prima si utilizzavano delle ante o dei pannelli di legno.
CORPETTO Panciotto o gilet; parte o sezione di un abito che scende dalle spalle fino alla vita. Abito molto stretto in voga nel Quattrocento, è formato da due parti di stoffa assemblate tra loro, in modo da ottenere una maggiore rigidità del capo. Nel Cinquecento questo bustino è formato da stecche di balena, per ottenere una lastra sul davanti molto solida. Nell’Ottocento compaiono bustini strettissimi.
CORPORATE COMMUNICATION Comunicazione che definisce l’immagine aziendale presso l’opinione pubblica; si sviluppa attraverso la comunicazione d’impresa, atta ad evidenziare la dimensione fisica e oggettiva dell’azienda — prodotto, modalità produttive, risultati finali — e la comunicazione istituzionale, che si propone di mostrare e valorizzare la tradizione, il peso economico, il valore sociale e la politica aziendale, esplicitando l’ideologia e gli obiettivi dell’impresa.
CORPORAZIONI Istituzioni medievali che disciplinano e controllano il lavoro sartoriale, come, ad esempio, le metrature di tessuto acquistate dai sarti.
CORPUS INCISORIO Tutte le opere incise dal medesimo artista.
COSTRUTTIVISMO Movimento artistico fondato in Russia da V.Tatlin e che ha i suoi principali esponenti in A. Rodcenko, El Lissitzky, A. Pevsner, Naum Gabo e che e si sviluppa in Europa a partire dal 1922. I principi teorici sono stati enunciati nel manifesto redatto da Gabo e da Pevsner nel 1920: "L'arte deve essere basata su due elementi: spazio e tempo", "il volume non è l'unico concetto dello spazio". Il Costruttivismo rifiuta un'arte di imitazione e sostiene la necessità di ricercare forme nuove. Propone inoltre una fusione tra arte e tecnologia e in architettura, in cui ha un'ampia diffusione, l'affermazione di un'arte rivoluzionaria che si collochi in una nuova dimensione sociale. Lo spirito del costruttivismo è quello di una ricostruzione del mondo, i cui riferimenti e i cui valori sono stati devastati dalla Prima Guerra mondiale.
COSTUME Il fenomeno che si diffonde attraverso l’imitazione delle generazioni passate, si fonda sulla continuità di una tradizione, trasmessa attraverso riti e cerimonie, su un’identità collettiva nettamente definita e, molto probabilmente, nasce dalla cristallizzazione di una moda.
COSTUMISTA Figura professionale operante nel reparto sartoriale delle produzioni cinematografiche, si occupa dei costumi di scena; cerca abitudini vestimentarie del passato (si pensi ai film in costume), vesti e comportamenti del presente (qui il lavoro consiste nel riprodurre le mode correnti) e magari del futuro (si pensi alla fantascienza). La sua importanza cresce, ma raggiunge anche il suo limite estremo con il cinema degli effetti speciali. Il suo lavoro si connette all’ambito della scenografia ed è proprio assieme allo scenografo che il costumista studia il tipo di abbigliamento degli attori.
COURBET Determinante per la formazione del pittore Gustav Courbet (Ornans 1819 - Vevey 1877) è lo studio attento delle opere fiamminghe e olandesi del XVI e XVII sec. conservate al Louvre, dalle quali assimila quella qualità luministica cupa e drammatica, quella sensibilità verso la natura che esprimerà poi nei suoi capolavori. Fondamentale è anche la conoscenza della pittura di Rembrandt, grazie ad un viaggio in Olanda compiuto nel 1847. Espone nei Salons parigini a partire dal 1844 (Autoritratto o Courbet con il cane nero). Fra il 1848 e il 1857 si colloca la maturazione del realismo di Courbet, che ne fa uno dei grandi protagonisti del rinnovamento della pittura del XIX secolo. Ad essa contribuirono la partecipazione alla rivoluzione, l'influenza delle idee anarchiche di P.-J. Proudhon, la frequentazione di Baudelaire. Motivo dello scandalo suscitato dai suoi quadri è l'attenzione alle tematiche sociali, al lavoro umile e al popolo, trattati con la dignità di un soggetto storico e non di genere (Gli spaccapietre, 1849, Funerali a Ornans, 1848-50), l'inedito realismo esemplificata nell'abbandono fisico de Les damoiselles des bords de la Seine (1857).
COUTURIER Figura professionale pertinente al settore dell’alta moda, in cui si identifica il creatore degli abiti di lusso.
CRAQUELURE E' l'insieme di crettature che caratterizzano un dipinto, sia su tavola che su tela; non riguarda la pittura fresco (dove vi sono però le crepature dell'intonaco), mentre può interessare eventuali ritocchi a secco. Il diverso carattere dei movimenti ai quali è sottoposto il supporto (dilatazione periodica nelle tavole, oscillazioni nella tela) dà a queste crettature un carattere inconfondibilmente diverso. I dipinti su rame o su pietra hanno solo microfenditure legate, di solito, all'essiccazione del colore.
CREPE DE CHINE (crêpe) Tessuto increspato in seta francese o in rayon, lavorato in modo da risultare con piccole grinze.
CRINOLINA Sottogonna rigida rivestita in crine, sostenuta da vari strati di sottane di flanella, di percalle e di mussolina. Inventata nel 1840, viene, in seguito, sostituita prima da una gabbia in acciaio e poi da una struttura a scatto che, ove necessario, ne riduce l’ingombro.
CRITICA Giudizio formulato su un’opera d’arte. Il critico è una persona il cui mestiere è formulare giudizi estetici e storici su un’opera d’arte.
CROMATISMO Giustapposizione di colori destinata a produrre un effetto ottico.
CROMOLITOGRAFIA CROMOLITO Procedimento di stampa litografica a colori.
CROSTA Termine dispregiativo designante un quadro di mediocre valore, spesso eseguito rapidamente per fini puramente commerciali.
CUBISMO ll Cubismo è uno dei principali movimenti artistici del Novecento. "Les Demoiselles d'Avignon" di Picasso è il quadro considerato come l'atto fondatore di questo movimento. Si forma a Parigi intorno al 1907, partendo dalla pittura di Picasso e Braque. Il termine viene coniato dal critico Vauxcelles che, recensendo su Gil Blas una serie di paesaggi di Braque (1908), sottolinea la tendenza del pittore a ridurre le forme a cubi. Fondamentale per l'elaborazione del Cubismo è la retrospettiva di Cézanne, tenutasi al Salon d'Automne nel 1907. La creazione dello spazio attraverso i volumi operata dal maestro francese, influenza profondamente Picasso, Braque e F. Léger, spingendoli ad esprimere una visione relativistica della realtà, in cui l'oggetto non si dà in una collocazione spaziale assoluta, ma in una simultaneità di punti di vista. Gli oggetti vengono dunque scomposti e presentati secondo diverse angolazioni, in uno spazio costruito attraverso l'intersecarsi e il sovrapporsi dei piani. La pittura cubista si sforza, in composizioni molto accurate, di far apparire le strutture della realtà spogliate dallo sguardo soggettivo. Nel paesaggio, nella natura morta e nella ritrattistica, i Cubisti si dedicarono ad una minuziosa decomposizione analitica del soggetto, frantumandolo in tutti gli elementi che lo costituivano, per ricostruirli secondo un nuovo ordine che desse l’impressione di cogliere il soggetto stesso in tutta la sua globalità, cosi da combinarne e sovrapporne più vedute diverse. Questa fase, che va sotto il nome di Cubismo analitico, inizia verso la fine del 1909. Segue, nel 1912-13, il Cubismo sintetico, che si concentra sulla ricostruzione dell'oggetto libero da legami spazio-temporali. I rapporti tra il Cubismo e Futurismo sono molto complessi. I due movimenti hanno stretti legami, benché il loro carattere sia fortemente diverso. Quando nasce a Parigi nel 1907, il Cubismo viene accolto come un'arte del tutto rivoluzionaria. L'assoluta novità della sua espressione formale scandalizza, eppure essa è il prodotto di una lunga evoluzione e ha radici profonde non soltanto nello sviluppo dell'arte francese della fine dell'ottocento, ma anche nel progresso culturale e scientifico europeo. Negli anni immediatamente successivi al 1905 Marinetti, si rende conto che a Parigi sta avvenendo qualcosa di veramente importante. E' probabile che egli provi una certa invidia per quanto va verificandosi attorno a Picasso e ad Apollinaire, e non soltanto per se stesso, ma per il suo paese, l'Italia. Se il Cubismo ha un che di riservato e di introspettivo, il Futurismo si configura come un movimento di segno totalmente opposto: è determinato, aggressivo, estroverso, persino propagandistico. I cubisti non si riferiscono mai ai loro rapporti con l'arte precedente, ma non rinnegano i loro padri, mentre i futuristi ripudiano qualsiasi cosa antecedente a loro.
DADAISMO Il Dadaismo, o movimento Dada, trasse il suo nome dalle prime parole su cui si posarono gli occhi dei suoi promotori, aprendo a caso un vocabolario francese: "dada" è infatti termine infantile (uno tra i primi suoni articolati che emette il bambino) che può anche essere usato per significare "cavalluccio di legno", "giocattolo". T. Tzara (il letterato estensore dei manifesti del D.) disse: "dada non significa nulla. Dadaismo è un prodotto della bocca". E' un movimento artistico-letterario d'avanguardia sorto a Zurigo verso il 1915 intorno ad un gruppo di intellettuali che si riuniscono al Cabaret Voltaire, rimasto attivo fino al 1919. Al Dadaismo partecipano poeti, critici e pittori (T. Tzara, E. Hennings, H. Arp, M. Janco, R. Huelsenbeck, H. Richter) tutti concordi nel rifiutare i valori e i modelli della cultura tradizionale, dissacrandone le forme ed i significati, e nell'esaltare la spontaneità creativa. Il movimento, che sarà in breve tempo presente in tutto il mondo (ma in maniera poco organizzata), propone una visione ironica dell'assurdità del mondo, assurdità di cui d’altra parte i dadaisti s'impossessano per rivendicarla nelle loro opere. I protagonisti pubblicano le riviste Dada (organo del movimento, diretto da Tzara) e Cabaret Voltaire. Le creazioni del Dadaismo (pitture e sculture allusivo-simboliche, collages e processi fotografici) mettono in luce l'importanza attribuita al "linguaggio" come fonte di creatività. Nel 1918 aderiscono al gruppo V. Eggeling e F. Picabia, il quale stabilisce un contatto con il Dadaismo americano, fondato a New York nel 1916 da M. Duchamp, Man Ray e Picabia, analogo negli scopi al Dadaismo zurighese. Fra i più celebri dadaisti: Marcel Duchamp, Picabia, Hans Arp, Man Ray e Kurt Schwitters. Numerosi sono coloro che saranno attratti dal surrealismo. Vedi anche avanguardie.
DAMASCO Stoffa in seta lavorata a fantasia, generalmente con filati intrecciati in argento o in oro.
DANDY Persona che nell’abbigliamento e nel comportamento adotta uno stile elegante e molto raffinato, dedicando al suo aspetto una cura particolare quando non esasperata. Termine attribuito ad un certo tipo di uomo appartenente alla nobiltà inglese dell’Ottocento, che usa il proprio modo di apparire per distinguersi e per comunicare la propria personalità.
DATA La data, spesso indicata dopo il titolo o nelle vicinanze della firma dell'autore, si riferisce all'esecuzione della lastra. Talvolta, se posta accanto al nome dello stampatore, può indicare l'anno di edizione dell'esemplare.
DE D'OR (Dè d’or) Premio dell’haute couture ideato, nel 1976, dal giornalista Pierre Yves Guillen. Assegnato, fino al 1994, alla migliore collezione stagionale. Rinominato, nel 1993, Dé d’or Européen de la Mode.
DE STIJL Nome di una rivista fondata da Theo van Doesburg nel 1917 e che sarà portavoce di artisti vicini a Piet Mondrian. Questo gruppo di artisti sarà molto attivo in campi diversi quali la pittura, l’architettura o il design. Mondrian se ne separerà nel 1924 a causa del suo disaccordo con Theo van Doesburg, che voleva introdurre la linea obliqua nelle loro ricerche pittoriche. Vedi anche avanguardie.
DECADENTISMO Il Decadentismo è una corrente artistico-letteraria che, nata a Parigi intorno agli anni '80-'90 del XIX secolo, si è poi irraggiata in tutta Europa. Ma è solo in Francia che il Decadentismo assume un carattere organico, raccogliendo l'eredità dei "poeti maledetti" (in primo luogo Verlaine e Rimbaud), per rielaborarla in un programma definito. Questo viene sviluppato in diversi cenacoli, riunitisi intorno a riviste e caffè, e viene diffuso attraverso varie riviste tra le quali emergono Le Chat noir, Lutèce, Le Décadent, La Plume. Ma il vero "manifesto" del Decadentismo è rappresentato dal romanzo di J. K. Huysmans A Rebours (Controcorrente), del 1884, che ne consacra la nuova poetica: predilezione per gli aspetti estetizzanti della vita e dell'arte, il gusto per l'esotico, il raffinato, l'eccentrico, l'artificioso. Queste scelte esprimono anche la reazione contro il naturalismo, frutto del positivismo borghese. In Italia il Decadentismo viene impersonato soprattutto da Gabriele D'Annunzio, che ne abbraccia principalmente gli aspetti estetizzanti.
DECOLLETE (Dècolleté) Termine francese con cui si indica sia la profonda e ampia scollatura di un abito femminile, sia la parte del corpo lasciata scoperta dalla scollatura stessa. Assume forme varie nel corso della storia, dal d. squadrato della settecentesca robe à la française al taglio che scopre anche le spalle del romantico abito ottocentesco. Applicato, successivamente, alle calzature femminili chiuse ma con una linea affusolata, che lascia nuda la caviglia e parte del piede, con tacco medio o alto.
DECOUPAGE Découpage Dal francese découper, "tagliare", "tranciare". Tecnica pittorica che consiste nel ritagliare le forme da un pezzo di carta per applicarle su un'altra superficie e formare così un collage.
DEDICA Spesso le stampe, ma anche le serie o i volumi a stampa, recano una dedica ad un personaggio famoso dell'epoca, protettore dell'artista o benefattori delle arti.
DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA Prima fase dello sviluppo di una collezione in cui si confrontano le informazioni rilevate sulle collezioni passate (dati sul venduto), le analisi della concorrenza e del mercato, la scelta degli obiettivi, in termini di quali e quante collezioni attivare e del target cui rivolgersi.
DEPARTMENT STORES Grandi magazzini generalisti diffusi a livello mondiale, di medio-grandi dimensioni, con separazioni interne di reparti specializzati.
DESTRUTTURAZIONE L’esigenza di comodità incondizionata e di libertà espressiva individuale e il distacco dall’eleganza come esibizione dello status sono trascritti nel casual di Armani. La particolare lavorazione cui sottopone gli abiti, è stata definita un "processo di destrutturazione", termine non a caso presente nella letteratura postmoderna.
DIE BRÜCKE (IL PONTE) Die Brücke costituisce il primo nucleo del movimento espressionista. Sorge a Dresda nel 1905 per volontà di un gruppo di artisti accomunati dal desiderio di reagire alla tradizione accademica e alle convenzioni della società borghese. I rappresentanti principali sono E. L. Kirchner, F. Bleyl, K. Scmidt-Rottluff, E. Heckel, E. Nolde (che vi prende parte per soli tre anni), E. Pechstein, K. Van Dongen, O. Muller. Nel 1911 la Brücke si trasferisce a Berlino dove vive un periodo di forti contrasti per poi sciogliersi nel 1913. Lo spirito di fondo della Brücke è la volontà di affermare in modo energico la realtà soggettiva e la necessità da parte dell'artista di esprimere liberamente e con forza "il grido originario", in contrasto con l'approccio accademico all'operare artistico. I pittori della Brücke si rifanno anche all'opera di Van Gogh, Munch ed Ensor, di cui apprezzano l'intensità drammatica e soggettiva. Un grande peso ha la tecnica dell'incisione, con la quale si vuole recuperare una tradizione tedesca di forte impatto visivo.
DILUENTE Vedi solvente
DINAMISMO Il Dinamismo è un concetto chiave dei futuristi. Lo si ritrova nel manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) e nel manifesto dei pittori (1912). Un pò per reagire alla staticità del Cubismo l'arte futurista vuole esprimere la vita nel suo movimento e negli stessi oggetti, come dichiara il manifesto tecnico de la pittura futurista del 1910: "il gesto per noi, non sarà più un movimento fermato del Dinamismo universale: sarà, decisamente, la sensazione dinamica eternata come tale". Preoccupazione che si ritrova in numerosi movimenti stranieri: il Cubofuturismo Russo, il Vorticismo Inglese, lo Stridentismo meccanico ecc.
DIORAMA Questo termine designa un quadro la cui tela è dipinta da entrambi i lati. Si può allora illuminare alternativamente il quadro davanti e dietro e ottenere in trasparenza delle illusioni ottiche.
DISEGNO Rappresentazione grafica di un’immagine visuale o mentale: oggetti, paesaggi, esseri viventi e idee. E' solo nel Rinascimento che il disegno è riconosciuto come una disciplina a sé. Prima di allora un disegno non può essere che uno studio preparatorio a un dipinto, una scultura o qualsiasi altra opera artistica. Vedi anche disegno a penna, disegno a sanguigna, disegno a pennello, disegno al tratto, disegno a due matite, disegno a tre matite, disegno ombreggiato.
DISEGNO A DUE MATITE Disegno realizzato con la matita nera per le ombre e con la matita bianca per le zone chiare. Vedi anche disegno.
DISEGNO A PENNA Disegno eseguito con una penna di canna o d’oca fino al XIX secolo, epoca in cui viene sostituita dalla mina d’acciaio, di piombo o d’argento. Vedi anche disegno.
DISEGNO A PENNELLO Disegno eseguito con un pennello cinese imbevuto d'inchiostro o di pigmenti per acquerello. La forma del soggetto è ridotta ai contorni e alle ombre, la gamma dei colori utilizzati è limitata (toni minerali, grigio o nero). Il disegno a pennello è caratterizzato da concisione e rapidità d'esecuzione. Vedi anche disegno.
DISEGNO A SANGUIGNA Disegno eseguito con la matita color rosso bruno. Vedi anche disegno, sanguigna.
DISEGNO A TRE MATITE Disegno realizzato con la matita nera, col bastoncino di sanguigna e col gesso. Vedi anche disegno.
DISEGNO AL TRATTO Disegno che raffigura solo il contorno degli oggetti, rappresentati con tratti, senza ombra né sfumatura di toni. È la forma più semplice del disegno, ed è alla base di tutte le altre tecniche. Il tratto può essere spesso: sarà allora realizzato per mezzo di una fusaggine, di un gesso o di una matita a colori. Se è fine, gli strumenti impiegati saranno allora la mina e la matita, la penna-feltro, la matita a sfera o la penna. Vedi anche disegno.
DISEGNO OMBREGGIATO Tecnica di disegno che mira a far risaltare i volumi e a creare effetti di rilievo. Il procedimento consiste nel disegnare delle ombre corrispondenti ai colori della realtà, trasposti in tutta la gamma di sfumature tra il nero e il bianco. Vedi anche disegno.
DISTINTA BASE Documento in cui vengono indicate la composizione dei materiali e le procedure di produzione per ogni modello della collezione finale.
DITTICO Oggetto costituito da due tavolette, legate tra di loro e che si aprono come un libro, con scritte o decorazioni nella parte interna incise su una superficie di cera. L'origine del dittico risale all'antichità romana e bizantina; il suo uso si afferma intorno al IV secolo d. C. e viene eseguito in materiali diversi quali l'avorio, il bronzo, e vari metalli nobili.
DIVISIONISMO Il Divisionismo è una corrente artistica nata in Italia alla fine del XIX secolo e attiva fin verso la metà del secondo decennio del '900. Il Divisionismo prende le mosse dal Pointillisme (puntinismo) francese di Seurat e Signac, basato sul principio della scomposizione del colore nei suoi elementi di base, rifacendosi alle ricerche ottiche sulla luce ed il colore di Chevreul. Il Divisionismo riprende queste teorie rielaborandole in testi teorici, come quello di G. Previati, Principi scientifici del divisionismo (1906), che spiega: "Il Divisionismo riproduce le addizioni di luce mediante una separazione metodicamente minuta delle tinte complementari". Il Divisionismo si impone all'attenzione della critica e del pubblico con la Prima Triennale di Milano del 1891, e viene sostenuto in particolar modo dal critico ed artista Vittore Grubicy de Dragon. Diffuso soprattutto in Lombardia, dove ha tra i suoi maggiori interpreti Filippo Carcano, Gaetano Previati, Giovanni Segantini e Giuseppe Pellizza da Volpedo, ma si pensi anche a Morbelli e Nomellini, il Divisionismo, accanto ai soggetti naturalistici e simbolisti, viene applicato anche a tematiche sociali. Il Divisionismo ha grande importanza per il successivo movimento del Futurismo, che vede nella scomposizione del colore un mezzo per esprimere il carattere di simultaneità della realtà.
DOPPIA IMPRESSIONE E' provocata, spesso involontariamente, dal movimento del foglio sotto il torchio in fase di stampa.
DORATURA Applicazione dell'oro in lamina o in polvere su supporti diversi, quali muro, legno, pergamena, cuoio, carta, ecc. Si distinguono sostanzialmente due tipi di doratura: a bolo e a missione (o a mordente). Nella doratura a bolo la foglia d'oro si fissa al supporto ricoprendolo con una terra grassa (bolo o terra d'Armenia dalla colorazione rossastra) che aderisce alla lamina metallica mediante l'applicazione di una sostanza proteica, da cui deriva anche la dizione di doratura a guazzo. La doratura a missione (o a mordente) è invece eseguita spalmando il supporto con una vernice resinosa (missione) sulla quale viene steso l'oro in lamina o in polvere (in questo caso detta anche doratura a conchiglia dal contenitore in cui era conservato l'oro). L'oro utilizzato non era sempre puro (oro fino o oro di Gubbio). Cennini cita ad es. l'oro di mittà costituito da un sottilissimo strato d'oro sovrapposto ad una lamina di stagno o d'argento. L'uso di lamine di stagno o d'argento ha presumibilmente dato origine alla doratura a mecca in cui la lamina metallica (non d'oro) veniva ricoperta con una vernice giallo-dorata per simulare il metallo prezioso. Infine la dizione di doratura a pastiglia viene utilizzata per le decorazioni a rilievo in gesso, dorate a guazzo.
DRIP PAINTING Letteralmente, "dipingere con le gocce". Nome dato a una tecnica dell'Action Painting che consiste nell’inzaccherare una tela di gocce di vernice, eventualmente servendosi di un vaso di vernice perforato.
DUCTUS Latino, letteralmente "tracciato". Nella scrittura, indica il movimento esercitato nel tracciare le lettere e che determina la direzione del tratto. Il disegno del ductus dipende dallo strumento usato e dalla materia del supporto scrittorio.
E-COMMERCE Commercio elettronico. Insieme delle attività connesse alla vendita di prodotti e servizi che si realizzano attraverso Internet, ovvero in modalità on-line. Comprende sia le transazioni propriamente commerciali, sia le forme di assistenza alla clientela precedenti e posteriori all’acquisto.
EDITTI SUNTUARI Leggi limitative emanate da Edoardo III nel 1364, a difesa dei timorosi tessitori locali; fissano, in particolare, tipo e qualità dei tessuti permessi a seconda della classe sociale d’appartenenza. Nel 1793 viene sancito dalla Convenzione il principio di libertà, che abolisce gli editti suntuari e protegge il diritto di vestirsi secondo il proprio gusto, senza dover rispettare obblighi di alcun genere.
EMBLEMA Segno grafico che rappresenta un'idea o una comunità, in qualche caso accompagnato da una sentenza. L'origine del termine deriva dalla collocazione di piccole decorazioni entro altre più grandi, per esempio la parte centrale più elaborata di un pavimento, oppure un rilievo di metallo nobile inserito in una coppa o in un piatto decorati.
EN PLEIN AIR Con la definizione "en plein air" (all'aria aperta) ci si riferisce alla ripresa pittorica della natura dal vero, direttamente all'aria aperta e non più nel chiuso dell'atelier. Sono i pittori impressionisti, preceduti da quelli della scuola di Barbizon, ad affermare decisamente questo nuovo, rivoluzionario approccio alla pittura, che si diffonde poi al resto d'Europa influendo profondamente sull'elaborazione delle successive esperienze artistiche. La pittura en plein air permette di cogliere tutto il valore dell'incidenza della luce naturale sul paesaggio, liberandolo in tal modo da una costruzione fittizia e standardizzata.
ENCAUSTO L'encausto è una tecnica pittorica che consiste nello stendere i colori mescolati per mezzo di cera riscaldata. I colori e la cera possono anche venire diluiti con olii essenziali quali la trementina e la nafta; la cera può venire "saponificata", cioè resa solubile con la lisciva (contenente soda). L'encausto è il procedimento pittorico maggiormente diffuso nell'antichità. Viene perfezionato nel IV secolo a. C.; successivamente continua ad essere usato ma più raramente, finché viene abbandonato intorno al VIII-IX secolo. Il termine encausto attualmente sta ad indicare una miscela di cera e resina usata per rendere più facile la stesura dei colori.
ENCAUSTO PITTURA A Tecnica risalente all’antichità, che consiste nel mescolare dei colori nella cera liquida. L’impasto ottenuto è poi applicato e rilavorato una volta asciutto. Vedi anche pittura a cera (encausto).
ENTE NAZIONALE DELLA MODA Viene istituito nel 1935 con il compito di promuovere il consumo di abbigliamento di origine italiana presso la popolazione, soprattutto femminile. La produzione di moda deve sottostare alle regole dell’autarchia: usare tessuti italiani, come Lanital o lana di caseina, e ideare fogge che escludano l’influenza dello stile francese; le sartorie dovrebbero riservare almeno metà delle collezioni ai modelli italiani, segnati dal marchio "di ideazione e produzione italiana".
EROTISMO E LUSSURIA Il fenomeno "amore" quale perno di una concezione romantica e sentimentale del rapporto donna-uomo, viene respinto dai futuristi che preferiscono invece uno scontro e una collisione tra le parti sessuali. Evitano anzi, come Marinetti in Contro l'amore e il parlamentarismo, "La guerra dei sessi indubbiamente preparata dalle grandi agglomerazioni delle capitali, dal nottambulismo e dalla regolarizzazione del salario delle operaie".
ESEMPLARE Ogni singolo foglio stampato da una stessa matrice e facente parte di una tiratura. A volte erroneamente si usa come sinonimo il termine copia.
ESPRESSIONISMO L'Espressionismo è un movimento culturale nato in Germania all'inizio del XX secolo in opposizione al naturalismo e all'impressionismo. Affermatosi nel campo delle arti figurative e dell'architettura, rappresentate dal gruppo Il ponte (Die Brücke), sorto a Dresda nel 1905, si estende alla musica, alla letteratura e al cinema tra il 1910 ed il 1924. Nelle opere di Van Gogh, di Ensor e di Munch sono visibili gli inizi dell'espressionismo. Alla loro arte si richiamano i pittori E. Kirchner, E. Nolde, Pechstein. Gli artisti de Il ponte condannano le convenzioni ed il materialismo della società borghese, sostenendo la necessità di dare ascolto alla vera e più profonda natura umana. Il movimento privilegia l’espressione dei sentimenti e delle impressioni dell'artista, attraverso i colori e le linee. E' l’espressione della sua propria visione del mondo che egli ci offre nei suoi quadri. Nell’arte espressionista, la forma, la linea ed il colore sono dominati dall’esigenza di giungere alla manifestazione delle emozioni interiori: vengono quindi caratterizzati dalla deformazione e dall’esasperazione, in un linguaggio che si avvale, nel contempo, d’una contratta sintesi disegnativa e d’una grande violenza cromatica. Vedi anche fauvismo. Il gruppo si trasferisce a Berlino nel 1911; si scioglie due anni dopo ed i suoi membri continuano ad operare autonomamente. L'altro importante gruppo artistico dell'Espressionismo è quello del Cavaliere azzurro (Die blau reiter), fondato a Monaco nel 1912 da Kandisky e Marc, caratterizzato da una tendenza all'astrazione e allo spirituale. Poco prima dell'avvento del nazismo (che condanna l'Espressionismo quale "arte degenerata"), l'Espressionismo vede una esasperazione della sua poetica nell'opera di Grosz e Beckmann.
ESTEMPORANEA Definizione dell’opera eseguita al momento senza preparazione preventiva.
EVENTI DI MODA Rassegne di moda estranee agli obblighi stagionali imposti dalla logica del sistema vestimentario. La molteplicità delle iniziative promosse in questo campo può essere sistematizzata distinguendo, per livelli di risonanza, tra manifestazioni locali ed eventi di rilievo nazionale.
EX LIBRIS Breve locuzione che sta per "dai libri di..." ed è di uso e comprensione internazionali. Scopo primario dell'ex libris è di certificare la proprietà di un libro. È una etichetta, posta generalmente sulla seconda pagina di copertina di un libro o nella pagina a fianco del frontespizio. Tra i vari tipi di ex libris si distinguono: gli autografi, costituiti dalla sola firma o dal monogramma del possessore; gli araldici, in cui è raffigurato lo stemma del possessore; i parlanti, quando attraverso un'immagine vengono individuate la professione o i gusti del proprietario; gli epigrafici, se contenenti motti o scritture.
EX VOTO Ex-voto Quadro, disegno, scultura od oggetto che viene dedicato a un santo, a Gesù o alla Madonna, come ringraziamento per una richiesta esaudita. Gli ex-voto si trovano generalmente nelle chiese.
EXPERTISE Termine francese, più usato del corrispondente italiano autentica. E' il documento rilasciato e firmato da un esperto, comprovante l’autenticità o meno di un’opera d’arte. Se non è possibile precisare la paternità dell’opera, nell’expertise viene indicato almeno il periodo o la scuola a cui questa appartiene. L’uso dell’expertise risale alla fine dell'Ottocento e notevole è la sua influenza sul valore commerciale dell'opera.
FACONISTI (Façonisti) Laboratori di produzione cui viene commissionata la procedura di completamento di semilavorati.
FALSARIO L'abilità di certi falsari può suscitare ammirazione, almeno nel caso in cui realizzino essi stessi dei quadri, che dunque non sono copie, bensì dipinti "alla maniera di". Il più noto dei falsari è Hans Van Meegeren, specialista di falsi Vermeer per circa vent’anni. Fu accusato di aver venduto dei Vermeer agli occupanti nazisti: per discolparsi, realizzò un falso sotto gli occhi sbalorditi dei giudici, firmando così il suo ultimo Vermeer.
FALSO Si ha un falso quando si trovano, in qualsiasi modo, su una stampa dichiarazioni non vere circa i procedimenti di esecuzione o l'autografia dell'opera. Nel caso delle stampe antiche i falsi più frequenti sono costituiti dalle stampe copie di altre stampe che, nelle scritte, l'autore divulga come opera propria. Nell'incisione moderna, invece, abbiamo un falso quando un artista o uno stampatore dichiarano opera originale un foglio prodotto utilizzando tecniche di fotoincisione, quindi al di fuori della stampa d'arte.
FARSETTO Corpetto nato intorno alla metà del Trecento in sostituzione della veste lunga, come capo tipico di un abbigliamento maschile distinto da quello femminile, indossato in completo con le calzebrache. Il modello spagnolo ha una falda in basso ed una cintura; al collo un bordino che diventerà una gorgiera.
FASHION BUYER Figura professionale che si occupa degli acquisti per conto delle boutique, delle catene di negozi o dei grandi magazzini. In altri casi lavora autonomamente nella gestione di una propria attività. I tempi della sua operatività sono scanditi dal calendario delle collezioni.
FASHION STYLIST Figura professionale il cui supporto consiste nel ricercare l’originalità, il particolare che renderà la creazione dello stilista un’opera unica; è a questo proposito che lo si fa rientrare nell’area dei "ricercatori", ma la definizione più adeguata sembra essere "consulente di immagine", poiché il suo obiettivo ultimo è conferire un valore aggiunto all’abito per potenziarne l’effetto nel quadro di una complessiva strategia comunicativa. In massima parte il suo lavoro si svolge, comunque, nell’ambito redazionale.
FASHION VICTIM Tipologia di consumatori costituita soprattutto da giovani con elevata disponibilità di denaro, che spendono in modo disinvolto. Osservatori attenti delle tendenze, scelgono una moda firmata per dichiarare la loro appartenenza ad un gruppo sociale (classe o tribù), ma non sono fedeli ad una sola marca.
FATTORI Pittore e incisore (Livorno 1825 - Firenze 1908) studia con G. Baldini a Livorno e poi con G. Bezzuoli a Fireze (1846-48). Nel 1850 comincia a frequentare il Caffé Michelangelo, dove si ritrovano i Macchiaioli, di cui diviene in seguito il maggior rappresentante. Ma non aderisce subito alle nuove esperienze e fino al 1859 dipinge in maniera tradizionale, seguendo il gusto romantico. Determinante per il suo orientamento artistico è l'incontro con N. Costa, per consiglio e incoraggiamento del quale Fattori presenta al concorso per la celebrazione della guerra del 1859 il Campo italiano dopo la battaglia di Magenta (1862), il primo quadro italiano di storia contemporanea.
FAUVES Sono chiamati "fauves", cioè belve, quei pittori che suscitano scandalo al Salon d'Automne di Parigi del 1905 con i loro quadri dalle forti tonalità pure, accostate con "selvaggia" irruenza. Si tratta di H. Matisse, M. Vlaminck, A. Marquet, A. Derain, K. Van Dongen, A.E.O. Friesz, H.-Ch. Manguin, Ch. Camoin, R. Pichot, J. Puy, L. Valtat, P. P. Girieud. La formazione del fauvisme risale agli anni 1894-97, quando nell'atelier di G. Moreau si riuniscono Matisse, Manguin, Marquet e Camoin, interessati soprattutto alle macchie di colore liberamente disposte e agli arabeschi del maestro. Il fauvisme propone una nuova concezione dell'opera d'arte, svincolata dalla rappresentazione della natura: questa deve servire come "trampolino" per affrontare la realtà con libera forza espressiva, basata sul colore puro e sui suoi accostamenti inediti. I fauvisti non avevano in comune solo la scelta di un colorito molto chiassoso, ma anche il totale disinteresse per ogni convenzione accademica di proporzione delle forme, cosicché anche dal punto di vista compositivo essi esaltarono le qualità individuali; mostrando sotto diversi aspetti talune affinità con l'espressionismo tedesco. I fauves, a cui si aggregano nel 1908 R. Dufy e G. Braque e Metzinger, sono influenzati dalla pittura di Van Gogh (una sua retrospettiva si svolge a Parigi nel 1901) e da Seurat e, dopo il 1904, principalmente da P. Gauguin. Sin dall'inizio Matisse viene considerato come il maggiore esponente.
FELTRO Penna a punta dolce molto assorbente, in feltro o in nylon, che a contatto della carta sparge un inchiostro volatile e trasparente. Esiste una carta speciale per feltri, detta layout, che impedisce all’inchiostro del feltro di attraversare la carta. Alcuni feltri sono ad acqua, altri ad alcool: possono in quel caso essere indelebili; ciò nonostante, i disegni a feltro hanno l'inconveniente di sbiadire rapidamente quando sono esposti alla luce.
FEMME FATALE Ideale femminile, affermatosi alla fine dell’Ottocento, in cui predominano gli aspetti forti e determinati della donna. Nella figura della femme fatale il busto è messo in risalto da una rigida guaina steccata lunga fino ai fianchi, che ha le sembianze di una corazza da guerriera; la dimensione ostentativa assume, in questo modello, i toni della sicurezza e di un intento chiaramente seduttivo.
FIERE DI SETTORE Occasione privilegiata di incontro tra gli operatori a tutti i livelli della filiera della moda, presentano la prerogativa di una forte specializzazione distribuita per aree di competenza. Lo scopo non è direttamente la realizzazione di vendite, ma piuttosto la possibilità di stabilire reti di relazioni per il business to business.
FIGURATIVO Si dice di uno stile che ricerca la rappresentazione dell'essere umano, degli animali o degli oggetti, al contrario dell'arte astratta.
FILIERA Itinerario seguito dal prodotto nel processo di produzione-trasformazione-distribuzione, supportato da un coordinamento e da un’integrazione delle diverse fasi.
FILIGRANA Questo marchio che si può vedere in trasparenza sui fogli di carta è ottenuto apponendo dei fili d’ottone sul setaccio dove si deposita la pasta da carta.
FIORE Al centro di molte composizioni pittoriche, il fiore può avere un valore ornamentale, decorativo, simbolico, poetico, pedagogico o scientifico. Nel Rinascimento, gli italiani e i fiamminghi fanno della rappresentazione floreale un genere pittorico. In seguito tutte le scuole e i movimenti riprendono alla loro maniera questa tematica, declinazione della natura morta. Gli impressionisti apportano un’interpretazione totalmente nuova del genere (vedi per esempio, I Girasoli di Van Gogh).
FISSATIVO Liquido che si spruzza sul pastello, la fusaggine o il gesso per fissare il colore ed evitare che si sfumi e svanisca. I fissativi sono in genere miscugli a base di colla o di gomma diluita nell'alcool.
FLAGSHIP STORE Spazio di grandi dimensioni, situato in luoghi prestigiosi e arredato secondo lo stile della marca, con funzioni prettamente di immagine.
FLESSOGRAFIA Variante del sistema tipografico rotativo (tipografia, rotativa), utilizzato soprattutto nel settore dell'imballaggio per la stampa su materiali speciali quali cartoncino, metallo o materie plastiche. La matrice, flessibile, è costituita in genere da materiali sintetici e viene montata sul cilindro di stampa allo stesso modo di una matrice ottenuta da flano (calco di una composizione tipografica).
FLOCHETAGE Procedimento pittorico che consiste nello stendere il colore a piccoli tratti fini. Il termine sarebbe stato inventato da Delacroix. Il pittore ha utilizzato questa tecnica a più riprese alla fine della sua vita, in particolare per la Caccia ai leoni.
FODERATURA E' l'operazione, non reversibile nei suoi effetti sul colore, con cui si applica, con l'aiuto del calore o del vuoto, una seconda tela per rinforzare un quadro eseguito su questo supporto, o per restituire regolarità alla superficie del dipinto.
FOGLIO Superficie su cui viene impressa l'immagine prodotta sulla matrice. Caratteristica dei fogli antichi è la presenza della filigrana figurata, sostituita, a volte, in epoca moderna con il marchio della ditta produttrice della carta o dello stampatore dell'opera.
FONDO Altro termine per designare lo sfondo di una tela, cioè il primo strato che il pittore stende sullo strato di preparazione del supporto. Il fondo è generalmente di colore scuro.
FONTE ICONOGRAFICA Motivi o opere figurative di riferimento da cui si deduce il soggetto rappresentato in un'incisione.
FORMA 1 Il 15 marzo 1947 Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato fondano a Roma la rivista Forma. Mensile di Arti figurative e firmano il manifesto che appare sul primo ed unico numero pubblicato. La pubblicazione del manifesto avviene in un momento in cui forti sono le divergenze sulle scelte estetiche tra i sostenitori dell'arte astratta e i fautori di un'arte figurativa d'impegno civile. Guttuso (1912/1985), che durante il periodo del fascismo ha rappresentato un punto di riferimento per i giovani artisti, si schiera a favore di una pittura neorealista aderendo alle posizioni del Partito comunista italiano. Il segretario generale del P.C.I. Palmiro Togliatti entra personalmente nella controversia: condanna senza mezzi termini l'astrattismo e si schiera a favore del realismo sociale. La prima frase del manifesto, "Ci proclamiamo formalisti e marxisti, convinti che i termini marxismo e formalismo non siano incociliabili (...)", sta a significare il tentativo di conciliare le opinioni politiche del gruppo con la scelta dell'astrattismo. L'adesione al linguaggio astratto permarrà nel lavoro di Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, e Giulio Turcato. Ugo Attardi già nel '51 torna al figurativo mentre Mino Guerrini lascia la pittura per dedicarsi al giornalismo e al cinema. Gli artisti firmatari del manifesto sono identificati come gruppo Forma o Forma 1 dal titolo del primo numero della testata, anche se non si costituiscono mai in un vero e propprio gruppo: non utilizzano questa sigla né per presentare i loro lavori né per firmare testi (lo stesso manifeso è firmato con i nomi dei singoli artisti). La scelta dell'astrattismo, i rapporti di amicizia e collaborazione tra gli artisti e le frequenti iniziative comuni, hanno portato a sintetizzare la loro attività tra la fine degli anni '40 e gli anni '50 sotto la denominazione di Gruppo Forma o Forma 1.
FORMALISMO In origine, il termine designa una tendenza alla ricerca esclusiva della bellezza nel campo artistico. Negli anni ’20 del Novecento, la parola formalismo acquista un nuovo significato: essa designa una dottrina secondo la quale un’opera d'arte basta a se stessa e non ha altri significati al di fuori di sé. È una tendenza cui aderisce la pittura astratta.
FOTOLITOGRAFIA Procedimento di riproduzione fotomeccanica di un'immagine, mediante il quale si ottiene una pellicola utilizzabile per la preparazione della lastra-matrice metallica per la stampa offset.
FOTOMECCANICA Insieme di tutti i procedimenti mediante i quali si ottengono, attraverso riproduzioni fotografiche e successive incisioni su vari materiali, matrici di stampa per la stampa tipografica (fotozincografia), offset (fotolitografia), e rotocalco (fotocalcografia).
FOTOMODELLA / O Figura professionale il cui requisito indispensabile è la fotogenia — ovvero la naturale predisposizione per cui un viso risulta nettamente impressionato sulla pellicola, grazie a tratti regolari ma particolarmente marcati — ma deve anche essere in grado di posare secondo le direttive del fotografo.
FOTOMONTAGGIO Assemblaggio su una stessa foto di negative differenti. I surrealisti, e principalmente Max Ernst, utilizzarono molto questo procedimento.
FRANCHISING Modalità della distribuzione che permette di governare l’offerta di una «casa», verificare direttamente le tecniche di vendita e il posizionamento dei prodotti, evitando le spese di apertura e di avviamento di un negozio. Si realizza attraverso un contratto tra il franchisor (il marchio) e il franchisee (il negoziante).
FREGIO Motivo ornamentale decorativo utilizzato per abbellire una composizione. L'utilizzo di fregi in campo tipografico è molto diffuso.
FRONTESPIZIO Prima pagina di un libro, a volte decorato. Riporta il titolo dello stesso o della serie, qualche volta il nome dell'autore o dello stampatore e la data dell'opera.
FROTTAGE Procedimento che consiste nel riprodurre il rilievo di un oggetto (una moneta, un pezzo di stoffa o di cartone ondulato, ecc.) stropicciandolo attraverso un foglio di carta in maniera da far apparire la sua forma. Il frottage usato in principio dai bambini è stato utilizzato per la prima volta nel 1925 dal pittore Max Ernst. Altri surrealisti useranno questa tecnica, incorporando l'oggetto così trasposto in una composizione grafica (collage, pittura, disegno).
FULIGGINE STEMPERATA O BISTRO Inchiostro di colore bruno giallastro ottenuto partendo da fuliggine di camino macinata poi stemperata nell’acqua gommata. Il bistro fu utilizzato fino al XIX secolo, in particolare da Lorrain. Gli si preferisce ormai il nero di seppia.
FUSAGGINE Materiale da disegno fabbricato a partire da un carbone di legno friabile e semicarbonizzato. I tipi di legno usati più frequentemente oltre alla fusaggine sono il salice, il tiglio, la betulla, il noce e il prugno. La fusaggine esiste sotto forma di gessi, di matite e bastoncini. L’uso della fusaggine risale alla preistoria.
FUSIONE Nella scultura, è il processo attraverso il quale un modello in creta o in cera viene riportato in metallo o in gesso. Vi sono due procedimenti di fusione, a sabbia o a cera perduta (o cera persa). Nel primo caso, il modello della scultura originale viene plasmato con sabbia umida attorno ad una struttura interna solida: lo spazio frapposto viene riempito con uno strato di bronzo. Nel metodo a cera persa, il modello in cera è eseguito su di un’anima di terra refrattaria e poi parimenti ricoperto, dopo che la cera è stata plasmata nella forma voluta, di altra terra refrattaria: vengono praticati dei fori, dai quali esce la cera sottoposta ad intenso riscaldamento. Dopodiché la si sostituisce mediante il metallo fuso (di solito il bronzo). Tuttavia oggi tale metodo è in genere superato e lo si sostituisce con quello dei calchi in gesso.
FUTURISMO Il Futurismo è il principale movimento artistico italiano dell'inizio del XX secolo. Nasce con la pubblicazione sul francese Figaro del Manifesto di F. T. Marinetti, il 20 febbraio 1909, a cui segue, l'11 febbraio del 1910, il Manifesto dei pittori futuristi e il Manifesto tecnico, firmati da U. Boccioni, G. Balla, C. Carrà, L. Russolo, G. Severini. Lo spirito di fondo che anima i Futuristi è la reazione contro la tradizione, l'accademia, le convenzioni borghesi e, per contro, l'affermazione di tutto ciò che esprime modernità (da qui il mito dell'automobile, della velocità, della fabbrica, della città), coraggio di infrangere le regole. I Futuristi riprendono la tecnica divisionista della scomposizione per esprimere i concetti di simultaneità e durata, elaborati dal filosofo H. Bergson, applicandoli sia alle realtà moderne della città, sia all'interiorità dell'individuo. Contrastato fu il rapporto con il Cubismo, abbracciato in modo personale da Carrà (con Funerali dell'anarchico Galli) e rifiutato da Boccioni che tuttavia ne subisce l'influsso. Pur presentando caratteri diversi nei vari artisti, il Futurismo ha uno dei suoi punti di partenza nel Divisionismo, da cui infatti molti Futuristi, tra cui Balla e Boccioni, prendono le mosse. La scomposizione del colore e della forma permette infatti di rendere i concetti di simultaneità, di durata (teorizzati da H. Bergson), e quindi di affermare una visione della realtà. Nel progetto estetico ma antipassatista dei futuristi, gli abiti devono essere "aggressivi, agilizzanti, dinamici, semplici, comodi, igienici, gioiosi, illuminanti, volitivi, asimmetrici, di breve durata" (come recita la voce Abiti del Piccolo dizionario del futurismo, a cura di Umberto Di Cristina). Lo stile proposto dai futuristi recupera la fantasia, preferisce i colori vivaci, i tagli arditi e disarmonici, i tessuti con i disegni geometrici che richiamano la moderna distribuzione dello spazio. Le esperienze degli aderenti al movimento futurista si dirigono anche verso il campo della comunicazione scritta e dell'arte tipografica. Il movimento futurista ebbe vasto seguito in tutta Europa e da esso presero avvio, in larga misura, molti dei successivi movimenti d'avanguardia.
GALLERIA D'ARTE Negozio specializzato nella vendita di opere d’arte.
GALVANOPLASTICA Tecnica con la quale si ottiene il rivestimento di un oggetto, metallico e non, con altri metalli o con leghe metalliche. Si attua attraverso il procedimento di elettrodeposizione, che consente di deporre sull'oggetto una pellicola di metallo di spessore variabile, dopo aver immerso l'oggetto in una soluzione metallica (bagno galvanico) che farà da rivestimento per l'azione di opportuni conduttori elettrici.
GAMMA Per analogia con la musica, la parola gamma è usata in pittura per designare una serie di colori.
GARCONNE (Garçonne) Stile presentato a Parigi nel 1924: la gonna a pieghe, ormai corta, lascia scoperte le gambe rivestite da audaci calze color carne; la vita è segnata, ma scesa sui fianchi; i capelli sono corti alle orecchie. La figura femminile, persa l’esagerata linea curvilinea, somiglia al corpo di un’adolescente assolutamente privo di forme, un modello che non può adattarsi a tutte le donne e che, comunque, non ne esalta la femminilità (riprendendo, dunque, l’ibridazione di genere stimolata dallo sport e dalla guerra).
GENERE Categoria di opere a cui appartiene un dipinto: ritratto, paesaggio, natura morta. Vedi anche pittura di genere.
GESSO Calcare ridotto in polvere e modellato in bastoncini per scrivere e disegnare. Il gesso è usato per realizzare schizzi, disegni a sanguigna (un gesso a base di argilla ocra) e litografie (il gesso litografico è un miscuglio di cera, di sego, di sapone e di nerofumo).
GESSO CAOLINO GESSO MARCIO Si può usare nelle imprimiture purché mescolato a un altro gesso, perché tende a screpolarsi.
GESSO DI BOLOGNA Detto anche gesso bianco di Meudon, gesso di Spagna, di Vienna, è molto indicato per le imprimiture. E' un carbonato di calcio proveniente da giacimenti di gusci di conchiglie marine.
GESTALT Termine tedesco che significa "figura", "forma", "struttura", entrato nell'uso italiano per designare la psicologia della forma.
GIALLO DI CADMIO Ricavato dal solfuro di cadmio, questo pigmento è preferito agli altri perché non presenta particolari difetti, si mescola bene con il blu oltremare dando un verde intenso. La sua gamma di toni va dal giallo limone all'arancio.
GIALLO DI CROMO LIMONE Si ricava dal cromato di piombo; è un giallo freddo che sporca il colore con cui viene mescolato. Se unito al bianco d'argento tende ad annerire.
GIBUS Cappello per l’Opera, ideato da mister Gibus nel 1823, costituito da un cilindro in seta e dotato di un meccanismo a scatto, mediante il quale può essere appiattito e portato sotto il braccio.
GIUSTACUORE Capo simile alla casacca, molto aderente, lungo al ginocchio. Alla fine del Seicento si aggiungono grandi risvolti alle maniche e più tardi anche alle tasche.
GLAMOUR Termine inglese traducibile come fascino, riferito specialmente a quello femminile, indica lo stile nato e affermatosi negli anni Cinquanta del Novecento.
GLITTICA Arte di intagliare e incidere le pietre preziose. Vi sono due tipi di lavorazione, a seconda se la figurazione è in rilievo (risultato che si ottiene abbassando il fondo) o se è incavata sulla superficie. Nel primo caso si ha un cammeo: nel secondo caso una pietra dura. Questa seconda tecnica è stata usata con lo scopo pratico di ottenere delle matrici per sigilli.
GOMMA Legante pittorico, generalmente utilizzato nell'acquerello nel guazzo e nella miniatura derivante dai prodotti di essudazione di numerose varietà di piante. Le gomme vegetali maggiormente utilizzate in pittura sono la gomma adragante (di Morea o di Smirne, derivata dai rami dell'Astragalus), la gomma arabica (ottenuta da varie specie di Acacia, generalmente quella proveniente dal Senegal), e la gomma di ciliegio, denominazione che include gli essudati di diversi alberi da frutto. A tali prodotti vegetali, dotati di proprietà agglutinanti (dalle quali deriva, nell'uso comune, la sinonimia con la colla, per indicare genericamente sostanze adesive) vengono di solito accostati altri materiali, come la gomma gutta e la gommalacca, di natura completamente diversa. La gomma gutta (o Gambogia) è infatti un colorante naturale giallo usato in dipinti a olio e ad acqua e in lacche per velature; la gommalacca è invece una resina di origine animale dalla quale si trae la lacca rossa, colorante dalla tonalità carminio, simile al kermes.
GOMMA PER CANCELLARE Le prime gomme erano di cuoio tenero o di mollica di pane fresca. In seguito sono state sostituite da gomme di caucciù o di plastica. Esistono oggi gomme per tutti gli usi e per tutti i supporti. La gomma di plastica è adatta per cancellare la fusaggine e la matita su carta classica o carta lucida da ricalco. La gommatura, che fa risaltare la grana della carta, è anche una tecnica pittorica.
GONNA HOBBLE SKIRTS Detta anche jupe entravée, è una gonna zoppicante così stretta alle caviglie da impedire di camminare in modo naturale, proposta da Paul Poiret nei primi anni del XX secolo.
GORE-TEX Tessuto impermeabile e al tempo stesso traspirante, applicato soprattutto ai capi sportivi.
GORGIERA Colletto abbastanza ampio e, in alcuni periodi, enorme, in rigido tessuto pieghettato.
GOTICO Corrente artistica che si è sviluppata nel Medioevo, a partire dal XIII secolo fino alla metà del XV secolo. Tutti i campi artistici ne sono stati influenzati, a cominciare dall'architettura, la pittura e l’incisione.
GOZZANO Guido Gozzano nasce nel 1883 a Torino, dove vive sempre, tranne brevi periodi passati nella villa di famiglia ad Agliè Canavese e sulla riviera ligure. La tubercolosi, che lo porta alla morte nel 1916, si manifesta già nel 1904 marcando la sua personalità e riflettendosi nella sua poesia. A Torino frequenta i circoli letterari, attraverso i quali viene in contatto con le esperienze del decadentismo europeo. Nel 1907 pubblica la prima raccolta di versi, La via del rifugio, accolta favorevolmente sia dal pubblico sia dalla critica. La sua raccolta più riuscita, I Colloqui, esce nel 1911. Nella sua poesia si avverte un senso di distacco ironico, malinconico e leggero nei confronti della realtà pur disperatamente amata, dovuto alla consapevolezza della sua malattia. Sul piano stilistico Gozzano muove da Pascoli, distaccandosi dall'enfasi del dannunzianesimo imperante, per dar vita ad un linguaggio a volte prosastico e capace di "far cozzare il sacro col profano" che influenzerà alcuni poeti del nostro secolo e soprattutto Montale. Scrive anche novelle e fiabe (I tre talismani, 1914, La principessa si sposa, 1917, L'altare del passato, 1918, L'ultima traccia, 1919).
GRADAZIONE Progressione successiva da un tono a un altro.
GRAFFITO Tecnica pittorica applicata generalmente alla decorazione delle murature esterne (più propriamente di facciata). Essa consiste nel graffiare con una punta il primo strato superficiale d'intonaco fresco facendo emergere lo strato sottostante variamente colorato.
GRAFICA Si intendono le opere realizzate su carta con tecniche miste, quali la matita, la china, i pastelli, ecc.
GRAFICA D'ARTE Parlando di grafica in arte ci si riferisce a scritture, disegni, incisioni realizzate con differenti metodi e arnesi diversi su una superficie piana (legno, pietra, metallo ecc.); nonché alle relative tecniche di stampa. Le stampe si ottengono artigianalmente, in quantità limitate, attraverso diverse tecniche, quali la xilografia, la calcografia, la litografia e la serigrafia. Le opere ottenute, ognuna delle quali è chiamata "stampa originale", vengono numerate progressivamente e firmate dall'artista che ha creato, la matrice. L'atto creativo compiuto dall'artista è sulla matrice, e ciò richiede, a parte il concepimento di un soggetto originale, la capacità tecnica di eseguire il disegno in condizioni precarie e incerte relative al risultato finale dell'impressione. Stile e tecnica sono le basi essenziali perché l'arte grafica raggiunga, come spesso raggiunge, le più alte forme espressive, in un procedimento, sia mentale che pratico, completamente indipendente dalla pittura, in quanto basato sul "segno". Il segno o tratto, è ciò che caratterizza e individua gli artisti della grafica, in quanto solo ad esso, alle sue infinite variazioni, lunghezze, direzioni, è affidata la rappresentazione delle forme e dei volumi.
GRAFICA DI CONTESTAZIONE Particolare tipo di comunicazione grafica propria dei movimenti politici di protesta e di contestazione. Ha le sue origini nelle illustrazioni settecentesche di William Hogarth, in quelle ottecentesche di Honoré Daumier e, nel XX secolo in George Grosz. Dopo la Seconda guerra mondiale i due momenti più interessanti della grafica di contestazione sono quelli legati alla Rivoluzione cubana (1958) e al maggio francese (1968).
GRAFICA PROGETTAZIONE Ramo specifico del design, individuabile in quel particolare settore della produzione artistica che si occupa della progettazione e della realizzazione di comunicazioni visive e che viene talvolta indicato anche con altri termini, quali "progettazione grafica", "visual design" o "graphic design". Lo specialista che si occupa di grafica è chiamato grafico; il suo obiettivo è comunicare attraverso i segni o gli schizzi, utilizzando vari procedimenti tecnici.
GRAFITE Nome dato alla piombaggine (mina) utilizzata per fabbricare le mine di matita.
GRAMMATURA Indica il peso della carta e si misura in grammi per metro quadro. A seconda dell’uso (acquerello, pittura a guazzo, matita, pastello, ecc.), la grammatura della carta è differente. A titolo d’esempio, la grammatura d’una carta destinata all'acquerello varia da 160 a 840 grammi per metro quadro.
GRANA Termine che definisce la superficie di una carta. Generalmente, una carta molto liscia al tatto, di grana finissima, sarà apprezzata per la pratica della pittura a guazzo; in compenso, una carta più rugosa, di grana più spessa, è molto indicata per l'acquerello.
GRAND HABIT Il sontuoso abito gonfiato ai lati da panier e riccamente decorato con drappi e fiocchi, indossato dalla regina Maria Antonietta (1779).
GRANITURA Azione attraverso la quale si rende leggermente rugosa la superficie liscia di una pietra litografica. La granitura della pietra litografica si ottiene strofinando l'una contro l'altra due pietre della medesima qualità, tra le quali è stata sparsa sabbia finissima impregnata d'acqua.
GRECA Motivo ornamentale, costituito da elementi geometrici che si ripetono in modo costante.
GRIFFE Nome che si forma sulla base delle capacità creative e artistiche di uno stilista e nasce come azienda orientata al prodotto.
GRIFFE INDUSTRIALE Marchio di produzione vestimentaria che garantisce un’identità ben definita, un’immagine statica e insensibile all’andamento delle tendenze stagionali, sintesi della dialettica tra lo stile del creativo e la politica aziendale. In tale situazione il designer riesce a mantenere la privilegiata condizione di autore indipendente, libero di scegliere — ad ogni stagione — la casa con cui collaborare, la collezione in cui imprimere il suo stampo. La griffe è indispensabile garanzia della funzione segnaletica della merce, cui apporta la giusta intensità espressiva, necessaria all’individuo che, riconoscendosi una multipersonalità, usa i prodotti di consumo per suscitare l’impressione più coerente con l’aspetto che decide di esibire in un dato momento.
GRISAGLIA Dal francese grisaille, tecnica pittorica eseguita con tinte neutre (grigiastre) ma variamente intonate (rosso, giallo, arancio, bruno, verde, ecc.), utilizzata nella pittura murale (per i monocromi), nelle vetrate e negli smalti. Generalmente realizzata a tempera, acquista nel caso dei supporti vitrei una rilevante funzione di completamente poiché serve a rendere il modellato, ed è particolarmente delicata perché data a freddo, cioè dipingendo direttamente sulla lastra vitrea, analogamente alle finiture a secco della pittura murale.
GROTTESCHE Nome dato alle pitture fantastiche e oniriche scoperte in Italia nel XV e XVI secolo nelle rovine (chiamate grotte) risalenti all'antichità. Per estensione, si designa col nome di pittura grottesca ogni opera d’ispirazione fantasmagorica o stravagante.
GRUNGE Stile trasandato, formato da indumenti e accessori mescolati casualmente, adottato dai giovani perché simbolo del rifiuto dell’alta moda, considerata troppo artificiale ed eccessivamente costosa. Nella prima metà degli anni Novanta ha come riferimento il gruppo rock dei Nirvana e, in particolare, è rappresentato dal loro leader Kurt Cobain e dalla moglie Courtney Love.
GRUPPO INDUSTRIALE Soggetto che realizza una varietà di prodotti indirizzati a vari segmenti di mercato — soprattutto maglieria, jeans, giubbotti — a diffusione internazionale, puntando sull’immagine del proprio marchio.
GUADO Colore azzurro usato in pittura e per tingere i tessuti, estratto da una pianta chiamata pastillo o pastello.
GUSCIO D'UOVO Termine di pittura che designa un colore bianco corretto da un leggero tocco di fuliggine stemperata.
HAPPENING Sviluppatasi negli Stati Uniti negli anni ’60 del secolo, la moda degli happening (eventi) si è diffusa in tutto il mondo. Si tratta per l'artista di associare il pubblico al suo atto creativo: il valore della creazione risiede più in quest’atto che nel risultato, che è generalmente effimero
HOBBLE Gonna lunga alle caviglie, lanciata da Poiret agli inizi del Novecento, strettissima all’orlo tanto da costringere a camminare con passi molto corti.
HOME PAGE Prima pagina di un sito web, che segnala l’esistenza dell’azienda nella rete ed è strutturata come un ipertesto: racchiude testi, immagini, suoni e animazioni, presenta link che rimandano ad altre pagine di approfondimento o collegano ad altri siti, così da moltiplicare la capacità informativa sia quantitativamente sia qualitativamente (modalità comunicative multimediali).
HOPPER Edward Hopper (Nyack, N.Y. 1882 - New York 1967) è uno dei più interessanti protagonisti del realismo americano. Studia alla School of art di New York e compie un viaggio di studio in Europa tra 1905 e 1910. Per otto anni (dal 1915 al 1923) si dedica all'incisione, realizzando puntesecche ed acqueforti. Vienericonosciuto come caposcuola del realismo americano in seguito ad una mostra di acquarelli (1924) ed una di dipinti (1927). Nei suoi quadri, eseguiti con una tecnica che, attraverso una luce tagliente e secchi accostamenti di colore, conferisce grande suggestione alla rappresentazione, Hopper dà voce alla solitudine, al vuoto interiore, allo squallore della vita americana (Drug Store, 1927; Finestre notturne, 1928; Domenica di prima mattina, 1942; Sparvieri nella notte, 1942).
HOT PANT Pantaloncini molto corti, diffusi negli anni Sessanta e Settanta.
HUDSON RIVER SCHOOL Scuola americana del XIX secolo che riunisce pittori di paesaggio.
ICNOGRAFIA Proiezione ortogonale della pianta di un edificio, di una città o solo di una parte di essa.
ICONA Termine derivato dal greco "eikôn", immagine. Si tratta di immagini pie dipinte su un supporto di legno, caratteristiche dell'arte bizantina. Ritroviamo una tradizione di pittori di icone nei Paesi in cui la religione ortodossa è fortemente rappresentata: Grecia, Russia, ecc.
ICONOCLASTA Con questo nome si designano i sostenitori dell’iconoclastia, che predica il divieto di rappresentare in pittura, in disegno o attraverso qualunque altra tecnica, le figure sacre. Si chiama iconoclasta colui che distrugge le opere d’arte.
ICONOGRAFIA Questo termine designa oggi una disciplina che s’interessa a tutte le immagini relative a un soggetto (dipinti, disegni, fotografie, incisioni, riproduzioni, ecc.). Ma, nel suo senso primo, l'iconografia è più esattamente lo studio descrittivo delle rappresentazioni di un uomo famoso. Per esempio, l'iconografia di Luigi XVI studia l'insieme dei suoi ritratti, in pittura, in incisione, ma anche sulle monete.
ICONOLOGIA Conoscenza e interpretazione degli attributi delle figure allegoriche, siano essi personaggi o idee. L'iconologia è un metodo che permette di decifrare un’opera pittorica e di conoscerne il significato o i significati segreti.
IDEOGRAFIA Rappresentazione grafica di concetti per mezzo di segni che suggeriscono il concetto stesso.
IL SELVAGGIO Il Selvaggio nasce come rivista politica, fondata nel 1924 a Colle Val d'Elsa. Dopo qualche anno, nel 1927, viene trasferita a Firenze dove, sotto la direzione di Mino Maccari, è trasformata in rivista di letteratura e d'arte. Anche sotto questa nuova veste mantiene lo spirito originario, caratterizzato dalla volontà di rivalutare le radici popolari della cultura italiana. Il Selvaggio è infatti, insieme a L'Italiano di Leo Longanesi, il periodico che maggiormente diffonde e sostiene il movimento letterario chiamato Strapaese. Questo, affermatosi tra 1926 e 1932, si affianca alla politica fascista, sostenendo il valore della continuità delle tradizioni paesane e contadine della cultura italiana, in opposizione alla rivista Novecento di Massimo Bontempelli e a certi atteggiamenti cosmopoliti. Il Selvaggio tuttavia si impone più sotto l'aspetto grafico, per la graffiante satira politica di Maccari e Longanesi. Tra i letterati che collaborano alla rivista vanno segnalati G. Papini, A. Benedetti e R. Bilenchi.
ILLUSIONISMO Arte di creare l'illusione attraverso artifici pittorici: trompe-l’oeil, effetti di prospettiva, di ombra, di luce.
ILLUSTRAZIONE Genere pittorico utilizzato come complemento di un testo per chiarirne o sostenerne il discorso. Alcuni pittori conducono parallelamente una carriera di illustratori.
IMBIANCATURA Colore in tempera sintetica a base di latte di calce con cui si intonacano i muri.
IMBRATTATURA Termine dispregiativo designante una cattiva pittura.
IMMAGINE Fino al Medioevo, la parola designa le statue e i dipinti rappresentanti figure sacre (in particolare nelle pale). Nel XIV secolo si applica anche alle immagini pie diffuse dalle abbazie. È a quest’epoca che si cominciano a chiamare fabbricanti di immagini gli artisti che dipingono. Nel XIX secolo, la religione non è più l’unico tema di queste immagini popolari che illustrano racconti, leggende e cronache. Oggi la parola designa qualunque rappresentazione pittorica.
IMMAGINE COORDINATA Sistema di identità e di riconoscibilità visiva e verbale di un'azienda, di un servizio o di un ente pubblico. L'immagine coordinata, o anche immagine aziendale (in inglese, corporate image o corporate identity), ha due significati: da un lato corrisponde all'idea che il pubblico trae da una determinata istituzione, dall'altro è il modo in cui un'istituzione si presenta al pubblico, cioè l'insieme dei mezzi di autopresentazione.
IMPARCHETTATURA Rinforzo di legno applicato sul retro dei dipinti su tavola per impedirne la deformazione.
IMPIANTO Matrice di illustrazione utile per la stampa, ottenuta attraverso qualsiasi sistema di riproduzione fotomeccanica o dagli scanner. Sono denominati genericamente impianti i cliché e el fotolito.
IMPRESSIONE Trasferimento dell'inchiostro dalla matrice sulla carta. Di solito è eseguita a mano, con torchio oppure a macchina.
IMPRESSIONISMO Il più importante movimento artistico del XIX secolo, sorto in Francia tra 1862 e 1880, che conclude in maniera definitiva lo svolgimento delle correnti realistiche francesi e costituisce il punto di partenza per l’arte moderna. L’lmpressionismo trasse il suo impulso dall’esigenza di dipingere ciò che cade sotto i nostri sensi nella sua immediatezza, sottolineando gli effetti di luce ed atmosferici su ciascun oggetto. Un gruppo di giovani pittori decide di riscoprire la natura non più attraverso la luce dell'atelier ma dipingendo direttamente all'aria aperta. L’opera pittorica di Constable, della Scuola di Barbizon, di Delacroix, di Courbet, di Boudin, di Jongkind e di Manet, ispirarono i giovani artisti che dettero vita a tale movimento. L'Impressionismo si avvantaggia notevolmente dei risultati della scienza e della tecnica (i pratici colori in tubetto, il treno, le ricerche ottiche), concentrandosi sulle possibilità di rendere l'atmosfera, la sensazione, l'impressione attraverso la giustapposizione di colori puri. L'esposizione al Salon des Refusés del 1863 del quadro di Manet Le déjeuner sur l'herbe, segna l'inizio del vivace dibattito intorno alla nuova pittura. Le teorie sul colore di Delacroix e dello scienziato Chevreul, stimolarono gli interessi degli Impressionisti circa la natura del colore e li spinsero ad analizzare le proprietà della luce e dell’ombra sull’acqua e sulla neve. Per raggiungere vibranti effetti di luce, il colore venne applicato puro, a piccoli tratti, eliminando dalla tavolozza l’intera gamma dei bruni e dei neri. Il rifiuto di ogni convenzionalismo nel conferire col disegno una plasticità agli oggetti e la libertà con cui gli Impressionisti definirono le forme, provocarono violente reazioni ed una precisa opposizione da parte del pubblico e della maggioranza dei critici. Monet, Pissarro, Sisley, Renoir, Cézanne, Degas, Berthe Morisot ed altri, ordinarono la prima mostra di gruppo (organizzata da Degas nel 1874 nello studio del fotografo Nadar a Parigi) e comunemente si racconta che il termine Impressionismo usato con accento di derisione dai critici, derivasse dal titolo di un quadro di Monet, "Impression: soleil levant" (Impressione: sole nascente del 1872). Fra il 1876 e il 1886 si tennero altre sei esposizioni di gruppo. Degas e Cézanne non furono mai Impressionisti nel senso stretto della parola e Manet, quantunque fosse associato al movimento, non volle mai partecipare alle mostre organizzate dal gruppo. L'impressionismo sancisce l’affermazione della forma pittorica e annuncia le correnti dell'arte moderna. Vedi: colore, nabis, puntinismo, paesaggio, postimpressionismo, simbolismo. Non c'è stata un'elaborazione teorica vera e propria, e i suoi protagonisti (da citare almeno Cézanne, Renoir, Bazille, Sisley) sviluppano poi ricerche diverse.
IMPRIMATUR Latino, "si stampi". Permesso concesso dall'autorità ecclesiastica alla pubblicazione di un'opera relativa alla Sacra Scrittura o ad altre discipline religiose.
IMPRIMITURA Intonaco che si stende su una tela, un muro o un foglio di carta prima di dipingerlo. Per le tavole, di solito, l’imprimitura è a base di gesso, per le tele si adopera di preferenza la biacca.
IN Abbreviazione posta sulle incisioni litografiche o calcografiche per indicare il nome dell'ideatore del disegno (che può essere diverso da quello dell'incisore).
IN ARTE LIBERTAS Fondata nel 1886 da Nino Costa la Società In Arte Libertas raccoglie un gruppo di artisti in disaccordo con l'arte ufficiale. La Società opera fino al 1900 e successivamente gran parte dei suoi artisti confluiscono nel gruppo dei XXV della Campagna Romana.
INC Abbreviazione posta sulle incisioni litografiche o calcografiche per indicare il nome dell'incisore del disegno (che può essere diverso da quello dell'ideatore del disegno stesso).
INCAMOTTATURA Tecnica che permette di apporre una tela o una carta su di una superficie dura e piana, il più delle volte un muro o una tavola di legno.
INCARNATO Colorazione delle parti del corpo rappresentate nude.
INCAVOGRAFIA Insieme dei procedimenti di stampa che utilizzano matrici con parti stampanti in incavo (calcografia).
INCENTIVAZIONE Azione che immette sul mercato stili nuovi, allo scopo di indurre l’orientamento di consumo a sentire come urgente e necessaria la sostituzione dei vecchi prodotti.
INCHIAVARDATA Lettera alfabetica con tratti comuni a un'altra, oppure inscritta in una più grande. Lettere inchiavardate si trovano soprattutto nei manoscritti medievali, in particolare nelle iniziali.
INCHIOSTRO I primi inchiostri, fabbricati a partire da fuliggine di candela, linfa di hevea o inchiostro di seppia, furono inventati in Cina nel 2000 avanti Cristo. L'inchiostro è utilizzato per i disegni a pennello o a penna. Vedi anche inchiostro di China, inchiostro di noce di galla.
INCHIOSTRO DI CHINA Inchiostro secco fabbricato a partire da nerofumo, canfora e gelatina. Presentato in origine sotto forma di pane solido da sciogliere nell’acqua, si vende ormai in forma liquida. L'inchiostro di China è utile per il disegno, specialmente per il lavis. Vedi anche inchiostro.
INCHIOSTRO DI NOCE DI GALLA Inchiostro ottenuto per decozione di noce di galla, solfato di ferro, gomma arabica ed essenza di trementina. Col passare del tempo questa preparazione tende al giallo bruno e infine corrode la carta. Vedi anche inchiostro.
INCISIONE Procedimento che permette di riprodurre un disegno previamente inciso in rilievo o in cavo, su una tavola di legno, metallo, linoleum, caucciù, vetro o pietra, su carta. La tiratura ottenuta si chiama stampa. Nella maggior parte dei casi l’incisione è in bianco e nero, ma a partire dal XV secolo si è sviluppata la tecnica dell’incisione a colori. Per estensione, la stampa ottenuta con una matrice incisa; se quest'ultima è di legno, prende il nome di incisione xilografica; se di metallo, di incisione calcografica; se di pietra, di incisione litografica. la matrice litografica può essere costituita anche da una lastra di metallo. La matrice xilografica ha le parti stampanti in rilievo, quella calcografica in incavo, quella litografica in piano. Nella dizione "incisione fotomeccanica" vengono comprese tutte le tecniche relative alla riproduzione di illustrazioni che si basano sulla fotografia (fotomeccanica). Vedi anche: incisione di riproduzione, incisione in cavo, incisione in rilievo, incisione originale, incisione su legno, incisione su metallo, incisione su piombo.
INCISIONE DI RIPRODUZIONE A differenza di un’incisione originale, l’incisione di riproduzione è realizzata da un incisore in base al disegno o al dipinto di un artista. L'obiettivo è riprodurre il modello il più fedelmente possibile. Il primo maestro dell’incisione di riproduzione fu l'italiano Marco Antonio Raimondi (XVI secolo). L’incisione svolse un ruolo di diffusione delle opere fino all’invenzione della fotografia, alla fine del XIX secolo. Vedi anche incisione.
INCISIONE IN CAVO Il soggetto del disegno è riportato sulla tavola, poi scavato attraverso procedimenti chimici o meccanici in una lastra metallica liscia (rame, zinco, acciaio, ferro, ottone, alluminio). L'inchiostro si deposita negli incavi. La carta viene poi pressata sulla lastra incisa. Vedi anche incisione.
INCISIONE IN RILIEVO La tecnica di stampa in rilievo è la più antica fra le tecniche d’incisione. Il soggetto del disegno è riportato sulla tavola e le parti non disegnate sono scavate medianti diversi procedimenti; le parti che restano in rilievo, che rappresentano il disegno, vengono poi inchiostrate. Vedi anche incisione.
INCISIONE ORIGINALE Per essere considerata come originale, un’incisione deve rispettare alcuni criteri. Il tracciato del modello dell’incisione deve essere originale. La tavola di stampa e la tiratura devono essere eseguite da un artista, solo o aiutato da un tecnico, a partire dalla tavola originale. Le tirature sono in genere limitate, essendo il loro numero stabilito in anticipo dall’artista. Vedi anche incisione.
INCISIONE SU LEGNO La tecnica dell’incisione su legno è un procedimento molto antico, che è stato utilizzato anche per la stampa delle illustrazioni dei libri (in particolare nel XIX secolo). Esistono due tecniche di incisione su legno, la xiloglifia e la xilografia. Vedi anche incisione.
INCISIONE SU METALLO Tecnica di incisione in rilievo usata raramente in ragione della difficoltà di incidere sul metallo (tratto spesso, poco preciso). Le placchette impiegate sono in genere di rame. Vedi anche incisione.
INCISIONE SU PIOMBO Tecnica di incisione in rilievo che utilizza placchette composte di un misto di piombo (85%), di antimonio (10%) e di stagno (5%). Vedi anche incisione.
INCOLLATURA Tecnica che consiste nell’applicare un sottile strato di colla su un supporto. L'incollatura prepara il supporto, che potrà poi accogliere uno strato di preparazione oppure direttamente la pittura.
INCROYABLES Giovani borghesi parigini di fine Settecento, abbigliati in modo trasandato, ma con alti colletti o sciarpe che coprono la bocca, guanti e lunghe giacche foderate di broccato, sempre muniti di un nodoso bastone da passeggio (in realtà da usare nei frequenti scontri).
INCUNABOLO Dal latino incunabula, letteralmente "in fasce". libro stampato prima del 1500.
INFORMALE Indirizzo generale di una parte dell'arte contemporanea nel quale si riconoscono correnti, movimenti e personalità diverse, accomunati solo dall'abbandono di ogni schema strutturale significante. L'espressione Arte Informale viene usata dal critico francese M. Tapié nel libro Un Art autre (1952) e destinata a prevalere su altre denominazioni intese a classificare criticamente tendenze e correnti (Action painting, Tachisme, Espressionismo astratto, ecc.). Comprende nella sua ampia definizione una condizione estetica nuova, quale si é venuta a determinare nel corso degli anni Quaranta e Cinquanta.
INTAGLIO E' l'atto stesso, nonché gli effetti, dello scavo della matrice con una punta differente a seconda della tecnica prescelta e del risultato desiderato.
INTAGLIO A RISPARMIO Tecnica d’incisione su tavola di legno molto usata nel XVI secolo. Il disegno viene inciso per mezzo di una sgorbia o di un temperino, e il contorno del disegno è "risparmiato", cioè solo le parti che appariranno bianche sulla stampa vengono incavate. La tavola è quindi inchiostrata e poi pressata su un supporto di carta.
INTAGLIO DOLCE Tecnica d’incisione su lastra di metallo. Il disegno è inciso per mezzo di un bulino, di una puntasecca o all'acquaforte. La lastra è inchiostrata e poi premuta sulla carta per mezzo di una pressa.
INTONACO L'intonaco serve a ricoprire il supporto che deve ricevere la pittura. In tal modo esso è più liscio e omogeneo e, soprattutto, assorbe meno il colore. L’intonaco si applica in genere dopo l'incollatura del supporto.
IPERREALISMO L'iperrealismo è una corrente dell'arte contemporanea americana, nata negli Stati Uniti all'inizio degli anni Settanta in occasione di una esposizione al Whitney Museum, e poi diffusasi in Europa. Chiamato anche superrealismo, realismo radicale, realismo fotografico, iperfotografismo, l'iperrealismo rifiuta la realtà, proponendone una riproduzione meccanica, spesso a partire dalla sua immagine fotografica ingrandita. Ne risulta dunque una visione che va al di là della realtà, stravolgendola. Pur derivando dalla Pop-art, l'iperrealismo non si propone come satira, giungendo talvolta ad un virtuosismo esasperato. I suo massimi esponenti sono R. Goings, C. Close, R. Ester, R. McLean, S. Posen per la pittura, e D. Hanson e J. De Andrea per la scultura.
IRIDESCENTE Superficie che riflette i colori dell’arcobaleno.
ISTOGRAMMA Figurazione grafica adatta al confronto di dati quantitativi, rappresentati con superfici rettangolari di uguale base e di altezza variabile.
JERSEY Tessuto in maglia, lavorato con fili diversi, morbido ed elastico. In origine si tesse con il telaio; ora viene lavorato a macchina in cotone, in lana e in fibre sintetiche.
JEU DE PAUME In origine questo termine designa un edificio destinato al gioco della pallacorda. In seguito questi spazi sono stati spesso trasformati per accogliere spettacoli teatrali o esposizioni di quadri o sculture
JUPE COULOTTE Introdotti da Poiret, sono i cosiddetti pantaloni "alla turca".
KAISER WILHELM MUSEUM A Krefeld nel 1900, città industriale tedesca in cui era forte la presenza del settore tessile, viene organizzata una mostra di vestiti d’artista; è così che per la prima volta la moda entra in uno spazio museale, quello del Kaiser Wilhelm-Museum.
KAKEMONO Parola giapponese designante dei dipinti su rotolo che si appendono al muro in senso verticale.
KASHA Tessuto in lana fine, proveniente dalle pecore dell’Himalaia.
KILT Gonnellino scozzese, pieghettato e a quadri colorati. Un capo tipico del costume maschile della Scozia, divenuto di moda.
KLIMT Gustav Klimt nasce a Vienna nel 1862 e qui frequenta la Scuola di arti e mestieri. Comincia giovanissimo a fare i primi lavori di decorazione insieme ai fratelli, ottenendo i primi riconoscimenti ufficiali e l'incarico della decorazione dell'aula magna dell'Università (1893). E' tra i fondatori, nonché la personalità principale della Secessione viennese (1897). Si occupa sia dell'aspetto organizzativo sia di quello artistico, partecipando a numerose mostre in tutta Europa, curando le illustrazioni della rivista Ver Sacrum. In uno dei suoi viaggi si ferma a Ravenna per studiare il mosaico, tecnica che adopera in molte sue opere. In esse la decorazione è parte integrante dell'essenza dell'opera e non semplice elemento aggiuntivo. Nel 1917 ottiene il riconoscimento ufficiale con l'elezione a membro onorario dell'Accademia di Belle Arti di Vienna e di Monaco. Complesse simbologie e raffinato estetismo caratterizzano i suoi cicli decorativi (Filosofia, Medicina e Giurisprudenza per l'Università di Vienna, 1900-1902; Fregio di Beethoven per la Secessione del 1902). I suoi quadri rivelano l'apertura all'espressionismo, soprattutto verso Schiele e Kokoschka.
LA VOCE La Voce è una rivista politico-letteraria, fondata da G. Prezzolini nel 1908 a Firenze. Fino al 1914 è settimanale poi, fino al 1916, quindicinale. G. Prezzolini ne è il direttore quasi ininterrottamente dal 1908 al 1914 quando, in seguito a violente critiche ai suoi articoli a favore dell'interventismo, lascia la direzione a G. De Robertis per fondare una seconda Voce. Ai suoi inizi La Voce si pone vicino al pensiero di B. Croce e G. Gentile, ma al suo interno confluiscono vari orientamenti espressi da G.Papini, G. Amendola. A. Soffici. G. Salvemini, S. Slataper, G. Boine, C. Rebora, P. Jahier. Comune è l'impegno ad affrontare temi politico-sociali, come la questione meridionale e il suffragio universale, la scuola, l'impresa di Libia. Ne seguono accesi contrasti: Salvemini abbandona la rivista per fondare L'Unità, e così Amendola e Papini che danno vita al periodico L'Anima. Dopo il 1912 Prezzolini orienta decisamente La Voce verso posizioni interventiste che sono duramente attaccate su Lacerba. Il successivo direttore, De Robertis, dà alla rivista carattere prettamente letterario, puntando sulla qualità.
LANA Fibra spessa e flessibile disposta a forma di spirale. La parte esterna di questo tessuto espelle l’acqua, mentre quella interna assorbe l’umidità.
LAND ART Sulla stessa linea dell’happening, la land art si inscrive nell'arte dell'effimero. In questo caso l'atto creativo si afferma sulla natura in composizioni spesso gigantesche. L'artista Christo è uno dei più celebri rappresentanti della land art.
LASTEX Filato costituito da un’anima di gomma sulla quale è avvolto cotone, seta, lana o rayon.
LAVIS Procedimento utilizzato nell’acquerello, che consiste nell’applicare in un solo strato uno o più colori. Essi possono essere stesi in tinte piatte (uniformi), in sfumature o in modo sfumato. Il termine lavis può anche indicare un disegno a matita lumeggiato da un colore ad acquerello.
LEGANTE Elemento costitutivo della vernice e della pittura. Il legante ha la funzione di dare coesione, fluidità e omogeneità ai pigmenti e ai diversi coadiuvanti costitutivi della pittura. Le principali proprietà tecniche delle pitture (consistenza, gradazione, resistenza all'aria, fluidità, ecc.) sono dovute ai leganti. Si distinguono diverse categorie di leganti: acquosi (colle, cere, silicati), oleaginosi (oli naturali o artificiali) e resinosi (vernici naturali o sintetiche).
LIBERTY Il termine Liberty deriva dal nome dei magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty, che vendevano prodotti per l'arredo di gusto floreale. In Italia il Liberty si identifica con una corrente di gusto ispirata essenzialmente ai modelli dell'Art Nouveau, che permea le arti decorative dagli ultimi decenni del XIX all'inizio del XX secolo. Si propaga più decisamente a partire dall'Esposizione d'arte decorativa moderna, che si svolge a Torino nel 1902. Vi partecipano alcuni fra i più importanti protagonisti europei del nuovo stile, come C. R. Mackintosh, J. Hoffmann, J. Olbrich. Gli stessi padiglioni della mostra, realizzati dall'architetto R. D'Aronco, sono una delle prime manifestazioni ufficiali del Liberty in Italia. Il nuovo stile tuttavia, essendo sostanzialmente legato ad una cultura prettamente urbana ed industrializzata, non trova in Italia -ancora troppo arretrata- un terreno adatto ad accoglierlo e svilupparlo; e, conseguentemente, si afferma soprattutto nelle aree più industrializzate, e più al nord che al sud del paese. Influenza anche l’abbigliamento e soprattutto le decorazioni e gli accessori, dai pizzi con disegni di fiori o di frutta ai gioielli, ai cappelli su cui spuntano insetti, foglie e farfalle.
LINEA Si dice della diversa forma che il modello di un abito può assumere. Nella forma ad A, molto famosa ed usata intorno al 1955, la gonna parte dal giro vita e si allarga svasata sulla linea dei fianchi. Altre linee sono quelle a botte, a corolla e a princesse; quest’ultima si riferisce alla principessa Eugenia, moglie di Napoleone III. E, ancora, le diverse silhouette lanciate nella storia della moda sono definite l. a S, a clessidra, a sacco, a T, a H, a Y.
LINEA A CLESSIDRA E' caratterizzata da grandi gonne, sostenute da una serie di sottogonne rigide, che rendono il busto e la vita ancora più piccoli di quanto non risultino già con il corsetto.
LINEA A S E' una linea aderente al corpo, in cui seno e fianchi sono enfatizzati con l’aiuto del busto.
LINEA AD ANFORA E' caratterizzata da una gonna ampia ai fianchi e gradualmente più stretta verso le caviglie, con la vita alta arricchita da una morbida cintura.
LINEA D'ORIZZONTE Questo termine designa un tratto che in un quadro segna l’orizzonte. La linea d‘orizzonte è generalmente parallela al bordo alto e basso della cornice.
LINO Filato che si ottiene dall’omonima pianta. Variabile nel peso e nella grana, la sua consistenza dipende dall’armatura e può essere sottile o grezza.
LINOLEOGRAFIA Procedimento di stampa uguale a quello della xilografia, ma in cui viene utilizzata come matrice da incidere una lastra di linoleum.
L'ITALIANO L'Italiano è una rivista fondata da L. Longanesi a Bologna nel 1926. Da principio ha una frequenza settimanale, poi quindicinale, quindi mensile. Da Bologna viene trasferita a Roma dove termina la pubblicazione nel 1942. Longanesi ne è il fervido animatore, ricollegandosi alle posizioni del fascismo di fronda espresse anche insieme a M. Maccari ne Il Selvaggio. Esprimono le posizioni di quella corrente di Strapaese che cerca di affermare i valori positivi dell'Italia contadina e provinciale. Alla rivista collaborano da principio alcuni scrittori della rivista La Ronda, come E. Cecchi, G. Raimondi e A. Baldini. Una delle note salienti de L'Italiano è la ripresa, tra "l'ironico e il nostalgico" dell'epoca umbertina, di cui Longanesi dà acute interpretazioni grafiche.
LITOGRAFIA Sistema di stampa con incisione in piano, da cui anche il termine di "stampa planografica". L'invenzione è dovuta al tedesco Aloys Senefelder che, nel 1796, introdusse un nuovo metodo per stampare con una matrice piana, cioè senza parti in incavo o in rilievo. La tecnica, dapprima chiamata "stampa chimica su pietra" e successivamente "litografia", venne sperimentata su una pietra delle cave di Solenhofen, cittadina nelle vicinanze di Monco di Baviera. Tale pietra, opportunamente levigata e quindi disegnata con una matita grassa, ha la proprietà di trattenere nelle parti non disegnate un sottile velo d'acqua, che il segno grasso invece respinge. Se si passa poi un velo di inchiostro, esso viene respinto dalle parti inumidite e trattenuto nelle parti disegnate. Sottoposto alla pressione del torchio, il foglio di carta disposto sopra la pietra riceve perciò solo l'inchiostro che si è depositato sulle parti disegnate.
LITTLE BLACK DRESS Il "tubino nero" lanciato da Coco Chanel nel 1926, da adattare, giocando con gli accessori, a tutte le occasioni. In netto contrasto con la tradizionale distinzione degli abiti in ragione della diversa situazione sociale, questo capo è il frutto di una ricerca sul vestire funzionale alla vita moderna e viene paragonato all’automobile di massa prodotta dalla Ford soltanto in nero: due tipici prodotti seriali.
LOCANDINA Foglio stampato, affisso in genere nei luoghi pubblici al fine di portare un'informazione alla conoscenza di tutti. Numerosi pittori e illustratori si sono dedicati a quest'arte: fra loro Bonnard, Toulouse-Lautrec e Chéret.
LODEN Stoffa tipica del Tirolo austriaco, di lana ovina grossa bianca. All’inizio del secolo viene adottata la famosa nuance verde per il cappotto con lo spacco profondo sul dietro e con i bottoni di cuoio.
LOGISTICA L’organizzazione di gestione e distribuzione merci, spesso affidata a terzi.
LOGO Greco, da lògos, "parola", "discorso". Nome di un'azienda o di un prodotto trattato con elementi grafici caratterizzanti, senza che ne venga alterata la leggibilità, a differenza del marchio la cui funzione è esprimibile anche per mezzo di un semplice segno astratto.
LONDON DESIGNER COLLECTION Iniziativa sorta nel 1975 ad opera di undici sarti stilisti che si propongono di diffondere la moda inglese presentando le collezioni con eventi semestrali. Il numero degli associati cresce in tempi brevi e ottiene l’auspicato riconoscimento.
LONGUETTE Gonna lunga appena sotto il ginocchio.
LUCE Rappresentazione della luce naturale o artificiale in pittura.
LUMINISMO Genere di pittura risalente al XVI secolo, che sfrutta le differenti possibilità pittoriche offerte dall’ombra e dalla luce nell'elaborazione delle forme. Tiziano, il Tintoretto e il Caravaggio hanno praticato il luminismo.
LUREX Tessuto metallico mischiato ad altre fibre, particolarmente apprezzato per i suoi effetti luminosi. Comparso nella seconda metà degli anni Quaranta, è lanciato dalla Dow Badishe Company e diviene molto popolare negli anni Settanta.
LYCRA Nome commerciale di un certo tipo di elastomero, è una fibra artificiale usata in combinazione con altri materiali sintetici elastam per ottenere un tessuto elastico e indeformabile. Introdotta dalla ditta DuPont nel 1958 è usata prima nella biancheria intima e nei costumi da bagno, poi nell’abbigliamento sportivo e, dal 1987, per la confezione di abiti strech.
MACCHIAIOLI Tecnica pittorica basata sulla giustapposizione di zone di colore con cui sono indicate sinteticamente le masse. La rivoluzione della "macchia" viene messa in atto da un gruppo di pittori che tra il 1855 e il 1867 si riuniscono al Caffè Michelangelo a Firenze. Il loro intento è quello di fare una pittura antiaccademica, basata sul vero e sulla giustapposizione di macchie di colori che diano l'impressione della realtà vista direttamente, senza il filtro del disegno. Il nome "macchiaioli" viene usato per la prima volta in senso dispregiativo in un articolo sulla Gazzetta del Popolo del 1862, in cui si accusa i pittori toscani di ridurre il quadro ad un semplice abbozzo. E' T. Signorini ad accogliere il nome, traducendolo in senso positivo. La scelta del vero non è limitata soltanto ad una questione di linguaggio formale, bensì esprime anche la volontà di rifiutare i limiti di una pittura di storia accademica e di una pittura fittizia, per allargarne il campo di interessi alla dimensione non solo naturale ma anche storica del presente. I principali protagonisti del gruppo sono Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, V. Cabianca, Raffaello Sernesi, V. D'Ancona, O. Borrani, Cristiano Banti, Giovanni Boldini e, importante figura di critico sostenitore, è D. Martelli.
MACCHINA DA CUCIRE Inventata nel 1829, utilizzata da Barthélemy Thimmonier a livello commerciale (ne ha ottanta esemplari) per confezionare divise per l’esercito francese. Ostacolata nella diffusione dall’intera categoria dei sarti a domicilio, che si mobilita contro quel marchingegno che minaccia la loro attività di artigianato; si arriva a distruggere il capitale di macchinari posseduto da Thimmonier e ciò apre la strada ad altri imprenditori che commercializzano modelli progressivamente perfezionati di macchine da cucire, fino ad arrivare alla versione a pedali ideata nel 1856 da Isaac Merrit Singer.
MACRAME (Macramè) Trama di fibre naturali intrecciate tra loro. Nasce in Arabia e si usa soprattutto per decorare nell’arredamento e nell’abbigliamento.
MAESTA' Maestà Pittura il cui soggetto è la Vergine su un trono, circondata da personaggi biblici.
MAGAZZINO POPOLARE Spazio commerciale che offre un assortimento ampio, ma non molto profondo; pratica la politica della convenienza (prezzi bassi) e l’assistenza alla clientela è scarsa o nulla.
MAGLIERIA Il termine indica sia il tessuto ottenuto con un solo filo legato da aghi ad occhielli collegati tra di loro, detti maglie; sia la tipica categoria merceologica di prodotti vestimentari da esso ricavati. Le manifatture di maglieria in Italia nascono nella seconda metà dell’Ottocento, ma sono fortemente contrastate dalla concorrenza anglosassone fino al secondo dopoguerra. Il mercato preferisce, infatti, acquistare maglie o pullover di marca scozzese, garanzia di una qualità superiore. La produzione artigianale della maglieria italiana si sviluppa soprattutto a Carpi, si diffonde nelle regioni centrali e in seguito anche in Veneto, Piemonte, Lombardia. Nell’Italia meridionale le creazioni lavorate ai ferri, e poi mediante telai, si concentrano nelle città dell’Adriatico, come Bari, Barletta e Putignano. Negli anni Cinquanta la maglieria costituisce un prodotto da esportazione di buona qualità e di alto contenuto moda. Laura Aponte, Marisa Arditi, Lea Galleani e Mirsa sono alcuni dei nomi emergenti in questo settore. Intorno al 1965 il mercato italiano risulta meno concorrenziale rispetto alla validità della proposta asiatica, determinando un calo delle esportazioni in America. La crisi è affrontata attraverso un costante rinnovamento dei capi in rapporto alle tendenze di moda e intensificando il decentramento produttivo verso zone di bassa occupazione di manodopera. Molte firme della moda si impegnano nel rilancio della maglieria: Missoni, Albertina, Krizia, Valentino, Antonella Tricot, Laura Biagiotti, Armani, Blumarine. Anche Benetton caratterizza con il suo marchio la produzione di pullover e capi in maglia, trasferendo la fortuna della sua formula commerciale, che avvicina l’azienda al consumatore, in questo settore. Tra gli anni Settanta e Ottanta sono visibili i risultati positivi dell’azione di recupero e la maglieria italiana torna ai primi posti nel commercio estero e nell’occupazione di settore.
MAILLOL Lo scultore Aristide Maillol (Banylus-sur-Mer 1861 - 1944) studia pittura all'Ecole des Beaux-Arts di Parigi con J. L. Gérome e A. Cabanel. I suoi interessi però si allargano ben presto sia alla scultura che agli arazzi (rimane affascinato da quelli medievali del Museo di Cluny a Parigi). Apre un atelier tessile nella sua città natale nel 1893. In questo periodo, anche per l'influenza dell'opera di P. Gauguin e M. Denis, Maillol realizza i primi dipinti di fanciulle e nudi femminili. Successivamente, anche per la malattia agli occhi che lo colpisce, si dedica sempre più alla scultura. Realizza opere di grandi dimensioni, quasi sempre dedicate alla figura femminile, caratterizzate da volumi massicci e morbidi, e da una composizione dolcemente ritmica. Dalle prime sculture in legno e argilla passa a quelle in bronzo. Alle suggestioni della pittura dei Nabis (soprattutto di E. Vuillard e P. Bonnard) e di H. Matisse, nel 1900 si aggiungono quelle della scultura egizia ed indiana, che ha modo di conoscere all'Esposizione universale di Parigi, e poi di quella classica, ammirata in un viaggio in Italia e Grecia nel 1908.
MALALOG Neologismo coniato dalla fusione di magazine e catalogo, un giornale che nasce come strumento di pubblicità diretta ma che finisce per assumere i toni di una rivista specializzata. Si rivolge esplicitamente alle lettrici e fornisce notizie non soltanto di moda, ma anche informazioni su altri temi di interesse dell’universo femminile e sul customer service.
MAN RAY Pittore, fotografo e cineasta statunitense (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Amico di F. Picabia e di M. Duchamp, aderisce al movimento dadaista partecipando alle manifestazioni di New York. Trasferitosi a Parigi nel 1921, si esprime con collages, oggetti e pitture trattati con l'areografo, esperimenti fotografici che lo portano alla realizzazione di quei "rayogrammi", ottenuti per l'impressione di oggetti su carta sensibile, e di solarizzazioni create con l'esposizione alla luce di lastre in fase di sviluppo. Si dedica quindi al cinema con esperienze tecniche di alto livello e dal dadaismo sfocia nel surrealismo affidandosi a tecniche espressive sempre nuove, in cui la scarnificazione di oggetti assume il significato di ritorno all'ossatura del mondo. Nel 1940 si stabilisce a Hollywood, dove illustra l'associazione contraddittoria parola-immagine, teso a cogliere la possibilità di evasione, anche onirica, dall'eterno quotidiano.
MANICA Sezione di un abito che riveste il braccio. Può essere a campana, a palloncino, a kimono, a pipistrello, a sbuffo, magiara, raglan.
MANICHE A PROSCIUTTO Maniche gonfie e larghe dal giro manica, comparse intorno al 1820 e riproposte alla fine dell’Ottocento.
MANIERISMO L'italiano Luigi Lanzi ha impiegato questa parola per definire i pittori che nelle loro opere hanno imitato, a suo parere, i grandi maestri del Rinascimento italiano, in particolare Raffaello e Michelangelo. Tale denominazione viene applicata all’arte fiorita nel periodo intercorrente tra il pieno Rinascimento ed il primo affacciarsi delle concezioni barocche, ossia, all’incirca, dal 1520 al 1600. Nel suo primo stadio, il Manierismo rivelò una certa opposizione, in nome d’una fantasia intellettualistica, ai canoni classici della proporzione, della simmetria e della prospettiva implicite nell’arte rinascimentale matura. Nella seconda metà del Cinquecento, andò invece accentuando il proprio carattere celebrale e, insieme, esaltò dei valori decorativi che gli assicurarono il favore delle corti. Si diffuse con estrema fortuna in Francia, dove re Francesco I assunse alcuni artisti italiani per la decorazione del castello di Fontainebleau, mentre artisti fiamminghi e olandesi, giunti a Firenze, Roma e Mantova (uno dei maggiori centri di fioritura del Manierismo), assimilarono questo stile e lo importarono nei loro paesi. Tra i maggiori manieristi vanno ricordati il Rosso, il Primaticcio, il Pontormo, il Parmiggiano, Giulio Romano, Benvenuto Cellini, Giorgio Vasari, il Tintoretto, El Greco, ma colui la cui ideale azione ne costituì lo stimolo e il punto di partenza, sebbene ne trascendesse i limiti e rappresentasse lo stimolo dell’estremo Rinascimento dapprima e quindi la crisi di coscienza scaturita al Concilio di Trento, fu il grande Michelangelo.
MANIFESTO Testo fondatore che enuncia i principi di una nuova teoria, destinata, secondo gli autori, a sconvolgere i principi artistici in vigore. Il primo manifesto concernente un movimento pittorico è quello del futurismo, pubblicato a Parigi, su "Le Figaro", dal poeta italiano Marinetti il 20 febbraio 1909. Vedi anche surrealismo.
MANIFESTO DEL PRIMORDIALISMO PLASTICO Il Manifesto del Primordialismo Plastico viene firmato dai pittori Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi e Roberto Melli il 31 ottobre 1933, ma è redatto da un gruppo più ampio di artisti accomunati da una ricerca pittorica improntata al Tonalismo (vedi la relativa voce). Questo movimento svolge una ruolo di primo piano nella scena artistica romana degli anni Trenta e primi anni Quaranta, coinvolgendo in varia misura l'opera di numerosi pittori tra cui Scipione, G. Ceracchini, M. Mafai, C. Cagli, F. Pirandello. L'idea del Manifesto viene elaborata in seguito all'accordo con la Galleria Bojean di Parigi, dove deve essere trasferita la mostra di Cavalli, Capogrossi e Cagli svoltasi nel 1932 alla Galleria di Roma e nel febbraio 1933 alla Galleria del Milione di Milano. Nella presentazione alla mostra parigina il critico Waldemar George conia la famosa definizione di Ecole de Rome che indica una comunanza di idee e di intenti nel gruppo di pittori. Ed infatti questi decidono di dichiararle apertamente e diffonderle attraverso un Manifesto che tuttavia, in seguito a contrasti (successivamente risolti) sorti tra loro, Cagli non sottoscrive.
MANIFESTO PUBBLICITARIO Foglio di carta, stampato in diverse dimensioni, che si affigge nei luoghi pubblici con lo scopo di rendere note cose di interesse generale o di fare pubblicità a un'azienda o a un prodotto.
MARCA TIPOGRAFICA Simbolo che identificava uno stampatore o un editore, entrato in uso pochi anni dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili.
MARCARE Accentuare un contorno con un tratto più scuro.
MARCEL DUCHAMP Pittore e scultore francese (Blainville 1887 - Parigi 1968). Inizialmente influenzato dagli impressionisti, poi da P. Cézanne, dai fauves e dai cubisti, è tra i protagonisti del gruppo dei cubisti dissidenti della Section d'Or. Egli è il primo a contestare il mito della tecnica, confermandone il relativismo e degradandolo a valvola di sfogo degli impulsi umani inconsci inibiti dalla società. A New York, dove si trasferisce nel 1915, dà vita, insieme a F. Picabia e a Man Ray, al dadaismo newyorkese (1916). I suoi ready made, inventati fin dal 1913, operano un capovolgimento nella scala canonica dei valori, rivendicando all'artista la più assoluta libertà espressiva. Dopo il 1923, Duchamp si dedica a costruzioni cinetiche.
MARCHIO Segno che contraddistingue un'azienda, un prodotto o un servizio. Nel primo caso si ha il "marchio di fabbrica", nel secondo il "marchio di prodotto". I requisiti per la validità di un marchio sono: a) la capacità distintiva, che consiste nella chiarezza della comunicazione grafica; b) la liceità, cioè l'assenza di contrasti con le leggi vigenti; c) la verità, che sussiste quando il marchio non contiene indicazioni non veritiere sull'origine o sulla qualità del prodotto; d) la novità, cioè la differenza da altri marchi già esistenti; e) l'originalità, che è costituita dall'uso di parole o di simboli diversi da quelli comunemente usati.
MARINA Composizione pittorica che ha per tema un paesaggio marittimo.
MARINETTI Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d'Egitto nel 1876, è poeta e scrittore e, in primo luogo, fondatore del Futurismo. Il Manifesto futurista, pubblicato sul francese Figaro il 20 febbraio 1909, è un inno alla modernità in tutti i suoi aspetti, e una condanna del passato, dell'accademia, della tradizione. Nel 1910 scrive il Manifesto della Letteratura futurista, in cui sostiene le poetiche adatte a rendere il senso del movimento e della materia, attraverso il rovesciamento delle regole della sintassi e della punteggiatura, e le parole in libertà disposte senza regole nello spazio della pagina. Le Parole in libertà furono anche trattate come composizioni letterario-artistiche, esposte alla Galleria Angelelli di Roma nel 1915. Tra i suoi testi futuristi bisogna ricordare il romanzo Mafarka il futurista (1910), e la poesia Zaff Tumb Tumb. Adrianopoli, ottobre 1912 (1914). Le sue opere letterarie giovanili rivelano anche l'influsso della poetica simbolista e decadente, mentre in quelle più tarde si coglie l'eco surrealista. Marinetti tuttavia è soprattutto un grande agitatore culturale.
MATINEE (Matinée) Mantella corta o giacchino usata fino ai primi del Novecento nello spazio domestico, in particolare per la toilette.
MATISSE Pittore e scultore francese (Le Cateau 1869 - Cimez, Nizza, 1954). Frequenta dal 1895 al 1899 lo studio di G. Moreau, risentendo delle esperienze dell'impressionismo. Dopo alcuni soggiorni in Inghilterra, in Corsica e nella regione di Tolosa, nel 1902 figura ad alcune mostre presso la galleria di B. Weil a Parigi. E' in questi anni che Matisse medita con rigoroso approfondimento le esperienze neo-impressioniste e le scoperte dell'arte africana e asiatica. Da questa serie di influenze nasce quella che è stata definita la pittura dei fauves il cui massimo interprete è appunto Matisse. Della sua produzione degli anni Venti è famosa la serie delle Odalische. Negli stessi anni l'artista è attivo anche nel campo nella scenografia, del disegno, dell'incisione e negli anni Trenta degli arazzi. Numerose le opere di scultura in bronzo. Stabilitosi a Vence nel 1943, si dedica tra il 1949 e il 1951 alla realizzazione della cappella dei Domenicani della Madonna del Rosario.
MATITA Nome dato a tutti i pezzi di minerale adatti a scrivere (gesso, carbone, fusaggine, grafite, pastello, piombaggine, ecc.). La prima matita a mina, chiamata grafite o piombaggine, fu fabbricata in Francia nel 1669. Durante la Rivoluzione, Nicolas Jacques Conté inventa una nuova matita fabbricata a partire da polvere di grafite, terra e acqua, solidificata tramite cottura e pressata in scanalature di legno. Per estensione, si chiamano matite anche i disegni eseguiti con la matita grafite.
MATITA ACQUARELLABILE Tipo di matita dalla mina colorata, che si può inumidire nell’acqua per creare disegni
MAX BILL Architetto, scultore e pittore svizzero (Winterthur 1908). Allievo del Bauhaus di Dessau, aderisce intorno al 1930 al gruppo parigino Abstraction-création. Concepisce una sintesi delle varie arti convergenti nella funzione ambientale e spaziale dell'architettura. Nel 1949 ha curato la pubblicazione delle opere complete di Le Corbusier e P. Jeanneret.
MAXI Gonna in stile ampio, lunga fino alla caviglia, in voga negli anni Sessanta.
MECENATE Amatore generoso e illuminato delle arti e delle lettere, che offre il suo aiuto agli artisti perché possano serenamente portare a buon fine la loro vocazione.
MEDIA IMPRESA Impresa caratterizzata da una produzione limitata o di settore (sportswear, intimo, casual ecc.). Produce con il proprio nome o su concessione e generalmente si rivolge all’ambito nazionale.
MERCATO AMBULANTE Spazio commerciale avente lo stesso carattere del magazzino popolare, ma situato in spazi aperti.
MERCATO DELL'ARTE Si designa con questo termine il commercio delle opere d’arte, i cui principali protagonisti sono le gallerie d’arte, le sale delle aste, i collezionisti, i critici e i pubblici poteri.
MERLETTO Tessuto in velo o altra stoffa finissima, come il tulle, variamente lavorato con nodi e intrecci.
MERVEILLEUSES Signore parigine di fine Settecento, che, contro ogni restrizione fisica o morale, abbandonano corsetti, pettorine e crinoline, mostrandosi in abiti leggeri e trasparenti, nelle forme più semplici realizzati in mussola finissima e fermati da una fascia sotto il seno.
MESTICA Dal latino mixticare (derivato di mixtus, miscere), indicava in origine una miscela di materiali diversi (pigmenti, oli siccativi, resine, ecc.) che nella pratica pittorica tra '500 e '600. È stato applicato agli impasti utilizzati per la preparazione dei dipinti a olio.
METAFISICA La data di nascita della pittura metafisica viene indicata nell'anno 1917, quando si svolge l'incontro tra Giorgio De Chirico e Carlo Carrà a Ferrara. Tuttavia già a partire dal 1910 (L'enigma dell'oracolo) De Chirico elabora una poetica basata su una lettura enigmatica ed astratta della realtà, che si riallaccia alla sua formazione filosofica (Nietzsche, Schopenhauer, Weininger) e pittorica classicista e visionaria (Lorrain, Boklin, Friedrich, Klinger). Questa visione caratterizzerà tutta la successiva produzione dechirichiana, da Le Muse inquietanti (1916) alle serie dei "gladiatori", "archeologi", "mobili nella valle" degli anni '20 e '30. Alla Metafisica aderisce nel 1918 anche Giorgio Morandi che, come Carrà, vi giunge più attraverso una propria ricerca stilistica che per suggestioni culturali. Per entrambi infatti, la Metafisica costituirà solo una fase della loro ricerca artistica. Nel 1921, anche per lo svilupparsi delle tendenze di Valori Plastici, la Metafisica si conclude; ad essa hanno aderito anche A. Savinio (fratello di De Chirico) e Filippo De Pisis.
MEUNIER Constantin Meunier (Bruxelles 1831-1905) è considerato il più rappresentativo esponente del verismo belga in pittura e scultura. Tratta prevalentemente soggetti di carattere sociale, come il lavoro nelle miniere, con un tono enfatico e spesso retorico. La sua scultura vigorosa rivela l'influsso di A. Rodin. La maggior parte delle sue opere (citiamo Il grisou, La guerra dei contadini, Il ritorno dalla miniera) è conservata in vari musei del Belgio e a Bruxelles, dove c'è un museo a lui dedicato.
MEZZATINTA Tecnica di incisione che permette di dare alla stampa una particolare morbidezza e ricchezza di neri.
MEZZO FRESCO Si dice pittura a "mezzo fresco" quando l'artista dopo aver proceduto secondo le fasi di esecuzione del supporto pittorico descritte per l'affresco opera su intonaci in uno stadio estremamente avanzato di carbonatazione. È possibile in questo caso ottenere una pellicola pittorica sufficientemente legata dal carbonato di calcio, se si usano colori stemperati in latte di calce, che funziona quindi da legante: si parla perciò anche di pittura a calce. La fondamentale differenza rispetto all'affresco consiste nel grado di carbonatazione della malta pittorica. Questa caratteristica implica che, mentre nella tecnica del buon fresco la calce ancora intatta funge da supporto e una volta carbonatata, anche da legante, nella pittura a mezzo fresco essa costituisce il medium ed il legante del colore ma non il supporto che risulta invece un intonaco ormai finito o almeno con quantità minime di calce, tali da influenzare poco il sistema supporto-pigmento. In quest'ultima tecnica, pertanto, ciò che permette al colore di rimanere sull'intonaco è la capacità di adesione dell'idrato di calcio, una volta carbonatato, all'intonaco stesso. Lo strato di carbonatazione che si ottiene ha inglobato il colore ma risulta differenziato dall'intonaco pittorico sottostante in quanto sovrapposto successivamente ad esso. Per ottenere maggiore unione dello strato di colore al sottostante intonaco la superficie di quest'ultimo deve essere non più liscia e levigata come uno specchio ma granulosa e ruvida. Questo si ottiene piallettandola come se dovesse funzionare da arriccio dello strato pittorico stesso e maggiore è la piallettatura maggiore è la coesione del colore al supporto. I colori stemperati nella calce diventano più corposi e si ottengono quindi campiture più ricche e a volte in rilievo. La tecnica della pittura a calce o "mezzo fresco" (meno frequentemente "fresco secco", "falso fresco", "fresco a calce"), per la sua analogia con la pittura ad affresco, permette comunque un notevole risparmio di tempo in quanto consente di lavorare su porzioni molto più estese di intonaco conservando la caratteristica apparenza e bellezza dell'affresco anche se, come può rivelarsi da un confronto diretto, in toni più attenuati.
MEZZOBUSTO Ritratto che rappresenta soltanto la parte alta del corpo, fermandosi alla vita.
MIDI Abiti o gonne lunghe fino al polpaccio, in voga alla fine degli anni Sessanta. Attualmente si chiamano longuette.
MINA Piccola matita di carbone. Si parla di mina anche per indicare i disegni eseguiti con questa matita, ma anche con la matita da disegno a grafite.
MINIATURA Si chiamano spesso miniature i quadri molto piccoli, generalmente dei ritratti. La miniatura consistette nella decorazione pittorica di manoscritti, tramite capilettera figurati od illustrazioni del testo, eseguiti su pergamena o carta mediante colori ad acquerello. Le origini più remote risalgono all’antichità classica, ma essa prese grande sviluppo a partire dal VII secolo nei conventi e sopravvisse feconda per tutto il Medioevo in Europa, declinando soltanto con la decadenza del monachesimo e con l’invenzione e la diffusione della stampa. Più tardi la miniatura, il cui nome deriva da "minio", colore rosso cinabro che gli amanuensi usavano per le iniziali e per contornare le pagine, fu praticata con diverso scopo: divenne, cioè, una pittura a piccolissime dimensioni, per lo più destinata a ritratti (sola testa o mezzo busto) e soltanto eccezionalmente a figura intera. Nel XV e XVI secolo si effettuavano miniature ad acquerello su pergamena o su carte da gioco (tarocchi), nel Settecento la pergamena fu sostituita da lastre d’avorio che potevano conservare il proprio tono naturale oppure essere ricoperte d’argento o di colore. Sebbene l’acquerello abbia continuato a venire intensamente usato, vi sono anche miniature dipinte ad olio, soprattutto su lastre metalliche.
MINIATURA DI MANOSCRITTI Piccola immagine dipinta, miniatura appunto, che accompagna i manoscritti. Le miniature, realizzate dai monaci, erano collocate lungo i margini dei codici, ornavano i capolettera o formavano piccole illustrazioni a parte. Il termine deriva dall'uso di tracciare le lettere capitali dei manoscritti con il minio (rosso di ossido di piombo), per giungere a comprendere l'insieme delle decorazioni figurate o geometriche eseguite in scala ridottissima all'interno delle singole lettere o accanto al testo scritto. Si estende inoltre il termine miniatura anche a quella pittura fine e minuta, generalmente di ritratti, diffusasi a partire dal XVII sec. utilizzando supporti in avorio o in rame, ed eseguita anche a olio.
MINIGONNA Gonna corta almeno sopra il ginocchio, ma generalmente molto più ridotta, lanciata negli anni Sessanta dalla stilista inglese Mary Quant. Rappresentativa della liberazione sessuale della donna, anche se simboleggiante, soprattutto, un modello femminile adolescenziale.
MINIMALISMO MINIMAL ART Movimento americano degli anni 1960-1965 la cui parola d’ordine è "less is more" (meno è più). Il minimalismo raccomanda un uso minimo delle forme, che sono così ridotte alla più grande semplicità (quadrato, cubo, rettangolo, ecc.). Tendenza estetica nata in reazione agli eccessi della moda degli anni Ottanta; si afferma negli anni Novanta come una riduzione agli elementi essenziali nelle forme e nei colori. Caratterizzata da toni neutri (beige, nero, bianco, grigio), assenza di accessori vistosi (gioielli o bijoux), trucco non vistoso e scarpe basse. E' un fenomeno culturale che tocca vari ambiti, oltre l’abbigliamento, dalla letteratura all’architettura. I maggiori esponenti nello stilismo ne sono Zoran, Calvin Klein, Miuccia Prada e Jil Sander. Pur segnando i tratti di alcuni stili tuttora diffusi, come movimento si conclude, invece, alle soglie del nuovo millennio.
MISCUGLIO DI COLORI Composizione dai colori variegati, disparati, chiassosi.
MITOLOGIA Le scene di mitologia antica ispirarono i più grandi artisti. I pittori amano far rivivere Venere, le Baccanti o Diana. Si trovano riferimenti all’antichità anche nei motivi decorativi di numerose opere.
MODA Il termine indica comportamenti o forme che risaltano per l’estrema novità e attualità della loro comparsa e del loro successo in un determinato contesto socioculturale. La moda si diffonde attraverso l’imitazione dei contemporanei, è orientata al presente e rompe il legame con la consuetudine, facendo fiorire la novità.
MODA VERDE La sensibilità ecologica incoraggia, alla fine del XX secolo, una moda — detta, appunto, verde — realizzata con materiali nuovi non dannosi per l’ambiente, tipo il tessuto termico ottenuto riciclando bottiglie di plastica.
MODELLATO Questo termine designa in scultura il rilievo di un’opera. Lo si utilizza anche in pittura, per parlare dell'impressione di rilievo che l'artista dà ai suoi soggetti avvicinandoli alla realtà.
MODELLISTA Figura professionale che, a partire dal progetto del designer, si occupa di coordinare la fase della confezione. Ha il compito di realizzare il cartamodello e di testarlo sul prototipo da collezione; fornisce indicazioni sul taglio del tessuto, in base al numero e alle misure degli elementi necessari per la fattura dell’abito, seguendone i metodi della cucitura.
MODELLO In pittura e in scultura, questo termine designa generalmente una persona che posa per un artista o un gruppo d'artisti. Per uno stesso soggetto, l'artista può ricorrere a più modelli, scegliendo il meglio di ognuno.
MODERN STYLE Movimento di artisti inglesi e scozzesi derivato dal Liberty. Uno dei suoi più celebri rappresentanti è Charles Rennie Mackintosh (1868-1928), architetto, pittore, decoratore e ideatore di oggetti.
MODERN STYLE E DESIGN Movimento culturale degli anni Cinquanta che ripensa la nuova estetica del quotidiano.
MODISTA Confezionatrice di cappelli femminili.
MODS Gruppi di giovani che amano la musica jazz degli anni Cinquanta e adottano uno stile minimalista come simbolo della modernità, da cui deriva il nome.
MOHAIR Tessuto in morbida lana, derivata dalla capra d’Angora.
MONOCROMATO Pittura che impiega un solo colore in toni differenti. Esistono monocromati di pittura a olio, di pittura a guazzo o di acquerello. Il colore iniziale, diluito con acqua o con un’essenza, si sfuma in diversi valori, dal più chiaro al più scuro. Un esempio di monocromato: il ritratto di Mme de Récamier dipinto da David.
MONOGRAMMA Lettera o gruppo di lettere composte o intrecciate ad indicare un nome proprio o la sigla di un'azienda. Celebri sono i monogrammi di Albrecht Dürer.
MONOGRAMMA CRISTOLOGICO Intreccio delle lettere greche X e P, a volte complicate dalla croce. E' detto anche chrismon o monogramma costantiniano. Quando il X assume la forma aperta di una croce, il monogramma è definito croce monogrammatica. La sigla può anche essere formata dalle lettere greche I e H, poi latinizzate nella comune forma IHS.
MONOTIPO Tecnica inventata da Benedetto Castiglione nel XVII secolo. Stendendo su una lastra di zinco un sottilissimo strato di pittura a olio, poi disegnando con un pennello o un oggetto duro, si ottiene un’immagine che viene riprodotta in negativo su un foglio di carta bagnata, applicata sullo strato di pittura. Il risultato dipende dallo spessore di questo strato e dal modo in cui è esercitata la pressione sul foglio. Seguaci: William Blake, Degas.
MORDENTE Sostanza in grado di esercitare una stabile azione fissativa. In tintoria il mordente è un composto chimico che rende insolubili i materiali coloranti fissandoli al supporto tessile; nel caso della doratura si tratta di una miscela oleo-resinosa che consente l'adesione della lamina o polvere metallica alla superficie di supporto. Cennini cita l'olio di lino cotto al fuoco e unito alla vernice liquida come mordente per la doratura in genere, mentre per dorare panneggi e ornamenti consiglia di aggiungere a tale miscela biacca e verderame al fine di conferirle una maggiore siccatività.
MORELLI Domenico Morelli nasce a Napoli nel 1823 e qui studia all'Accademia di Belle Arti. Viene influenzato dalla pittura realista di G. Gigante e dei fratelli Palizzi. A Firenze frequenta il gruppo del Caffè Michelangelo e stringe rapporti con quegli artisti toscani interessati ad una ricerca dal vero. Attraverso uno stile di impianto verista, attento più al colore che al disegno accademico, Morelli rinnova la pittura romantica di storia arricchendone il repertorio iconografico prevalentemente con soggetti letterari, religiosi o simbolici: I martiri cristiani portati dagli angeli (1851), Il conte Lara (1861), Le tentazioni di Sant'Antonio (1878). La sua pittura viene molto apprezzata dai contemporanei per l'enfasi drammatica che sa raggiungere con notevole abilità tecnica, soprattutto coloristica e compositiva.
MORSURA Effetto dell'incisione di una lastra metallica mediante acido. L'uso della tecnica della morsura per ottenere matrici per la stampa risale all'invenzione della calcografia da parte di Maso Finiguerra. Il mordente, cioè l'acido con il quale viene provocata la morsura, è generalmente acido nitrico, anticamente chiamato "acqua forte", mescolato con acqua in proporzioni variabili in rapporto alla profondità di incisione che si desidera ottenere.
MOSAICO Tecnica pittorica costituita dall'inserzione di tessere di forma e dimensioni variabili e di diversa natura (vitrea, ceramica, lapidea, ecc.) e colorazione, entro un supporto murario o pavimentale (nel qual caso viene detto litostrato). L'esecuzione di un'opera musiva richiedeva una precisa organizzazione del lavoro: l'ideazione della composizione; la sua traduzione, in valori proporzionali, alla superficie di supporto; l'inserimento delle tessere; cui corrispondevano, rispettivamente le figure del pictor imaginarius, del pictor parietarius, e del musivarius. La maggiore o minore grandezza delle tessere, talvolta disposte in sequenze cromatiche contrastanti, o la loro diversa orientazione rispetto alla superficie di supporto, produceva a distanza particolari effetti di fusione ottica.
MOSTRA D'ARTE MARINARA Le Mostre d'Arte Marinara furono promosse dalla Lega Navale Italiana. La Prima Mostra si tiene a Roma nel 1926 presso il Palazzo delle Esposizioni. I soggetti delle opere esposte illustrano episodi di vita marinara. Come specificato nel Regolamento della Prima Mostra Nazionale d'Arte Marinara: "(L'esposizione) ha lo scopo di stimolare l'interessamento dei nostri artisti per i soggetti di carattere marinaresco e di farne conoscere al pubblico le varie manifestazioni".
MULTIPLO Produzione in serie di un’opera d’arte tramite matrice unica nell’incisione o tramite calco nella scultura, a tiratura limitata.
MUSEO Edificio, pubblico o privato, aperto al pubblico, che presenta opere d'arte o collezioni diverse.
NABIS Gruppo di pittori postimpressionisti vicini alla Scuola di Pont-Aven e a Gauguin, che nel 1888 si diedero il nome di nabis (profeti, in ebraico). Uno di loro, Maurice Denis, definisce così un quadro: "Essenzialmente una superficie piana ricoperta di colori messi insieme in un certo ordine". I più celebri nabis sono Pierre Bonnard ed Edouard Vuillard.
NAÏF Con il termine Naïf (parola francese che corrisponde all'italiano ingenuo, primitivo) ci si riferisce ad un atteggiamento estetico-espressivo dell'artista nei confronti dell'opera. Caratteri di fondo dell'arte Naïf sono una certa estraneità alla storia, una creatività istintiva, non colta, una visione positiva della natura. L'arte Naïf non va confusa con l'arte popolare, né col folklore, o con l'arte infantile o manicomiale. Dal punto di vista della storia dell'arte, la pittura Naïf si può far cominciare con i quadri di H. Rousseau esposti al Salon des Indépendants del 1886. Questa nuova arte viene guardata con interesse da Kandiskij e dagli artisti del Blaue Reiter. Gli elementi che rimangono costanti nell'arte Naïf dei vari paesi (in Italia vanno ricordati O. Metelli, A. Ligabue, Rosina Viva, B. Passotti, Covili), sono il gusto per la narrazione animata, la semplificazione dei tratti decorativi, un certo surrealismo misticheggiante e onirico, il cromatismo vivace e irreale.
NATURA MORTA Quadro il cui soggetto principale è costituito da un oggetto o un essere inanimato.Per esempio: frutti, fiori, trofei di caccia, strumenti musicali, ecc. Si possono citare Chardin o Cézanne per le loro celebri nature morte.
NATURALISMO Il Naturalismo è un movimento artistico nato intorno al 1870 in Francia in continuità col Realismo. Di questo sviluppa l'allontanamento dall'idealismo classico e romantico a favore di un allargamento del campo di interesse artistico anche ai soggetti meno aulici ed edificanti, affermando in ciò il valore di tutta la realtà oggettiva, senza discriminazioni di carattere sociale. A questo si aggiunge l'attenzione alle contemporanee ricerche delle scienze naturali, che in quel periodo hanno uno sviluppo straordinario, in relazione con gli ideali del positivismo. Dalla Francia il movimento si estende alla Germania, affermandosi nell'opera di artisti come A. Von Menzel e H. Thoma, e dei paesisti delle scuole di Worpswede e di Dachau; al Belgio, con gli artisti C. Meunier e Ch. de Groux; all'Italia, soprattutto grazie agli stretti contatti con la Francia stabiliti dai fratelli Palizzi e da S. De Tivoli, influendo sulla formazione dei macchiaioli.
NAZARENI Nome originariamente dispregiativo designante un gruppo di pittori dell’inizio del XIX secolo. Cattolici ferventi, s’installarono a Roma in un antico convento e lì elaborarono una pittura di tema religioso in riferimento a quella del Rinascimento. Spesso nostalgico del passato, questo movimento ebbe un’influenza sui preraffaelliti.
NEGOZIO SPECIALIZZATO TRADIZIONALE Spazio commerciale che offre una ristretta gamma di prodotti in tutte le varianti e dedica una forte attenzione al cliente.
NEOCLASSICISMO Corrente artistica che conosce un grande successo nell’Europa della metà del XVIII secolo. Gli artisti attingono i loro soggetti dall’antichità. In Francia, le grandi figure della Rivoluzione sostituiranno gli eroi antichi. La fine di questo periodo è segnata da produzioni in uno stile giudicato molto pomposo. Il Giuramento degli Orazi di Jacques Louis David è uno dei quadri più rappresentativi di questa corrente artistica.
NEOGOTICO Temdenza culturale e artistica diffusasi nell'Ottocento, mirante alla rivalutazione dell'arte medievale in generale e dell'architettura gotica in particolare. Il movimento neogotico si sviluppa inizialmente in Inghilterra e trova in Augustus Welby Pugin, John Ruskin e William Morris i prncipali propugnatori; nel campo delle arti applicate si diffonde attraverso il movimento delle Arts and Crafts. Il neogotico influirà molto sul Liberty.
NEOPLASTICISMO Teoria del pittore Piet Mondrian, che vi precisa i suoi principi di composizione e di impiego dei colori con la prospettiva di creare un linguaggio pittorico svincolato dall’individualità degli autori. Questa teoria è stata largamente diffusa in articoli pubblicati dalla rivista De Stijl.
NERO DI SEPPIA L'inventore del nero di seppia è il tedesco Seydelmann. Nel 1778 egli aggiunse alla fuliggine stemperata una sostanza scura che si trova nella seppia: il nero di seppia. Il successo di questo colore cupo di un rosso misterioso attraverserà i secoli; la moda del lavis al nero di seppia riappare periodicamente.
NEW LOOK Stile lanciato da Christian Dior nel 1947, basato sulla silhouette "Corolle", formata da corpetto attillato a vitino stretto e gonna ampia e lunga sotto il ginocchio; la linea rotonda è enfatizzata da un minibusto guêpiére e da sottogonne di sostegno, ma ogni supporto è inserito all’interno dell’abito. Completato da scarpe a punta con tacco alto, cappellini infiorati, guanti dello stesso colore di un fiore all’occhiello, foulard e ombrellini in tono con scarpe e borsa.
NEW ROMANTIC Nasce negli anni Ottanta ed è il modo di vestire di alcuni giovani londinesi, che si costituiscono come movimento contrapposto a quello Punk. Questo stile vestimentario si ispira al passato e recupera pizzi, volant e velluti, facendo parlare di moda neodandy. Le proposte stilistiche di maggior richiamo sono quelle di Vivienne Westwood, mentre i più famosi rappresentanti nel campo musicale ne sono gli Spandau Ballet e Boy George.
NLAIREAUTER Far sparire le tracce di colpi di pennello utilizzando un pennello di tasso. Termine gergale e dispregiativo.
NOTTURNO Scena, paesaggio di notte. Tali soggetti, spesso con il chiaro di luna, hanno ispirato artisti come Vernet, Van Gogh e Toulouse-Lautrec.
NOVECENTO Il Novecento è un movimento artistico che investe sia le arti figurative che la letteratura e la musica, negli anni '20 e '30 del nostro secolo. Si inserisce nel generale clima del "ritorno all'ordine", ispirandosi alle forme pure e nette dei Primitivi già esaltati dalla forma-volume di Valori Plastici. In contrapposizione alle avanguardie artistiche europee, il Novecento ripropone un ritorno a temi e modalità espressive proprie della pittura figurativa, con evidenti richiami alla tradizione pittorica di Giotto e del Rinascimento italiano. I soggetti preferiti erano la natura morta, il paesaggio, il ritratto e scene di vita quotidiana fissate in una dimensione immobile e atemporale. Nel campo della pittura i suoi inizi vanno fatti risalire alla mostra del 1922 alla Galleria Pesaro di Milano, dove espongono artisti quali A. Funi, E. Malerba, P. Marussig, U. Oppi e M. Sironi. Il movimento ha la consacrazione ufficiale alla Biennale di Venezia del 1924, e si afferma decisamente con la Prima e Seconda Mostra del Novecento Italiano, svoltesi a Milano nel 1926 e 1929. Il principale sostegno teorico veniva dato da M. Sarfatti, che cerca di definire l'intero movimento. Tuttavia questo rimane composito, riunendo artisti di varia tendenza, che infatti prendono posizioni differenti rispetto ai valori epico-popolari imposti dal regime fascista negli anni Trenta.
NUDE LOOK Moda proposta da alcuni stilisti come audace tentativo di dinamicizzare l’insolita immobilità del mondo dello stile nel tempo del minimalismo. Punta su modelli sfarzosi, provocanti e seducenti, suscitando lo scandalo con un uso inflazionistico di velature, scollature e trasparenze. Un nudo, ma sempre riveduto dall’arte vestimentaria, "indossato" da modelle diafane, di una magrezza che non a caso scatena polemiche sul male epocale dell’anoressia; sottostante a questo stile è un ideale femminile ambiguo, o meglio ambivalente, che non marca i confini di genere né di età, una figura astratta e indeterminata, una silhouette impersonale, al servizio dell’immaginazione di ogni donna.
NUDO La rappresentazione pittorica del corpo umano nella sua nudità ha conosciuto numerose evoluzioni. Rappresentazione simbolica nel Medioevo, il nudo diventa nel Rinascimento più realistico e, soprattutto, è il soggetto di opere capitali. Più tardi, verranno effettuate su queste tele pudiche, ridipinture poi cancellate. Ma il nudo suscita ancora oggi polemiche, come per esempio nel caso dell’Origine del mondo di Courbet.
NUOVA FIGURAZIONE Si dà il nome di Nuova figurazione a diverse opere di pittori che, negli anni ’60 del XX secolo, lavorano sul reale. Vi ritroviamo artisti della pop art e dell'iperrealismo americano.
NUOVA OGGETTIVITA' Movimento artistico degli anni ‘20 del Novecento che nasce in Germania e riunisce pittori, ma anche numerosi fotografi. Il lavoro di questi artisti tenderà ad andare più lontano dell'espressionismo o del costruttivismo, ponendo uno sguardo obiettivo e serio sulla realtà tragica del dopoguerra.
NUOVO REALISMO Gruppo di artisti costituitosi in seguito alla pubblicazione di un manifesto da parte di Pierre Restany nel 1961. Questo gruppo riunisce nomi quali Arman, Yves Klein e Tinguely.
NYLON Fibra tessile artificiale, inventata nel 1934 e brevettata nel 1937, che costituisce il primo tessuto sintetico. Inizialmente viene usato per le setole degli spazzolini da denti; a partire dal 1939 viene prodotto il filo di nylon per le calze.
OCRA Uno fra i più antichi pigmenti pittorici, il cui uso risale addirittura ai tempi preistorici, è composto di biossido di silicio e di creta mescolati con ossido di ferro. La gamma dei suoi colori va dal giallo al bruno. passando attraverso al tono rugginoso, con tutte le gamme intermedie. Detto pigmento è riproduzione economica e presenta caratteri di stabilità e permanenza.
OFFSET Procedimento di stampa indiretta, che deriva da quello della litografia, in cui l'impronta della matrice viene trasferita sul foglio di carta tramite un interposto cilindro rivestito di caucciù.
OLEOGRAFIA Procedimento di stampa che imita la pittura ad olio, eseguita su tela o su carta, che porta impressa, sul verso l’impronta della tramatura della tela.
OLIO Legante pittorico utilizzato in sostituzione della tempera nella pittura da cavalletto a partire dal XVI sec. La sua introduzione è tuttavia molto più antica, entrando in composizione con l'uovo in emulsioni spesso assai diversificate. I tipi di olio principalmente impiegati sono l'olio di lino e l'olio di noce (ricavati, rispettivamente, dai semi di lino e dal gheriglio di noce), resi siccativi mediante cottura, al sole o al fuoco, in presenza di sali metallici (Cennini). I colori ad olio hanno la proprietà di indurirsi al contatto con l'aria e quindi di trasformarsi in una sostanza solida e semitrasparente.
OLIO DI LINO CRUDO E' il più usato in pittura. Ricavato da una pianta di origine asiatica (Linum usitatisimum), è di colore paglierino trasparente e di odore gradevole. Questo olio viene chiarificato esponendolo al sole in un contenitore di vetro trasparente.
OLIO DI NOCE Si ricava dai noti frutti e, come l'olio di lino, viene decolorato esponendolo alla luce. Anche le sue caratteristiche sono simili a quelle dell'olio di lino.
OLIO DI PAPAVERO E' molto più chiaro dell'olio di lino crudo e dell'olio di noce; viene estratto come dice il suo nome, dal papavero e precisamente dal Papaverum somniferum. Ha caratteristiche simili all'olio di lino, ma non necessita di decolorazione, essendo già trasparente in natura; è più indicato degli altri oli per mescolare i colori chiari.
OLIO DI SPIGO LAVANDATO (Oil of Spike Lavender) Liquido ad essiccazione lenta. Ottimo diluente per chi non tollera l'odore dell'essenza di trementina. Infiammabile.
OLOGRAFIA Dal greco hòlos, "tutto", e gràphein, "scrivere". processo fotografico mediante il quale un soggetto viene riprodotto su una superficie piana in modo da conservare la sua tridimensionalità.
OLTREMARE Colore azzurro-blu ottenuto per frantumazione di una pietra, il lapislazzuli (vedi blu oltremare).
OP'ART OPTICAL ART Termine di derivazione inglese (Optical Art), che indica una ricerca artistica i cui presupposti risiedono nei principi dell'ottica e nelle teorie della percezione visiva, già utilizzati in modo sistematico al Bauhaus. L'espressione entra nell'uso corrente dopo che i risultati di queste esperienze sono presentati al Museum of Modern Art di New York nel 1965.
OPINION LEADER Persona di rilievo nel mondo della moda e nella società, che ha capacità di influenzare gli altri con le proprie scelte.
OPTICAL ART Movimento artistico contemporaneo emerso alla fine degli anni Cinquanta in clima postinformale. Il termine, entrato nel lessico artistico a seguito della mostra The Responsive Eve, che raccoglie a New York (1965) gli artisti europei impegnati nella ricerca visuale, si riferisce a un vasto arco di ricerche sperimentali sui processi percettivi basate sui fondamenti della Gestalt Psychologie (psicologia della forma). Quale derivazione del processo di astrazione geometrica, l'Optical Art offre suggestioni visuali del movimento (talora impresso da un apposito meccanismo) attraverso la matematica organizzazione di forme geometriche e combinazioni di colori puri in modo da agire sulla sensibilità psicofisica percettiva dello spettatore, che viene coinvolto così in un'attiva partecipazione.
ORIENTALISMO Questa corrente, nata dal romanticismo, esalta il gusto per l’Oriente, per i suoi arabeschi e i suoi misteriosi harem. Il ritorno dall’Egitto di Bonaparte accentuerà questa tendenza. Delacroix, Chassériau e numerosi artisti dell'epoca andranno in Algeria o in Marocco. Si può citare il capolavoro di Ingres Il bagno turco.
P. (...pinx., ...pinxit, ...pictor) Abbreviazione posta sulle incisioni litografiche o calcografiche per indicare il nome del pittore da cui l'incisore ha tratto il soggetto rappresentato.
PAESAGGIO Quadro il cui tema principale è la natura. Fedele riflesso della realtà o immagine poetica e irreale, il paesaggio è un genere molto vario, sia nei soggetti (scene di caccia, mitologia, marine, o anche scene di strada o architetture, ecc.) sia nel trattamento grafico e pittorico. Gli impressionisti sono i primi a eseguire i loro paesaggi dal vero, all’aria aperta: in precedenza, i pittori lavoravano in atelier, sulla base di schizzi.
PAGLIACCETTO Indumento di biancheria intima, composto da canottiera e mutandoni.
PAGLIETTA Cappello in paglia piatto e di forma circolare. Si afferma nell’abbigliamento classico di fine Ottocento ed è molto usato anche nel mondo dello spettacolo. Assume una varietà di significati, da simbolo degli «interventisti» alle soglie della prima guerra mondiale a cappellino femminile della divisa collegiale inglese. Molto in voga negli anni Quaranta, viene impiegato anche nell’uniforme sportiva.
PAILLETTES Piccoli cerchi luccicanti in metallo o plastica, adoperati per decorare abiti.
PALA Collocata nelle chiese, in genere dietro l'altare, la pala è composta di uno o più pannelli di legno (dittici, trittici), sui quali sono dipinte o scolpite scene tratte dalla Bibbia. Le prime pale risalgono al X secolo; più tardi, nel XV secolo, i grandi maestri della pittura fiamminga realizzeranno dei capolavori.
PALEOGRAFIA Disciplina che studia le scritture antiche e il relativo sviluppo storico. La paleografia si occupa delle scritture limitatamente ai documenti di carattere non monumentale, quali le monete, le medaglie e il papiro, la pergamena, la tavoletta, l'avorio e la carta; lo studio delle iscrizioni monumentali riguarda l'epigrafia.
PALIZZI I fratelli Giuseppe (Lanciano 1812 - Parigi 1888) e Filippo Palizzi (Vasto 1818 - Napoli 1899) si formano all'Accademia di Napoli, dove seguirono i corsi di pittura di paesaggio di G. Smarglassi, esponente della Scuola di Posillipo, una delle prime che in Italia mira al superamento della veduta tradizionale a favore di una più diretta rappresentazione della realtà naturale. A Napoli sono determinanti la presenza di C. Corot e dei vedutisti olandesi, nonché il dibattito sulla fotografia. Giuseppe si trasferisce a Parigi nel 1844, e sa assimilare le prime esperienze del verismo francese, meditando soprattutto su G. Courbet, come dimostra L'accampamento di zingari esposto al Salon del 1845. L'incontro a Napoli con Giuseppe, nel 1854, dà a Filippo lo stimolo a dedicarsi liberamente ad una pittura realista che abbiaper protagonista l'uomo, in un'accezione non scevra da un sentimento democratico (palese nelle opere del 1860 su militari e garibaldini). La sua pittura si caratterizza per una costante ricerca dei valori naturali della luce e del colore (Dopo la pioggia, 1867).
PAMPHLET Breve scritto a carattere satirico, polemico o denigratorio.
PANAMA Cappello di paglia intrecciata, a tesa larga, incavato al centro, in genere di colore chiaro. Roosevelt lo indossa in una sua visita a Panama nel 1906. Elegante ma anche molto pratico, grazie alla caratteristica di indeformabilità, è adatto alla stagione estiva.
PANIERE (PANIER) Armatura rigida da inserire sotto la gonna per gonfiarla ai lati, come di moda nel XVIII secolo. L’imbottitura di crine garantisce il sostegno sui fianchi; altri materiali usati sono le stecche di balena o le canne di bambù, sostituiti, nel 1770, con strutture metalliche mobili.
PANORAMA Pittura circolare in trompe l'oeil concepita per essere guardata da uno spettatore situato al centro dell'opera. La moda delle vedute panoramiche risale al XVI secolo e i temi trattati più frequentemente sono le vedute di città, di giardini e le scene di battaglie. La moda del panorama ha il suo culmine nel XVIII secolo con pittori come Le Masson e Charles Nicolas Cochin.
PANTOGRAFO Strumento che consente di ricopiare esattamente un disegno, in scala maggiore o minore dell'originale.
PASSE-PARTOUT Cornice sommaria di carta o di cartone nella quale s’infila un disegno, un’incisione o una stampa. Alcuni sono molto semplici (un foglio di carta bucato da una finestra), altri sono più sofisticati (in cartone colorato, coi bordi della finestra bugnati e dorati, ecc.). Si può aggiungere al passe-partout una cornice di legno o di stucco.
PASTELLO Bastoncino di colore a base di pigmenti legati ad acqua, gomma, talco, sapone o caolino. Esistono diverse qualità di pastelli, più o meno duri o morbidi. Il termine è usato anche per indicare strumenti simili nella forma, ma in cui il pigmento è mischiato a cera (pastelli a cera) o a olio (pastelli a olio).
PASTICHE Opera "alla maniera di". Il pastiche non è una copia in cui l'artista s'impegna a riprodurre un originale nei minimi dettagli. Per fare un pastiche, al contrario, egli si imbeve dello stile di un autore e crea un’opera originale che ha tutti gli attributi (la tecnica, il soggetto, la fattura) di quell’autore. Il pastiche conobbe nel XIX secolo una voga che si è estinta solo intorno al 1940.
PASTORALE Paesaggio bucolico, sempre riferito all’antichità, in cui si trovano generalmente pastori e pastorelle. Spesso leziose, queste composizioni hanno tuttavia ispirato grandi maestri come Boucher e Watteau.
PATTERN PAINTING Rientrano sotto questa denominazione gli artisti degli anni Ottanta, che utilizzano largamente le tecniche di decorazione per rivestire tele e oggetti, cancellandone la connotazione di inferiorità che le relegava alle arti applicate (contrapposte alle opere d’arte) e caricando i loro prodotti di una forte vitalità comunicativa.
PEEKABOO Blusa confezionata in mussolina, un tessuto trasparente.
PELISSE Cappotto da donna abbastanza simile al modello maschile, aperto davanti e variamente decorato.
PENNA La penna d'uccello viene impiegata per il disegno a partire dal Medioevo, in Europa, e da un tempo molto più lontano, in Cina. La misura della penna permette di definire con precisione la larghezza del tratto d'inchiostro e l’agilità dell’esecuzione. A partire dal VI secolo si utilizzano per scrivere anche delle penne fatte di canna, che ricompaiono nel Rinascimento per il disegno. Le penne d’acciaio, troppo dure, servono poco per il disegno.
PENNELLATA Così, o, meglio ancora, con l’espressione "colpo di pennello", si potrebbe definire il modo personale con cui un pittore, soprattutto nella pittura ad olio, dispone il colore sulla tela o sulla tavola. Le diverse maniere con cui dette pennellate s’intrecciano a formare una sorta di tessuto cromatico, forniscono un mezzo per dare un giudizio estetico riguardo la superficie dipinta e sono altresì indicative del temperamento e dell’indirizzo dell’artista. Nella Pittura del XX secolo, e particolarmente a partire da Van Gogh, il colpo di pennello ha assunto un grande significato intrinseco ed è divenuto uno dei fattori chiave per quel che concerne le soluzioni compositive.
PENNELLO Strumento che serve per applicare la pittura, composto di un manico completato da peli raccolti assieme. Esiste anche il pennello piatto. Esistono vari tipi di peli: le setole di maiale, abbastanza rigide; i peli di martora, fragili, utilizzati di preferenza per i dettagli; e i peli sintetici. Esistono altri pennelli di peli d’animale (bue, pony, ecc.).
PENNELLO DI FIBRE SINTETICHE Le fibre sintetiche sono oggi utilizzate anche per i pennelli usati nella pittura ad olio. Hanno un'ottima punta, ma non trattengono il colore come quelli in pelo di martora e non sono altrettanto resistenti. Possono essere puliti molto facilmente e spesso senza deteriorarsi; ciò li rende particolarmente adatti per colori a rapida essiccazione come quelli acrilici e gli alchidici.
PENNELLO DI PELO DI BUE E' realizzato con il pelo chiaro di orecchio di bue. Questi pennelli hanno un ottima resistenza, ma sono più grossolani, quindi meno adatti a lavori di precisione. Vengono generalmente usati per colpi di pennello nei casi in cui non è richiesta una punta particolarmente sottile.
PENNELLO DI PELO DI MARTORA I pennelli di pelo di martora Kolinsky (martora della Siberia e della Manciuria) sono i più pregiati. Estremamente robusti e molto elastici, hanno punte lunghe, sottili e molto resistenti. Sono pennelli particolarmente indicati per dipingere all'acquerello e per eseguire lavori di ritocco e decorazione.
PENNELLO DI PELO DI SCOIATTOLO Sono pennelli molto soffici, ma non hanno la stessa elasticità di quelli in pelo di martora. Essendo però molto meno costoso, il pelo di scoiattolo viene largamente usato per pennelli ad uso scolastico e per grossi pennelli per acquerello.
PENNELLO DI SETOLA La setola usata per i pennelli si ricava da una zona situata sui lati del dorso di maiali e cinghiali. Oggi la maggior parte della setola proviene dalla regione cinese del Chungking. È setola di maiale sbiancata. La caratteristica principale dei pennelli in setola è la loro consistenza che permette di evidenziare sul dipinto la traccia della pennellata. Per questo motivo sono i più utilizzati per la pittura a olio.
PENNELLO DI TASSO Pennello in pelo di tasso che permette di ottenere effetti di sfumato.
PENNELLO PIATTO Pennello largo e spesso, usato per applicare o stendere il colore su superfici ampie o per abbozzare dei colori.
PERGAMENA Pelle d'animale (pecora, agnello, asino, capra, capretto) essiccata all'aria e trattata per scrivere o disegnare. La tecnica della fabbricazione della pergamena risale all'antichità. La pergamena è uno dei supporti utilizzati per le miniature. Così chiamata in origine perché proveniente da Pergamo, antica città dell'Asia Minore.
PERIODICI GENERALISTI Periodici che raggiungono un ampio pubblico, distinto per caratteristiche demografiche e socio-culturali. Tra i vari argomenti trattano la moda sia come argomentazioni sulle dinamiche di cambiamento del fenomeno, sia come servizi fotografici sulle tendenze in corso. Si distinguono, a seconda della ciclicità dell’uscita, in mensili e settimanali: i primi prediligono l’approfondimento; i secondi mirano a garantire un aggiornamento costante e si pongono ad un livello di sofisticazione più basso di quanto non facciano i mensili, rispetto ai quali risultano quindi più accessibili.
PIANIFICAZIONE La seconda fase dello sviluppo della collezione che struttura la varietà dell’offerta in base all’occasione d’uso (giorno/lavoro, occasioni speciali, tempo libero), alla fascia di prezzo (minimo, medio, alto) e alla categoria merceologica (gonna, giacca ecc.). La pianificazione estensiva della produzione può misurarsi su due logiche operative: la logica del programmato (si produce sul venduto, sul portafoglio acquisito) e la logica del continuativo (si produce sulle previsioni di vendita).
PIANTA PLANIMETRIA Rappresentazione grafica in piano di una città, un territorio, un edificio. Esistono vari generi di piante: topografica, prospettica, fantastica, a volo d'uccello…
PICA Unità grande di misura tipografica in uso nei paesi anglosassoni, equivalente alla sesta parte di un pollice, ossia a 4,216 mm. Analogamente alla riga europea (Cicero), la riga pica è suddivisa in 12 punti, ognuno dei quali misura però 0,351 mm (cioè circa il 7% in meno dei punti europei).
PICASSO (Málaga 1881 - Mougins 1973) Pittore e scultore spagnolo. Talento precocissimo, ha il suo primo studio a soli quindici anni a Barcellona. Stabilitosi a Parigi dal 1904, esprime con uno stile personale la sua visione della vita quotidiana drammatica e dolente nello stile del "periodo blu" dai contorni tesi e spigolosi delle figure. Più attento alla resa plastica che al disegno è il successivo "periodo rosa" (1905/6) che esprime una visione più ottimista del mondo. Lo studio della scultura africana e delle culture figurative primitive in genere avvia la sua ricerca verso la scomposizione delle forme reali che culmina nella nascita del cubismo, il cui primo rivoluzionario esempio è Les deimoiselles d'Avignon(1906/7), New York, MOMA. Dal 1908, con G. Braque, affina la ricerca cubista dando vita al cubismo analitico e sintetico. Più tardi, lo studio delle opere dell'antichità comporta un ritorno alla figuratività e un recupero del classicismo. Nel contempo prosegue le sue esperienze cubiste, utilizzando un tratto sintetico e sinuoso simile a un arabesco, che lo porta a soluzioni vicine al surrealismo. Profondamente segnato dalla guerra in Spagna, realizza per il padiglione spagnolo dell'Esposizione internazionale di Parigi del 1937 Guernica (Madrid, Centro de Arte Reina Sofia), nel quale riunifica elementi mitologici e reali in una rappresentazione drammatica e lacerante. Nel 1947 a Vallauris si dedica con eccezionale vitalità alla ceramica, alla litografia, alla scultura e dà vita a importanti rielaborazioni dei capolavori del passato. Gli sono dedicati un museo a Barcellona e uno a Parigi.
PIED-DE-POULE Stoffa a piccoli quadretti regolari, inseriti nella trama, utilizzata a partire dalla fine dell’Ottocento.
PIETRA NIGRA Scisto argilloso di un nero profondo usato per disegnare. Molto morbido, può essere tagliato con la spatola. Esistono anche delle pietre nigre artificiali chiamate gessi francesi o gessi italiani (carbonara o negro). La pietra nigra partecipa col gesso bianco e la sanguigna alla tecnica del disegno a tre matite.
PIGMENTO Sostanza colorata, di origine organica o inorganica, naturale o artificiale, usata nella fabbricazione di tutti i tipi di colori per belle arti. Questi sono in genere costituiti da tre componenti: le particelle di pigmento colorato, il medium che veicola tali particelle (per esempio l'olio per i colori a olio, la gomma arabica per gli acquerelli, le resine acriliche per i colori acrilici) e un solvente, cioè un liquido volatile come l'acqua o la trementina.
PINACOTECA Raccolta, sia pubblica che privata, di dipinti ospitata in palazzo a sé o in uno speciale settore di un museo riservato ai dipinti.
PINZE DA DISEGNO Usate per fissare il foglio di carta su una tavola da disegno nella pittura a guazzo o nell’acquerello.
PIROINCISIONE Tecnica che permette di disegnare sul legno, il rame o eventualmente i tessuti, applicandovi una punta di metallo incandescente.
PITTOGRAMMA Elemento di una scrittura pittografica che rappresenta un oggetto o in alcuni casi un'idea elementare. Insieme agli ideogrammi, i pittogrammi sono attualmente utilizzati per esprimere comunicazioni che possono essere comprese anche da popoli che parlano lingue diverse. L'esempio più completo è quello della segnaletica stradale, che è appunto costituita da pittogrammi (e da ideogrammi) ed è comprensibile in tutte le parti del mondo.
PITTURA A CERA (ENCAUSTO) Tecnica pittorica risalente all’antichità greca ed egiziana. Vi si utilizza la cera come legante per i pigmenti.
PITTURA A GOMMA Nome dato alle prime pitture a base di gomma vegetale solubili nell'acqua. Queste pitture sono gli antenati dell'acquerello e della pittura a guazzo. Vedi anche gomma arabica.
PITTURA A GUAZZO Tipo di colore costituito da pigmenti tritati, che utilizza, come l'acquerello, gomma arabica per legante. Il risultato è una pittura opaca. A differenza dell'acquerello, il bianco non è ottenuto risparmiando la carta dal colore, ma lo si trova in tubetto. Bianco che serve anche per schiarire i colori, coi quali è possibile aggiungere dettagli chiari su fondi scuri. Su alcuni materiali (carte patinate o plastica), la pittura a guazzo scivola. Per evitarlo, si mescola la pittura a guazzo con il fiele o la saliva. Le miniature del Medioevo sono dei guazzi. Certi pittori, come per esempio, Raoul Dufy, combinano pittura a guazzo e acquerello. Sono colori a guazzo anche i cosiddetti "colori a tempera" preconfezionati; anche in questi, infatti, il pigmento è veicolato da gomma arabica e non da un'emulsione all'uovo, come dovrebbe essere per la vera tempera.
PITTURA A OLIO La sua invenzione, nel XV secolo, si dovrebbe al pittore fiammingo Jan Van Eyck. Benché l’olio fosse già utilizzato come legante per i pigmenti, le scoperte di Van Eyck hanno permesso di sostituire l’uovo, la colla o la gomma. I pittori del Rinascimento svilupperanno questa tecnica sino alla perfezione, padroneggiando completamente tutte le sfumature di trasparenza, di brillantezza, di luminosità, di profondità e di chiaroscuro caratteristiche della pittura a olio.
PITTURA A VERNICE Pittura il cui legante è costituito da una resina naturale o sintetica messa in soluzione in un solvente.
PITTURA AD ACRILICO Come la pittura ad acqua, si asciuga rapidamente e la superficie resta relativamente omogenea (contrariamente alla pittura a olio). I pigmenti non sono tuttavia legati dall’acqua, ma da resine sintetiche. Riservate all’edilizia, queste pitture sono state utilizzate per la prima volta da artisti messicani come Diego Rivera (pittura murale). Più tardi, se ne sono serviti i pittori americani della pop art o dell'arte astratta.
PITTURA DI BATTAGLIE Composizione che mette in scena immagini di battaglie. Si tratta di un genere la cui tradizione si è spenta all’inizio del XX secolo. Vi si sono distinti Van der Meulen, Le Brun, Francesco Giuseppe Casanova.
PITTURA DI GENERE Nome dato ai quadri i cui soggetti non erano tratti dalle Sacre Scritture e, per estensione, alle pitture non storiche. I quadri di genere hanno per temi scene di vita quotidiana (familiari, domestiche, campestri), scene ambientate in locande e in boudoir. Numerosi pittori fiamminghi, Vermeer (XVII secolo) e più tardi Greuze (XVIII secolo) si sono distinti nella pittura di genere.
PITTURA FIGURATIVA Si dice della pittura che fa riferimento al mondo reale, al contrario dell'arte astratta
PITTURA INTIMISTA Stile di pittura rappresentante scene di vita privata e quotidiana in una cornice intima e spesso segreta (salotto, camera da letto, cucina). Se la pittura intimista esiste dal XV secolo circa, il genere e il termine sono apparsi soltanto alla metà del XIX secolo, contemporaneamente alla letteratura intimista.
PITTURA METAFISICA Movimento italiano creato nel 1916 su iniziativa di Carrà, Savinio e De Chirico. Tutti insistono sulla valenza onirica dei soggetti delle loro opere.
PITTURA MONOCROME (MONOCROMATICA) Queste pitture, che sono realizzate avvalendosi soltanto del colore grigio e delle sue diverse tinte, sono presenti nell’arte delle vetrate e degli smalti.
PITTURA MONUMENTALE La pittura monumentale si è particolarmente affermata in Italia, dove la tradizione delle pitture murali, dei soffitti e degli affreschi, ha conosciuto un grande sviluppo. A partire dal XV e XVI secolo muri, soffitti e cupole accolgono monumentali opere dei più grandi artisti. È dal barocco che la pittura monumentale avrà il maggior impulso.
PITTURA STORICA Pittura narrativa che ha per temi scene storiche, religiose, letterarie, mitologiche o allegoriche. L'accademia pone la pittura storica al vertice dell’arte pittorica, gerarchia che sarà rimessa in discussione dagli impressionisti. Il XX secolo vede quasi scomparire questo genere.
PITTURA SU LEGNO Questa tecnica mette in opera lunghi e complicati processi d’incollatura: numerosi strati di colla sono applicati su un pannello di legno per poter ricevere poi una sottilissima tela. Questo procedimento fu molto usato dai primitivi fiamminghi.
PIZZO Merletto o trina.
PLACCA Piastra di dimensione variabile, in legno o in metallo, recante un'incisione; veniva utilizzata nel periodo medievale come punzone per la decorazione. Corrisponde all'attuale cliché della pressa a dorare.
PLANOGRAFIA Insieme delle tecniche grafiche che utilizzano matrici piane, cioè con le parti stampanti e non stampanti allo stesso livello. Fanno parte dei sistemi planografici la litografia, l'offset e la serigrafia.
PLEIN AIR La pittura all’aria aperta assunse nell’Ottocento la denominazione francese di "plein air". Essa era stata praticata, seppure a scartamento ridotto, sin dal Seicento ed anzi alcuni scorci paesaggistici e talune osservazioni sugli oggetti naturali, nonché efficaci scene ambientate all’aperto, sono rintracciabili già negli schizzi di Albrecht Dürer (per tacere delle dirette osservazioni atmosferiche di Leonardo da Vinci). Peraltro, fu John Constable (1776-1873) il primo artista che si recò a lavorare all’aria aperta, proponendosi deliberatamente di cogliere l’aspetto estemporaneo dello scenario naturale nelle mutevoli condizioni di luce, clima ed atmosfera, sebbene talora obbedisse alla tradizione di comporre in studio grandi dipinti di paesaggio derivati dai piccoli, istintivi bozzetti ad olio. Gli impressionisti invece svolsero la loro opera all’aria aperta, sottolineando ulteriormente l’esigenza di cogliere le sensazioni immediate piuttosto che i meri fatti fisici; si distinsero in tale campo oltre agli impressionisti veri e propri, ad esempio, Corot, e, con estrema intensità Van Gogh. D’altra parte, fu inevitabile che molte opere fossero condotte a termine in studio e ci vogliono grandi doti d’improvvisazione per lavorare all’aria aperta, in quanto gli aspetti naturali sono soggetti a continue mutazioni temporali ed atmosferiche.
POLIESTERE Materiale lanciato dalla società statunitense DuPont nel 1963 con il nome di Dacron, per le sue caratteristiche di resistenza e adattabilità viene impiegato nell’abbigliamento. Diviene popolare negli anni Cinquanta.
POLIMATERICO E' l’insieme di materie diverse tutte partecipanti alla creazione di una espressione artistica.
POLONAISE Abito tendenza del XVIII secolo, ispirato alla Polonia.
POMPIER Termine ironico designante quei pittori della fine del neoclassicismo le cui opere mettono in scena personaggi valorosi, muniti di elmo. Si qualifica anche come pompier lo stile accademico in vigore nel XIX secolo.
POP ART Dall’inglese "popular culture", cioè la cultura popolare e le sue conseguenze nell'arte. Espressione introdotta dagli studiosi L. Flieder e R. Banham e adottata nel 1961 dal critico inglese L. Alloway, per indicare un movimento artistico di avanguardia, nato parallelamente in Inghilterra e negli Stati Uniti intorno al 1955, come reazione alla pittura degli espressionisti astratti. Gli artisti della Pop Art attingono forme e linguaggio dal vastissimo repertorio dei mass-media, dalla pubblicità o dai fumetti; essi si servono di immagini e di oggetti già esistenti che manipolati e prelevati in vario modo si caricano di una nuova espressività (spesso ironica). Scopo del movimento è quello di sottrarre l'operazione artistica al suo carattere di esperienza unica e soggettiva, per riaccostare invece l'arte alla realtà quotidiana. Si possono citare Andy Warhol e Roy Lichtenstein.
POSTIMPRESSIONISMO Si riuniscono sotto questo termine gli artisti influenzati dagli impressionisti, ma la cui espressione artistica è differente. Si possono citare Georges Seurat, che introdusse il puntinismo, o Paul Signac.
POST-MODERNO Movimento nato all'inizio degli anni Settanta, tendente al recupero di elementi della tradizione classica. Ha determinato importanti mutamenti in architettura e in altri campi, soprattutto in quelli delle arti applicate e della comunicazione grafica.
POTERE COPRENTE Questo termine qualifica la capacità di opacità di una pittura.
POUFF Cuscinetto imbottito con materiali tipo il sughero o il piumino. Detto anche sellino o tournure, si usa per rigonfiare il dietro della gonna nel punto in cui la stoffa è raccolta in un drappeggio.
PREMIERE (Première) Figura professionale che detiene un ruolo centrale nell’atelier di alta moda e che si può incontrare anche nelle imprese di abbigliamento femminile. Ha la responsabilità della qualità produttiva e deve controllare, in particolare, la conformità tra la forma stilistica del prodotto, l’immagine sartoriale della maison e l’organizzazione della produzione.
PREPARAZIONE La preparazione è costituita da strati successivi che si applicano su un supporto destinato a ricevere della pittura. Strato di spessore e consistenza variabili, posto al di sopra del supporto pittorico per ottenere una superficie idonea a ricevere le pennellate di colore. Supporti pittorici di natura diversa richiedono tipi di preparazione differenti, che variano però anche in relazione alla tecnica esecutiva impiegata e ai materiali pittorici prescelti. Il supporto murario veniva preparato per la pittura mediante la sovrapposizione di tre strati: 1) il rinzaffo (o sbruffatura), costituito da una malta grossolana di calce, sabbia e mattoni spezzati; 2) l'arriccio, costituito da una miscela di calce e sabbia, sulla cui superficie granulosa veniva tracciata la sinopia 3) l'intonaco, costituito da calce e sabbia finissime, per fornire una superficie levigata e compatta sulla quale stendere i colori. Nella pittura su tavola, il supporto ligneo veniva invece preparato (o ammannito, da ammannitura) mediante la stesura di un duplice strato di gesso (il primo macinato grossolanamente, il secondo a grana sottile) mescolato alla colla animale, al fine di eliminare eventuali irregolarità del pannello ligneo e aumentare la porosità, favorendo dunque l'essiccamento della pellicola pittorica. Nella pittura su tavola del nord Europa al posto del gesso veniva generalmente impiegato il carbonato di calcio (creta bianca), e talvolta la colla animale utilizzata (generalmente di coniglio) poteva anche derivare dalla ebollizione di pelli di qualità più pregiata, come la colla di pergamena, o ancora essere addizionata o sostituita con la caseina. La preparazione delle tele per la pittura richiedeva una stratificazione meno rigida, per non alterare la flessibilità del supporto pittorico. Generalmente si partiva da uno strato di colla animale steso con la spugna sulla tela affinché divenisse impermeabile all'olio con il quale erano temperati i colori. Il successivo strato preparatorio era solitamente di spessore minimo e composto sia da gesso sottile che da alcuni pigmenti, finemente macinati, mescolati ad un legante oleoso che poteva però contenere anche della colla. Si trattava di una mestica dalla colorazione chiara o scura a seconda della tonalità cromatica di fondo che l'artista intendeva impartire al dipinto.
PRERAFFAELLISMO I Preraffaelliti sono un gruppo di pittori inglesi riunitisi in una Confraternita (The Preraphaelite Brotherhood) a Londra nel 1848, fondata nel 1848 da Dante Gabriele Rossetti, William Holman Hunt, John Everett Millais e Thomas Woolner, mentre F. Madox Brown sostiene il movimento senza però prendervi parte. I Preraffaelliti, che hanno molti punti in comune con altri movimenti coevi europei, come i nazareni tedeschi e i puristi italiani, intendono opporsi alla cultura accademica, agli effetti negativi dell'industrializzazione e al convenzionalismo vittoriano, per ritornare invece ad un'arte pura, vicina alla natura e ad un'espressività genuina, "spontanea". L'associazione cioè si proponeva di ricondurre l'arte alla semplicità degli artisti "primitivi", in particolare dei pittori italiani del Quattrocento prima di Raffaello, e di rendere l'arte stessa un atto morale oltre che estetico. Di questa pittura si vuole riprendere non tanto lo stile quanto la presunta diretta rappresentazione della natura. La pittura preraffaellita si nutre dello spirito della poesia romantica, infondendo ai suoi quadri un afflato poetico che li distacca nettamente dai modelli antichi a cui si ispirano. I soggetti delle opere sono improntati ad un intimismo borghese, a temi populisti o letterari. I Preraffaelliti subiscono l'influsso della poetica del preromantico W. Blake. Al movimento (che viene criticato dal pubblico ma sostenuto da Ruskin), aderiscono E. Burne-Jones e W. Morris, importante per la successiva elaborazione dell'art nouveau. I lavori di pittura e di scultura dei componenti del gruppo ebbero notevole influenza sulle arti decorative in generale; molti artisti preraffaeliti presero parte alla creazione del movimento delle Arts and Crafts.
PRIMITIVI FIAMMINGHI Si riuniscono sotto questo termine i pittori del sud dei Paesi Bassi (oggi il Belgio) nel XV secolo, la cui attività principale era la pittura su cavalletto. Appartengono a questo gruppo Jan Van Eyck e Hans Memling.
PRINCESSE Sottoveste in seta e pizzo, confezionata anche come abito elegante. Il termine è usato altresì per indicare la proposta americana di fine Ottocento finalizzata alla ricerca di un abbigliamento più comodo, costituita da un abito abbastanza corto con una semplice piega sul dietro, un bolero in tono con le ghette di lana e scarpe di vacchetta.
PROCESSO ESECUTIVO La terza fase di sviluppo di una collezione, che consiste nella realizzazione concreta del prototipo e del campionario. Quest’ultimo viene, in seguito, presentato ai venditori aziendali e commerciali; alcuni capi della collezione sono mostrati anche a clienti particolarmente importanti (direzionali) e a opinion leaders. I suggerimenti avanzati in questa fase determineranno le eventuali modifiche dell’articolazione dell’offerta. La significatività di tale momento di verifica è più o meno rilevante, a seconda che la scelta aziendale sia orientata alla purezza della creatività stilistica oppure alle esigenze del mercato.
PRODUCT MANAGER Figura professionale che assicura la concordanza dell’offerta con i bisogni del mercato. Deve garantire la coesione tra le diverse attività produttive, gestire il singolo progetto dalla fase di definizione creativa alla scelta dei materiali, all’impostazione delle fasi di ricerca e sviluppo, fino alla realizzazione finale del prodotto, integrando le diverse esigenze aziendali interne al ciclo produttivo con le indicazioni raccolte dal mercato.
PROFILO Volto visto di lato. I primi ritratti erano di profilo, come sulle monete antiche. In seguito i pittori scelsero i ritratti di tre quarti, che offrono più possibilità espressive.
PROFONDITA' Profondità L'impressione di profondità nella materia che offre l'uso della pittura a olio ha sedotto numerosi artisti e appassionati. Infatti, il gioco della luce attraverso i differenti strati di pittura, di velatura e di vernice dà un’ineguagliabile sensazione di mistero e di profondità.
PROIEZIONI ORTOGONALI Rappresentazione bidimensionale di un oggetto, immaginato proiettato su più piani tra loro ortogonali (in genere tre) e convenientemente disposto in modo che le sue facce più significative siano parallele ad almeno uno dei piani di proiezione. Questo metodo di rappresentazione è utilizzato in tutti i campi del disegno tecnico e architettonico, in quanto fornisce tutti i dati necessari per la costruzione dell'oggetto, senza possibilità di errori di interpretazione nel passaggio dal progettista al costruttore.
PROSCIUGATO Termine proprio della pittura a olio, che designa la zona di un quadro che ha perduto la brillantezza e la luminosità dei colori. Il prosciugato può esser dovuto all’assorbimento dell’olio da parte della tela o di uno strato di pittura applicato quando il precedente non era ancora abbastanza asciutto.
PROSPETTIVA Metodo di rappresentazione di oggetti tridimensionali su una superficie piana, in modo da simulare il più possibile la visione degli occhi. Anche se, nell'antichità, sono vari i tentativi per risolvere i problemi di profondità spaziale nella rappresentazione pittorica e alcuni artisti dimostrano, con le loro opere, di aver compreso alcune regole prospettiche, il primo metodo completo di rappresentazione prospettica è elaborato al principio del Rinascimento da Filippo Brunelleschi (1377-1446) e codificato da Leon Battista Alberti nel trattato Della pittura (1436). Da quella data la scienza della prospettiva entra a far parte della pratica del disegno e della pittura, soprattutto nel periodo che va dai grandi maestri del Rinascimento alle scenografiche rappresentazioni dell'arte barocca. In epoca moderna, dopo l'affermarsi della pittura impressionista e l'abbandono del concetto di arte come riproduzione del vero, alla prospettiva vengono attribuiti compiti soprattutto tecnici, complementari all'assonometria. Elementi essenziali alla prospettiva sono il punto di vista (scelto a una distanza a piacere dall'oggetto da rappresentare e che ne determina l'immagine rappresentata), la linea d'orizzonte (immaginata all'altezza degli occhi dell'osservatore) e i punti di fuga (a cui convergono tutte le linee orizzontali dell'oggetto e della scena raffigurata. Tra i diversi metodi di rappresentazione prospettica, i più importanti sono la prospettiva centrale (usata soprattutto per scenografie teatrali), la prospettiva accidentale (in architettura) e la prospettiva a volo d'uccello. Vedi anche punto di fuga.
PROSPETTIVA AEREA La prospettiva aerea, atmosferica o dei colori, è la rappresentazione artificiale delle alterazioni di colore che si manifestano nell’apparenza degli oggetti lontani per causa della torbidezza dell’aria. L’aria non è perfettamente trasparente, e la torbidezza dell’atmosfera dipende dalla presenza di numerosi pulviscoli, che si possono vedere guardando attraverso una striscia di luce solare che entra dalle imposte socchiuse.
PROSUMER Ridefinizione del consumatore, che, dopo essere divenuto una fonte di ispirazione, influenza la produzione in modo diretto e con un intervento attivo. Il termine, tratto dalla sintesi di producer e consumer, è elaborato da Alvin Toffler (1987) per indicare un nuovo soggetto collettivo in cui si identificano produttore e consumatore come unico emittente: il consumatore, da ricevitore di merci e servizi, diventa "coproduttore" in grado di determinare, almeno in parte, gli stili di produzione.
PROTOTIPO Modello costruito come esemplare su cui calcolare i costi; è di semplice fattura, in un unico colore ed unica taglia.
PROTOTIPOGRAFO Denominazione relativa agli stampatori o agli editori di incunaboli che, tra il 1450 e il 1500, diffusero la tecnica della stampa a caratteri mobili nelle varie città europee.
PROVA Nell’incisione, questo termine designa la tiratura di controllo prima dell’incisione definitiva. Oggi si parla di prova per qualunque tiratura di incisione, di litoincisione o di serigrafia.
PROVA D'ARTISTA Prova di stampa in pochi esemplari ottenuta con qualsiasi tecnica di incisione, solitamente donata dall'artista ad amici o a collaboratori. Generalmente è numerata ed è siglata P.d'A., cui fa seguito la firma dell'autore.
PROVENIENZA Precedenti proprietari delle opere o delle lastre. Alcune stampe presentano al recto o al verso timbri o firme di collezionisti che le hanno possedute nel passato.
PUBBLICITA' DIRETTA (pubblicità) Pubblicità che rientra nel piano comunicativo delle aziende e che si differenzia dai servizi redazionali; con la pubblicità i grandi stilisti mirano a promuovere la loro immagine, a farsi conoscere o riconoscere, a segnalare la loro presenza sul mercato.
PUBLIC RELATOR (PR) Colui che promuove il buon esito degli eventi organizzati, coinvolgendo direttamente gli operatori del settore e gli opinion leaders per far pervenire, anche attraverso i media, il messaggio aziendale ai consumatori finali.
PUNK Fenomeno della moda che nasce negli anni Settanta a Londra. Seguendo un’estetica del brutto e del repellente, i gruppi punk adottano uno stile aggressivo, fondato sul nero totale, con largo uso di pelle, fibre sintetiche, borchie, spille e buchi, contrastato dai colori accesi dei capelli, in genere rasati. Il messaggio comunicato dai punk è, evidentemente, di tipo pessimistico e dichiara il rifiuto delle illusioni borghesi. I referenti del movimento sono i Sex Pistols, gruppo musicale, il negozio Sex nella londinese King’s Road, Vivienne Westwood. Questo stile è, oggi, rimasto vivo solo negli Stati Uniti ed ha la massima espressione nel movimento cyberpunk, promosso da William Gibson.
PUNTA D'ARGENTO Strumento metallico che regge una punta d’argento usato specialmente nel Quattrocento per disegnare e predecessore della matita attuale. Il termine è usato anche per indicare i disegni eseguiti a punta d’argento. Il disegno a punta d’argento era fatto su una carta specialmente preparata ed è caratteristico per delicate linee grigio-chiare di eguale intensità e spessore, sì che l’ombreggiatura era ottenuta attraverso una fittissima serie di linee parallele.
PUNTASECCA La puntasecca è una tecnica di incisione su lastra di rame. Si utilizza uno strumento con una robusto ago d'acciaio o una punta di diamante (detto puntasecca) per tracciare, quasi verticalmente rispetto alla lastra, il disegno. Si possono ottenere solchi sottili, superficiali o profondi a seconda della pressione esercitata, ed anche sbavature o barbe che aumentano gli effetti pittorici dell'incisione. La puntasecca risulta più duttile del bulino (che fa solchi più larghi e netti) ma non altrettanto capace di sfumature come l'acquaforte. L'incisione a puntasecca produce una lastra per la stampa calcografica (calcografia); come l'incisione al bulino, è un metodo di incisione diretto, cioè senza l'ausilio di acidi mordenti. In alcuni casi è utilizzata per rinforzare determinate parti dell'incisione al bulino. Questa tecnica è apparentemente di più facile accesso rispetto all'acquaforte, ma in realtà necessita di una grandissima abilità da parte del disegnatore. Si ottengono poche tirature da una lastra di rame incisa a puntasecca, perché le fragili barbe vengono presto schiacciate dalla pressa. Se l'acciatura della lastra avviene per elettrolisi si possono avere tirature più numerose. Originariamente la puntasecca veniva adoperata per integrare le incisioni a bulino; spesso è stata abbinata all'acquaforte.
PUNTINISMO (pointillisme) Movimento pittorico sviluppatosi in Francia attorno al 1880, ad opera dei pittori Georges Seurat e Paul Signac, come applicazione delle teorie scientifiche della composizione e scomposizione dei colori sviluppate in quegli anni da Eugéne Chevreuil. Il termine "pointillisme" deriva dalla particolare tecnica adottata da questi pittori, che disponevano i colori sulla tela in tanti piccoli punti (pointilles), destinati a fondersi tra loro per essere percepiti con valori tonali diversi. Erede, per molti aspetti, dell'impressionismo, ne riprende in Francia e in Belgio gli stessi temi pittorici (la natura, i paesaggi urbani, le scene di vita borghese); in Italia, invece, si sviluppa un movimento parallelo come tecnica pittorica, ma legato a temi di maggiore impegno sociale (divisionismo).
PUNTO Il "punto" è una misura convenzionale adottata nel campo dell'arte figurativa il cui valore non è semplicemente aritmetico come si è tentati di credere; ad esempio un quadro di 8 punti non ha una superficie, (espressa in cmq.) doppia di un quadro di 4 punti. Nelle misure correnti italiane (parificate alle misure internazionali) il primo punto ha una superficie di cm. 18x24, ma per i piccoli quadri (in genere fino alla misura di cm. 25x30) non si tiene conto dei punti.
PUNTO DI FUGA Punto verso il quale tendono per congiungersi le linee comuni di una prospettiva. Le linee parallele convergono allo stesso punto di fuga.
PUNZONATURA Ha la stessa funzione della biffatura, ma anziché i graffi, si ricorre ad un punzone sui quattro angoli della lastra. (è biffatura).
PURISMO Termine inventato da Le Corbusier e Ozenfant intorno al 1918 per designare una corrente apparentata al cubismo, ma più vicina all'arte astratta.
PURISMO FRANCESE Il movimento francese chiamato Purismo (da non confondere con il Purismo italiano di Bianchini, Minardi, Tenerani, della prima metà dell'800) prende avvio nel 1916 con gli scritti del pittore Amédée Ozenfant sulla rivista L'Elan da lui fondata. Ozenfant approfondisce poi le sue teorie insieme con il pittore P. Dermée e il pittore e architetto C. E. Jeanneret (Le Corbusier). Il manifesto del Purismo da essi redatto, Dopo il cubismo, viene pubblicato nel 1918 sulla rivista Esprit Nouveau. Il punto di partenza del Purismo viene riconosciuto nelle conquiste del Cubismo, che ha permesso di liberare il linguaggio artistico da ogni forma superflua. Da queste premesse bisogna poi procedere recuperando le ricerche di Ingres, P. Cézanne, G. Seurat e H. Matisse. Nelle loro Nature morte, Ozenfant e Jeanneret vogliono affermare il valore intrinseco della realtà dell'oggetto e l'armonia dello spazio.
PVC Sigla con cui si indica il cloruro di polivinile, materiale sintetico usato per la confezione di indumenti in simil-pelle; creato negli anni Trenta come derivato di materiali di scarto. Molto usato negli anni Sessanta e lavorato sopra basi di jersey di poliestere soprattutto per la confezione di giacconi e pantaloni.
QUADRATURA Questa parola designa un affresco che mette in scena elementi architettonici. I pittori usavano per questo scopo le tecniche della prospettiva. Il genere era molto apprezzato in Italia alla fine del XVI secolo e sino al principio del XVIII secolo.
QUADRATURISMO Tecnica di decorazione pittorica caratterizzata da prospettive architettoniche illusionistiche. Teorizzato da architetti e trattatisti come Serlio, Palladio, Viglola, Barbaro e Danti, il quadraturismo si sviluppa a partire dalla seconda metà del XVI secolo ed è particolarmente in voga per tutto il XVII secolo fino alla metà del XVIII secolo. Numerosi esempi dell'applicazione di questa tecnica si trovano nei cicli decorativi delle ville venete.
QUADRICROMIA Riproduzione e stampa a quattro colori di un'illustrazione, ottenuta selezionando (cioè scomponendo) l'originale secondo i principi della sintesi sottrattiva nei tre colori primari giallo, cyan (blu) e magenta (rosso). Una riproduzione ottenuta con questo procedimento è chiamata "tricromia". Generalmente, però, ai tre colori primari viene aggiunto, come quarto colore, il nero, con lo scopo di ottenere maggiori dettagli nei particolari e un migliore contrasto dell'immagine; di qui il termine "quadricromia".
QUADRIENNALE La Quadriennale viene istituita con Decreto del dicembre 1928 e giunge nel 1937 alla trasformazione della mostra romana in ente autonomo, con il corollario obbligatorio dello statuto. L'impostazione generale della Quadriennale si deve al lavoro di Cipriano Efisio Oppo, segretario generale durante le prime quattro edizioni della mostra romana, che sa tradurre in termini amministrativi un insieme di aspettative ed esigenze degli artisti italiani e nello stesso tempo un gran numero di intellettuali e di uomini politici. Un ruolo determinante viene occupato da una concezione centralista dell'intervento statale nel campo dell'arte contemporanea che il regime fascista potenzia, dopo averla ricevuta dai precedenti governi. La Seconda Quadriennale, tenuta nel 1935, viene vista come la più riuscita manifestazione artistica degli anni Trenta.
QUADRO Opera di creazione pittorica. I primi quadri avevano una tavola di legno come supporto, poi venne la tela.
QUADRO DI CAVALLETTO Quadro di piccole dimensioni che può reggersi su un cavalletto.
QUATTROCENTO Termine designante il XV secolo italiano, altrimenti detto il grande secolo del Rinascimento.
QUICK RESPONSE (QR) Sistema computerizzato di inventario che collega dettaglianti e fornitori. La disponibilità immediata dei dati sul venduto permette un costante e veloce rifornimento dei negozi, garantendo la completezza dell’assortimento di merce.
QUOTAZIONE Stima del prezzo di un’opera d’arte. La quotazione di un quadro dipende da numerosi criteri: notorietà ed epoca dell'artista, autenticità del quadro, provenienza, qualità, rarità, stato di conservazione, dimensione, forma, soggetto, ecc. I costi si modificano secondo il mercato (offerta, domanda, periodo di prosperità o di crisi...).
RACEMO Motivo decorativo, largamente impiegato in architettura, in pittura e nei rilievi plastici di vario materiale (dal marmo agli oggetti della toreutica), costituito da volute di tralci vegetali più o meno stilizzati.
RACLA Nella stampa serigrafica la racla, o spremitore, è utilizzata per distribuire l'inchiostro sul telaio e per farlo passare, mediante pressione esercitata con la racla stessa, nelle maglie del tessuto costituente la matrice di stampa.
RAGGISMO Gruppo di artisti russi formatosi intorno al 1910, per sviluppare ricerche su una "quarta dimensione", servendosi di una grafica che utilizza raggi colorati.
RASCHIETTO Strumento utilizzato nell'incisione della lastra calcografica per cancellare segni sbagliati, abrasioni e difetti vari, mediante un leggero abbassamento del livello della lastra stessa.
RAYON Fibra artificiale, ma non sintetica, scoperta nel 1892; deriva dalla lavorazione di materiali naturali come schegge o pasta di legno e viene commercializzata come seta artificiale.
READY MADE Termine impiegato a proposito di oggetti della vita quotidiana sottratti al loro contesto e promossi al rango di oggetti d'arte da un artista. Vi si fa riferimento parlando dell’opera di Marcel Duchamp, di Picabia e di altri lavori dell’epoca del surrealismo.
REALISMO Movimento proprio della Francia apparso nel 1848 dopo il romanticismo. Il realismo offre un’altra visione della natura rispetto a quella proposta dal romanticismo, più vicina alla realtà quotidiana. La pittura realista è il risultato di uno studio oggettivo della realtà. Honoré Daumier, Gustave Courbet e Jean-François Millet sono tre figure del realismo.
REALISMO MAGICO La definizione di Realismo magico applicata all'arte, viene utilizzata per la prima volta dal critico tedesco Franz Roh nel 1925 in riferimento agli aspetti meno espressivi della Neue Sachlickeit (Nuova Oggettività). Il termine passa ad indicare il minimo comune denominatore di una serie di correnti artistiche europee di primo novecento, come il Purismo, il Neoespressionismo, la Nuova Oggettività. In Italia viene usato per la prima volta da Massimo Bontempelli per esprimere una sorta di neoclassicismo, un'arte che sappia "indicare il surreale nel reale", capace cioè, di trarre dalla realtà quotidiana i lati irreali e fantastici, grazie alle facoltà dell'intelletto e dell'ironia. Caratteristica del Realismo magico è la rappresentazione di interni domestici o di scene di vita quotidiana colti in una dimensione di staticità irreale e di fissità espressiva. I principali rappresentanti del Realismo Magico in Italia sono Emanuele Cavalli, Antonio Donghi, Riccardo Francalancia, Ubaldo Oppi, Felice Casorati, Carlo Carrà.
RECTO Il davanti della stampa.
REDATTORE DI MODA Ruolo definitosi nella seconda metà del XX secolo, nel quadro di un più generale processo di specializzazione dell’editoria. E' una figura professionale attiva negli apparati produttivi dei giornali che trattano, in modo più o meno esclusivo, il settore tessile e dell’abbigliamento.
REDINGOTE Termine francese derivante dalla voce anglosassone reding-coat, che significa "divisa per andare a cavallo". A tale scopo è utilizzato dagli uomini nel XVIII secolo. In seguito diventa un semplice cappotto da passeggio, avente precise caratteristiche: lunghezza fino al ginocchio, doppiopetto, maniche lunghe, aderenza alla vita con cintura, collo doppio e rivoltato, apertura nella parte posteriore al centro della baschina, larghi paramani. A partire dal 1785 è adattato all’abbigliamento femminile, attraverso alcune modifiche: ad esempio, si accorcia la lunghezza, permettendo la visibilità della veste della donna. Tra il 1822 e il 1835 il reding-coat acquista, nel guardaroba femminile, l’appellativo francese di redingote, inizialmente preceduto dall’articolo maschile, poi da quello femminile. In Italia, a partire dal 1750, si dice redingotto. Nel corso del tempo questo capo d’abbigliamento subisce diverse variazioni e diviene un abito usato più dalle donne che dagli uomini, che prendono a utilizzarlo prevalentemente come "mise cerimoniale". A partire dalla fine del Novecento la redingote assume le caratteristiche di un cappotto con linea a princesse, dal collo ampio e sottile e piuttosto largo nella parte inferiore, dalla vita in giù, da portare sbottonato in maniera da rendere visibile l’abito sottostante.
REGGISENO Nel 1952 è introdotto nel mercato un reggiseno di naylon con coppe gonfiabili, mediante bolle di plastica interne simili ad un palloncino.
REGISTRO Quando si stampano opere a più colori è necessario collocare il foglio e le diverse matrici nella stessa posizione ('a registro') per ottenere un'immagine perfetta. Se i colori non sono esattamente sovrapposti si ottiene una stampa 'fuori registro'. Talvolta, quando l'autore ricerca particolari effetti di movimento o di indefinitezza, il 'fuori registro' può essere intenzionale.
RENOIR Pierre-Auguste Renoir nasce a Limoges nel 1841 in una famiglia di artigiani. Comincia a lavorare a tredici anni come decoratore. Nel 1862 si iscrive all'Ecole des Beax-Arts di Parigi, dove conosce C. Monet, A. Sisley e il paesaggista della scuola di Barbizon Diaz de la Pena. Quest'ultimo lo sprona a dar più luminosità ai suoi quadri e a dipingere en plein air. Renoir aderisce all'Impressionismo, esponendo Il palco nella celebre prima mostra del gruppo, svoltasi nello studio del fotografo Nadar a Parigi nel 1874. Adotta le ombre colorate, dando maggior brillantezza alla tavolozza, con bagliori di luce che modellano morbidamente i corpi. E' il pittore della vita quotidiana della città, dei divertimenti della modesta piccola borghesia (Le moulin de la Galette, 1876), dei ritratti femminili in cui esprime tutta la sua sensibilità lirica e pittorica. Nel 1881 compie un viaggio di studio in Italia, dove rimane colpito soprattutto dal valore della composizione nei dipinti pompeiani e in Raffaello. La sua pittura tuttavia, per sua stessa ammissione, si fa "agra", avvicinandosi sempre più alla materia pittorica sfatta di Tiziano e Rubens.
RESINA Classe di sostanze polimere (costituite da diverse componenti) impiegate nella storia della pittura come principali ingredienti delle vernici. Al di là delle resine artificiali (polimeri di sintesi i impiegati prevalentemente in campo conservativo), le resine naturali sono di origine vegetale, ad eccezione della gommalacca ottenuta dalla secrezione di una specie di insetti appartenenti alla famiglia dei Coccidi. Le resine vegetali vengono distinte nella letteratura artistica in molli e dure, per individuare nel primo gruppo balsami e oleoresine (balsamo copaive, b. del Canada, Elemi) impiegati generalmente per accrescere le qualità plastiche delle sostanze cui vengono mescolate, e nel secondo gruppo le resine mastice, dammar, sandracca, benzoino, colofonia, copale e ambra (queste ultime due in realtà resine fossili), utilizzate principalmente nella manifattura delle vernici.
RESPONSABILE WEB MARKETING Figura professionale, inserita nell’organigramma aziendale, che gestisce i software applicativi per promuovere l’immagine aziendale mediante Internet e sviluppare il commercio elettronico. Sulla base di una competenza web-oriented, questo responsabile coordina la configurazione del sito in modo da soddisfare due esigenze contestuali e divergenti: rivolgersi sia agli addetti al settore, ovvero ai negozianti, con una comunicazione specialistica che presenti, ad esempio, le ipotesi progettuali di commercializzazione; sia ai clienti finali, offrendo una pubblicità ed un servizio, ma anche intrattenimento.
RESTAURO Procedimento che consiste nel riparare un’opera o nel ridonarle il suo splendore. Il restauro fa appello a tecniche e tecnologie molto elaborate, ma la difficoltà principale per il restauratore è non alterare l'opera originale e restituirne lo spirito.
RETABLO Tipo di polittico monumentale e particolarmente elaborato di origine spagnola. Per estensione, la tipologia che ripropone tale struttura.
RETICULE E' la prima borsetta femminile, comparsa nel 1790, consistente in una sacca realizzata in vari materiali e dimensioni, indispensabile sostituto delle scomparse tasche.
RETRO (Retrò) Termine, coniato dai francesi a metà Novecento e presto diffusosi anche negli altri Paesi, utilizzato per riferirsi ad abiti ispirati al passato — in particolare al periodo precedente al secondo conflitto mondiale — che tornano in voga in alcune collezioni.
REVIVAL Ritorno in voga di tendenze della moda di un passato non remoto.
RICALCO Copia esatta di un’opera eseguita ponendo carta lucida sul disegno da riprodurre per ripassarne i contorni. Vedi anche carta lucida da ricalco
RICERCA PSICOGRAFICA Una ricerca realizzata, in genere, da professionisti esterni alle aziende, che selezionano le tendenze generali più vicine al target specifico dell’azienda stessa.
RIDIPINTURA Certi dettagli di un quadro non piacevano più al suo proprietario, non erano più alla moda o erano scandalosi. Un artista modificava allora l'opera originale sottraendovi o aggiungendovi dettagli più consoni al clima del tempo. Questo procedimento è stato, naturalmente, utilizzato dalla censura, ma anche per restaurare quadri deteriorati.
RIGA TIPOGRAFICA Unità grande del sistema di misurazione tipografica, formata da dodici punti (il punto è chiamato unità piccola). La riga tipografica del sistema Didot corrisponde a 4,512 mm. Quella del sistema Pica anglo-americano corrisponde a 4,217 mm, cioè a un sesto di pollice.
RIGONFIAMENTO Sollevamento superficiale e localizzato del materiale, che assume forma e consistenza variabili.
RILIEVOGRAFIA Sistema di stampa attraverso il quale si ottiene per pressione un segno in rilievo (a sbalzo) sulla superficie della carta.
RINASCIMENTO Periodo di autentica rivoluzione culturale che comincia in Italia nel XV secolo e si conclude intorno alla metà del XVI secolo. Questo movimento, che s'ispira all'arte antica, inventa in tutti i campi delle soluzioni sia tecniche sia artistiche. Il Rinascimento rappresenta un cambiamento profondo del pensiero in Occidente e segna la rottura col mondo medievale. Vedi anche barocco, composizione, manierismo, sezione aurea, nudo, pittura a olio, prospettiva, penna, quattrocento, sanguigna.
RINZAFFO Operazione preliminare all'esecuzione di un'intonacatura consistente nel disporre direttamente sulla muratura un primo strato grossolano di malta con la cazzuola.
RIPRODUZIONE Le riproduzioni delle opere hanno un’importanza fondamentale. Infatti permettono agli artisti di copiare e dunque di comprendere le tecniche e le ispirazioni dei più grandi maestri. Molto presto, ci si preoccupò di riprodurre le opere per mezzo dell’incisione. Oggi si ricorre a tecniche sempre più elaborate di fotoincisione e di stampa. Vedi anche incisione di riproduzione.
RISTAMPA Nuova edizione di un'opera, di solito posteriore alla morte dell'artista, identica alla precedente.
RITARDANTE Sostanza incolore che permette di ritardare il tempo di essiccamento della pittura.
RITOCCO Aggiunta, correzione o modifica di lieve entità apportata a opera già ultimata. Si usa spec. per l'affresco, quando la pittura ormai asciutta viene ritoccata a secco.
RITRATTO Che sia dignitoso e assicuri la posterità del soggetto, che sia artificioso, caricaturale, realista o psicologico, il ritratto è uno dei temi più rappresentati nella pittura. La comparsa dell'astrattismo segnerà un progressivo disinteresse per il ritratto e il figurativo in generale, senza per questo farlo scomparire. Vedi anche autoritratto, caricatura, mezzobusto, iconografia, profilo, silhouette.
RIVISTE SPECIALIZZATE Riviste che presentano una forte selettività e permettono di raggiungere un target di settore. Sono il mezzo privilegiato per la comunicazione di moda a livello business to business. La loro redazione è composta da giornalisti con elevate competenze nel campo della moda, che riescono quindi a trasferire anche molte informazioni tecniche sui prodotti.
ROBE A L'ANGLAISE (Robe à l’anglaise) Un modello che, escludendo il panier, rende un effetto simile gonfiando la gonna attraverso particolari arricciature e imbottiture. Questa linea, detta polonaise, è poi ripresa come evoluzione del costume da viaggio e da equitazione, formato da gonna scampanata, camicia bianca, sciarpa annodata e redingote, giacca lunga e aderente con grandi risvolti: uno stile austero, anche se molto elegante.
ROBE-MANTEAU Letteralmente "veste-mantello", ha forma simile al cappotto, ma è più stretto, tagliato in maniera da "segnare" la silhouette femminile; realizzato con tessuti meno pesanti.
ROCKERS Gruppi di giovani degli anni Cinquanta; dichiarano una preferenza per la musica rock di Elvis Prestley e di Eddie Cochran e indossano giacche di pelle borchiate e jeans.
ROMANTICISMO Movimento, nato in Inghilterra, che attraverserà tutta l'Europa. In Francia comincia nel 1815 e finisce con la rivoluzione del 1848. Il romanticismo privilegia la sensibilità di fronte alla natura, la sincerità, l'ascolto dei sentimenti personali più profondi e autentici. Compaiono varie tecniche, in cui si mostra la preoccupazione di consentire l’espressione immediata dell’artista e di preservare la sua spontaneità. Seguaci: Delacroix, Géricault, Turner e Caspar David Friedrich.
ROSSO CARMINIO In passato il carminio veniva ricavato dal corpo disseccato di un insetto, la cocciniglia o Coccus cacti. Questo bellissimo colore, sia per l'alto costo di produzione sia per la scarsa fissità alla luce, può egregiamente essere sostituito dalla lacca alizarina o di garanza, che si ricava da una pianta, la Rubia tinctorum. Oggi si ottiene dai pigmenti azoici. Questo colore mescolato ai blu dà dei violetti meravigliosi; mescolato al bianco di zinco dà dei rosa brillanti.
ROSSO DI CADMIO E' un solfoseleniuro di cadmio; ovviamente si mescola bene con i gialli di cadmio ed è un colore molto brillante. La quantità di selenio contenuta determina la gradazione del colore dall'arancio al porpora.
ROSSO VERMIGLIONE E' ricavato dai pigmenti azoici; di tono brillante, se mescolato in piccole dosi ai verdi li rende terrosi e quindi molto utili per dipingere paesaggi. Il suo tono acceso è inconfondibile. In passato si ricavava questo colore dal solfuro di mercurio; era considerato il rosso più antico ed era molto tossico.
ROTATIVA Macchina da stampa in cui gli elementi che portano la forma di stampa e quelli che esercitano la pressione sono costituiti da cilindri.
ROTELLA Strumento per l’incisione. Ruota dentata d’acciaio, attaccata a un manico, che permette di tracciare con precisione delle linee punteggiate.
ROTOCALCO Macchina da stampa rotativa basata sul principio della stampa in calcografia, alimentata da carta in bobina. La stampa rotocalco si effettua con un procedimento esattamente contrapposto a quello della stampa tipografica. Le parti stampanti sono in incavo e la stampa è diretta dalla matrice alla carta (a differenza del sistema offset, dove la stampa avviene attraverso l'interposizione del cilindro rivestito di caucciù tra il cilindro matrice e il cilindro di pressione).
ROTO-OFFSET Macchina da stampa offset alimentata da carta a bobina.
ROTTO Quest’aggettivo tecnico designa un colore i cui riflessi sono di un altro colore.
ROUBACHKA Tipico camiciotto con cintura usato dai contadini russi.
SAIA Tipo di tessuto ottenuto attraverso un particolare intreccio tra i fili dell’ordito e quelli della trama. Generalmente è utilizzato per la realizzazione del panno e presenta la medesima immagine anche al rovescio. In passato il materiale con cui viene prodotto è la seta o la lana. Nel XIX secolo questa stoffa è ampiamente adoperata per le divise dell’esercito, ma in seguito è possibile fabbricare la s. in diverse pesantezze e viene impiegata soprattutto per abiti comuni, come costumi da mare e capi esterni. Dal Novecento, invece, si usa produrla in fibre non naturali come la mischia di lana.
SALON Esposizione temporanea che presenta il lavoro di artisti contemporanei, relativamente alla loro produzione più recente.
SANGUIGNA Gesso rosso, composto di caolino ed ematite, il cui colore varia dal rosso bruno al rosso più chiaro. Molto usato durante il Rinascimento, questo gesso viene ancora impiegato per i ritratti e il nudo. Vedi anche disegno a sanguigna.
SARTO Figura professionale dell’alta moda il cui compito esclusivo è la supervisione dell’intero processo produttivo: coordina, dirige e controlla le fasi dell’esecuzione artigianale del capo.
SARTORIA Laboratorio in cui vengono prodotti i capi di abbigliamento. Il termine è usato anche per indicare l’artigianalità nella fabbricazione di un abito, differenziandola dalla realizzazione industriale. Detta anche casa di moda, la sartoria femminile è il luogo in cui l’idea stessa di "moda" è mutata nel tempo. Le più prestigiose sartorie italiane, che producono gli abiti di haute couture secondo un gusto propriamente italiano, sono Biki e Veneziani a Milano; Fontana, Marucelli, Cappucci, Antonelli e Schuberth a Roma. Invece, un vero stile italiano per la sartoria maschile, che non risenta degli influssi d’oltremanica, nasce solo a partire dalla metà del XX secolo. Diverse sono le modifiche apportate negli anni alle varie componenti dell’abito: giacca, pantaloni ecc. Nel corso del tempo la produzione artigianale degli abiti maschili si è andata orientando sempre più verso la semplicità, la comodità e la naturalezza della figura, sia attraverso l’adozione di stoffe più soffici sia proponendo una silhouette più snella.
SATIRICO Si definisce satirica un’opera che accentua, che forza il tratto. Si dice di una caricatura.
SBALZO Con questo nome si indica la tecnica della lavorazione dei metalli (principalmente preziosi come oro e argento, ma anche rame, stagno, ferro) ridotti in pietra sottile, su cui la figurazione vien fatta risaltare in rilievo. La tecnica dello sbalzo fu nota nelle antiche civiltà: la troviamo in quella assira, egizia, minoica: e naturalmente, più tardi, in Grecia e a Roma. Il Medioevo vanta splendide opere a sbalzo, specie nell’oreficeria carolingia; la tecnica venne descritta esattamente dal monaco Teofilo nella Schedula di versarum artium. L’uso dello sbalzo, continuato nel Medioevo con risultati di elevata qualità, si fece meno frequente a partire dal secolo XV, quando furono preferiti altri procedimenti, più convenienti al gusto rinascimentale.
SBAVATURA Fuoriuscita del colore al di là dei contorni fissati dal tratto. Termine con una lieve sfumatura dispregiativa
SCHIZZO Primo disegno dal tracciato rapido, studio succinto di un progetto di quadro o di scultura. Vedi anche bozzetto, abbozzo.
SCREPOLATURA I pittori temono le screpolature, che provocano molteplici crepe sulla vernice dei loro quadri. Più grave ancora, se la preparazione non è stata corretta o se le condizioni di conservazione non sono buone, è il caso in cui lo strato di pittura stesso è screpolato. Uno dei lavori di restauro è l'eliminazione delle screpolature, sia rigenerando la vernice, sia procedendo a delicati ritocchi sulla pittura.
SCRITTURA CANCELLERESCA Scrittura usata per i documenti ufficiali delle Cancellerie di Stato nel periodo rinascimentale. Si ispira, nel disegno, all'alfabeto umanistico minuscolo e abbonda di elementi decorativi per la necessità di evitare contraffazioni. Modificata in alcuni particolari, viene denominata "bastarda" in Spagna, "bâtarde" in Francia e "chancery hand" in Inghilterra.
SCRITTURA CAPITALE ROMANA Scrittura codificata dai Romani e costituita dalle lettere maiuscole dell'alfabeto latino.
SCRITTURA CORSIVA INGLESE Scrittura calligrafica in uso dalla seconda metà del XVIII secolo; deriva dalla scrittura cancelleresca e dalla bastarda. È caratterizzata da una inclinazione delle lettere verso destra di circa 45° e dalle legature tra di esse. Nel XIX secolo, corredata da abbellimenti, è stata molto utilizzata per titoli, frontespizi e nelle didascalie delle incisioni litografiche.
SCRITTURA ONCIALE Scrittura costituita da lettere latine; deriva dalla scrittura capitale romana, ma se ne differenzia per la forma tondeggiante di alcune lettere. Il termine trae origine dal latino uncia, cioè oncia, misura romana corrispondente alla dodicesima parte del piede (29,6 cm).
SCUOLA DI BARBIZON Movimento che raccoglie artisti vicini sia al Realismo sia al Romanticismo. I pittori della scuola di Barbizon si separano definitivamente da queste due tendenze per creare un loro movimento nel 1835. Uno degli esponenti di questa scuola è il pittore Théodore Rousseau, che si stabilì a Barbizon, luogo in cui altri artisti lo raggiunsero.
SCUOLA DI FONTAINEBLEAU Gruppo di artisti, pittori, scultori, architetti o decoratori, spesso di origine italiana, radunati da Francesco I al castello di Fontainebleau per riaffermare il suo prestigio. La maniera della scuola di Fontainebleau è caratterizzata dal gusto per i nudi, le forme allungate, i temi mitologici e allegorici. In campo pittorico, appartengono alla scuola di Fontainebleau, François Clouet e i Cousin.
SCUOLA DI MILANO La definizione di Scuola di Milano viene utilizzata dal critico P. M. Bardi in un articolo apparso sulla Rassegna dell'istruzione artistica del 1931 in cui viene recensita la I Quadriennale romana svoltasi in quello stesso anno. A Milano Bardi riconosce un'importante funzione polemica, in contrapposizione alla più accademica Roma. Milano invece viene considerata una "libera, accogliente, confortante palestra" pronta ad accogliere artisti provenienti da ogni parte d'Italia. I più importanti esponenti di questa scuola vengono indicati nei pittori Mario Sironi, Carlo Carrà, Achille Funi, Arturo Tosi e nello scultore Adolfo Wildt.
SCUOLA DI PONT-AVEN Gruppo di pittori che incontrano Paul Gauguin nel villaggio bretone di Pont-Aven: fra gli altri, Emile Bernard, Paul Sérusier e l’olandese Jan Verkade.
SCUOLA ROMANA Con Scuola romana (detta inizialmente Scuola di via Cavour) si definisce un movimento artistico sorto intorno al gruppo di pittori che espone nel 1928 alla Galleria Doria di Roma. I partecipanti a quella mostra sono Scipione, M. Mafai (che vanno considerati i promotori della Scuola), A. Raphael, G. Ceracchini, G. Capogrossi. Malgrado le premesse novecentiste, gli artisti della Scuola Romana sono accomunati da una ricerca di carattere espressionista, da una pittura dominata da un "tonalismo" caldo, e da un recupero della pittura barocca vista nei suoi aspetti di più coinvolgente drammaticità. Di particolare rilievo è anche l'esperienza parigina e la cultura orientale della Raphael. La ricerca tonale viene proseguita, in chiave più intimista, da G. Capogrossi, A. Ziveri, E. Cavalli, G. Omiccioli e soprattutto G. Stradone. Alla Scuola Romana si affiancano anche scultori (M. Mazzacurati) e alcuni letterati e critici (L. De Libero, G. Ungaretti, B. Barilli, R. Longhi).
SECESSIONE Con il termine Secessione si indica una serie di movimenti artistici sorti in vari paesi europei tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in opposizione all'arte ufficiale delle accademie e all'eclettismo ottocentesco. I paesi in cui la Secessione acquisisce un carattere più definito sono l'Austria e la Germania. Il più conosciuto di questi movimenti, che si identifica con il nome di Sezession, è fondato a Vienna nel 1897 con il motto "Ad ogni epoca la sua arte, ad ogni arte la sua libertà". Alle mostre della Secessione che si tengono in quegli anni a Monaco (1892), Vienna (1897) e Berlino (1898) emerge la complessità del movimento, che coinvolgeva la pittura, la scultura, l'architettura, l'illustrazione e le arti decorative. I motivi stilistici e iconografici di fondo della Secessione, linearismo, stilizzazione di motivi vegetali, essenzialità del disegno, vengono associati a quelli dell'Art nouveau, sorta parallelamente in Francia e in Belgio. Oltre a fornire la più elegante e raffinata versione del simbolismo, soprattutto attraverso le opere pittoriche di Gustav Klimt, la Secessione viennese anticipa, in alcune sue tendenze verso forme geometriche lineari, certe connotazioni proprie dell'astrattismo e dell'architettura razionalista.
SECESSIONE ROMANA Il clima in cui nasce e si sviluppa la secessione degli artisti romani è quello dell'insofferenza nei confronti del gruppo di artisti, critici, personalità emergenti della cultura e del mondo politico, che esercitano un'egemonia indiscussa nell'ambito delle arti figurative. L'Associazione nasce nel gennaio 1912, quando sono ancora vivi gli echi delle polemiche suscitate dall'Esposizione Internazionale di Roma, all'interno dei festeggiamenti per il Cinquantenario dell'Unità. In quella circostanza la Società degli Amatori e Cultori, presente nei diversi Comitati delle Celebrazioni, ha non soltanto orientato gli acquisti pubblici, ma monopolizzato le scelte espositive, incorrendo in clamorose esclusioni e in superflue presenze. La secessione avviene di fatto nei confronti della Società degli Amatori e Cultori, da cui si staccano in un primo momento circa trenta artisti, con la motivazione che la Società non è in grado di coagulare intorno alla città di Roma le presenze internazionali necessarie per produrre un autentico rinnovamento delle arti. Insieme con gli artisti - tra cui troviamo Balla, Prini, Noci, Innocenti, Cataldi, D'Antino - organizzano la secessione due personalità di grande rilievo nel panorama culturale romano: il conte Enrico di San Martino che è stato Presidente degli Amatori e Cultori fino al 1910 e Tommaso Bencivenga, che ne è stato più volte segretario. Costoro garantiscono sia il rapporto con le Istituzioni, sia l'adesione dei più importanti artisti italiani e stranieri alle mostre della secessione, che si terranno al Palazzo delle Esposizioni dal 1913 al 1916. La partecipazione internazionale alle singole edizioni è molto incoraggiante per gli organizzatori e assolutamente inedita per il pubblico. Si vedono Rodin, Bourdelle, Cézanne e gli impressionisti francesi, Munch e gli espressionisti tedeschi, Matisse, Klimt e i Secessionisti austriaci. Tra gli italiani, Viani, Casorati, Cambellotti, Grassi, Cataldi, Morandi, Noci, Innocenti, Melli, Oppo, Ferrazzi, Carena, Spadini, Primo Conti, Selva.
SECTION D'OR Nome dato a un’esposizione del 1912 che raggruppò i pittori partecipanti alle riunioni organizzate nell'atelier di Jacques Villon. In occasione di queste riunioni, artisti quali Marcel Duchamp discutevano delle teorie del cubismo.
SELF STANDING STORE Spazio commerciale di medie dimensioni, su strada o interno a centri commerciali.
SEPPIA Un pigmento brunastro che viene estratto dal liquido scuro che secerne il mollusco dallo stesso nome. Viene usato, per dipinti a guazzo o per schizzi eseguiti con inchiostro a penna, dall’inizio del secolo XIX. Si dice anche disegno a seppia.
SERIE Insieme di due o più stampe ideate e pubblicate come un'unica entità, collegate l'una all'altra da un titolo o dal soggetto comune. Sono caratterizzate, di solito da una numerazione progressiva e presentano, pressappoco le stesse dimensioni.
SERIGRAFIA Procedimento di stampa, chiamato anche silkscreen ("trama di seta"), che sfrutta la possibilità di far passare l'inchiostro nella trama di un tessuto. Il procedimento, diverso da quello tipografico, offset e rotocalco (in cui le matrici sono rispettivamente in rilievo, in piano e in incavo), può essere così sintetizzato. Un tessuto di seta o di nylon a trama finissima viene montato, ben teso, su un telaio di legno. Il tessuto viene poi trattato in modo che le parti non stampanti siano otturate e rimangano invece libere quelle in cui l'inchiostro, spremutovi sopra, possa trasferirsi sul supporto.
SERVIZIO DISTRIBUTIVO Riguarda tutti gli aspetti legati alla vendita (idee, assistenza, contatto interpersonale), finalizzati a garantire un ottimo posizionamento del prodotto sul mercato.
SEURAT Georges Seurat, nato a Parigi nel 1859 in una famiglia agiata, si dedica fin da giovane all'attività artistica, studiando alla Scuola di Belle Arti. Realizza quadri di grandi dimensioni che completa in atelier sulla base di numerosi schizzi e annotazioni ripresi dal vero. Uno dei suoi capolavori, Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte (1886), rivela tutta la distanza che lo separa dagli impressionisti: la tecnica del "pointillisme" con cui è eseguita l'opera, dichiara il rifiuto della pittura d'impulso, e la volontà di esaltare valori assoluti, sostenuti dalle ricerche scientifiche. Di grande importanza per l'elaborazione della sua pittura, sono infatti i coevi studi di ottica sulla luce e sul colore (Cheuvrel, Maxwell, Rood, etc.). Le sue figure ieratiche ricordano la scultura egizia e Piero della Francesca, ma è soprattutto la sua ricerca tecnica sugli accostamenti dei colori puri ad essere accolta dai successivi movimenti dei Fauves e del Cubismo.
SEZIONE AUREA Rapporto geometrico tra due entità bidimensionali a e b, tale che (a+b) : a = a : b, ossia tale che la parte maggiore sia media proporzionale tra la parte minore e la somma delle due. Già nota presso i Greci, è considerata un valore proporzionale ideale; ad essa vengono riferiti anche alcuni fenomeni naturali, quali la crescita delle piante e degli animali, in alcune loro parti. Nella forma geometrica più semplice, la sezione aurea (chiamato anche rapporto aureo) stabilisce la divisione di un segmento in modo che l'intero segmento stia alla parte maggiore come questa sta alla parte minore. Con questo termine si designa la proporzione fra due grandezze il cui rapporto è più o meno uguale a 1,618. Gli artisti del Rinascimento vedevano in essa la divina proporzione, l'armonia perfetta.
SFILATE DI IMMAGINE Eventi, apparentemente più pertinenti al mondo rituale dello spettacolo che a quello tecnico-organizzativo della moda, in cui il prodotto vestimentario non è il protagonista assoluto. La loro funzione principale è aprire il nuovo ciclo stagionale — gli appuntamenti sono semestrali: collezioni primavera/estate e collezioni autunno/inverno — e presentare ufficialmente, con circa sei mesi di anticipo, la produzione ai licenziatari, ai buyers e ai media. Ma, soprattutto, la peculiarità di questa uscita pubblica consente di comunicare al meglio l’immagine aziendale.
SFONDATO Tipo di decorazione pittorica eseguita su cupole, soffitti, pareti, allo scopo di introdurre illusoriamente, mediante accorgimenti prospettici, spazi aperti all'interno di edifici o vani, continuando così lo spazio reale architettonico in uno spazio illusorio. L'uso degli sfondati nacque in epoca rinascimentale (famosi gli esempi del Mantegna nel Palazzo Ducale di Mantova e del Veronese nella Villa Barbaro a Maser) e trovò il massimo sviluppo nei due secoli successivi divenendo una vera e propria specializzazione pittorica (quadraturismo).
SFONDO Piano retrostante di una composizione pittorica, su cui si stagliano gli oggetti, i personaggi o le figure rappresentate.
SFUMATO In pittura, zona in cui più colori si confondono senza che si possa esattamente definirne i limiti.
SFUMATURA Evoluzione progressiva da un tono scuro a un tono chiaro attraverso una successione di valori intermedi.
SFUMINO Carta pressata arrotolata in modo da avere le estremità appuntite, utilizzata per attenuare o sfumare il colore. Lo sfumino si usa soprattutto nel disegno, ma può anche essere utile per l'acquerello.
SGORBIA Scalpello a sezione curva utilizzato per l'incisione calcografica e xilografica.
SHOP IN SHOP Spazio commerciale di piccole dimensioni, posto all’interno di insegne commerciali, gestito da personale aziendale.
SHOW-ROOM (SHOWROOM) Nell’accezione maschile il termine indica la sfilata tecnica, in cui vengono mostrate le "vere" collezioni, cioè i modelli che saranno effettivamente prodotti. E' in questo momento che avvengono le decisioni di acquisto dei buyers. Lo show tecnico, o professionale, ha luogo all’interno delle case di rappresentanza (chiamate anche, al femminile, "le show-room") o direttamente sul punto vendita. Quest’ultima soluzione, oltre a essere organizzata con lo stesso fine basilare dell’altra, cioè la registrazione di ordini dei clienti-venditori, può servire da presentazione diretta ai clienti finali e raccolta immediata degli acquisti dei consumatori. E' praticata soprattutto nel settore della moda pronta e in Paesi, come gli Stati Uniti, dove la distribuzione ha raggiunto un notevole sviluppo in termini di bontà della gestione. Nell’accezione femminile, invece, il termine indica la sala in cui si presentano le collezioni ai compratori e dove si raccolgono gli ordini.
SICCATIVO Usati per la pittura a olio, i siccativi, come il cobalto, il piombo o il manganese, sono aggiunti alle pitture e alle vernici per accelerare il loro essiccamento.
SIGNORINI Pittore (Firenze 1835 - 1901). Nel 1855 si unisce ai Macchiaioli ed è tra i primissimi a dipingere la natura dal vero. Nel 1862 si trattiene con altri Macchiaioli a Castiglioncello ospite di D. Martelli, e dà vita alla scuola di Pergentina. Contemporaneamente affronta anche temi realistico-sociali. A Parigi nel 1873 e 1877, conosce E. Degas e ne subisce l'influsso.
SILHOUETTE Tipo di disegno costituito dal solo profilo di una figura, completamente annerito o riempito di colore in modo uniforme, su uno sfondo generalmente bianco. Il termine deriva da Etienne de Silhouette (1709-1767), uomo politico francese che, come passatempo allora in gran voga, amava ritagliare su carta nera ritratti costituiti dal solo profilo del volto.
SIMBOLISMO Il Simbolismo è una corrente artistica sorta in Francia intorno al 1885. Lo spunto di partenza è la reazione al naturalismo e all'impressionismo, a sostegno invece di una visione spirituale e sensoriale della realtà. Nel campo delle arti figurative, il termine indica un genere di rappresentazione non realistica o naturalistica, ma espressiva di idee e di concetti grazie all'uso di simboli fortemente soggettivi. Il simbolismo si contrappone perciò ai soggetti naturalistici della pittura impressionista, per avvicinarsi a temi anche contrastanti: dal misticismo religioso ai soggetti perversi e sottilmente erotici, dal primitivismo al culto sofisticato per la decadenza. Il primo manifesto del Simbolismo viene pubblicato su Le Figaro da G. Moréas nel 1886: l'arte deve esprimere la fusione tra percezione sensoriale e spirito. Lo stretto legame con la letteratura decadente è attestato dalla presenza dei nomi di alcuni artisti (Moreau, Bresdin e Redon), nel romanzo-emblema del decadentismo, Au reboirs di Huysmans. A quest'ambiente appartengono G. Moreau, F. Rops, F. Khnopff, M. J. Whistler. Ma il primo vero esponente del Simbolismo è O. Redon, nella cui opera la realtà si mescola al sogno, il visibile all'invisibile. Tra 1880 e 1890 il Simbolismo si va maggiormente definendo sia a livello teorico (la rivista Le Mercure de France è il portavoce del Simbolismo), sia pittorico. Con Gaugin il Simbolismo assume un carattere più marcato, espresso in una visione sintetica, "ideista" e decorativa, ottenuta attraverso i colori puri à plat (a zone circoscritte). La mostra che Gauguin e i pittori a lui vicini tengono al Caffè Volpini a Parigi nel 1889, segna il momento più rappresentativo del Simbolismo. Il movimento simbolista, che si diffonde in tutta Europa e si esaurisce alla fine del primo decennio del Novecento, si incrocia con altre esperienze pittoriche legate soprattutto all'Art Nouveau; tra gli artisti più significativi vanno ricordati Odilon Redon in Francia, Jan Toorop in Olanda, Aubrey Beardsley in inghilterra, Gustav Klimt in Austria e Giovanni Segantini in Italia.
SIMBOLISMO PLASTICO Nel manifesto simbolista (1886), Moreas riconosce quali interpreti dell'ineffabile poeti come Baudelaire, Mallarmé e Verlaine e spiega le nuove finalità della poesia, che non deve descrivere ma "rivestire l'idea di una forma sensibile". All'idea ci si accosta attraverso i simboli, che per via di analogie e allusioni evocano immagini misteriche. Se per i simbolisti l'idea è motore della rappresentazione, per i pittori futuristi - Boccioni in particolare - è la sensazione a generare i ritmi e le linee del dipinto.
SIMBOLO Oggetto o segno che vale a suscitare un'idea (emblema). In particolare, segno convenzionale relativo ai diversi settori della scienza e della tecnica per indicare, ad esempio, una operazione matematica, un materiale, una unità di misura, una relazione, ecc.
SINDACATO FASCISTA DEGLI ARTISTI La Prima Mostra del Sindacato Laziale Fascista degli Artisti si svolge nel 1929. Le mostre sindacali sono promosse da Cipriano Efrisio Oppo, allora Segretario Nazionale del Sindacato Fascista degli Artisti. La realizzazioni delle esposizioni è preceduta da una legge di carattere accentratore (legge n.1162 del 24-6-1929, dal titolo Riconoscimento al Sindacato Nazionale degli Artisti di attribuzioni in materia di disciplina di esposizioni e mostre d'arte), la quale di fatto sopprime le preesistenti società nelle quali erano fino a quel momento accorpati gli artisti.
SINISGALLI Leonardo Sinisgalli, poeta italiano, nasce in provincia di Potenza nel 1908. Si laurea in Ingegneria a Roma nel 1932 e qui stringe amicizia con G. Ungaretti e con il pittore Scipione. I suoi interessi corrono sul doppio binario della scienza e delle lettere, come rivelano i suoi libri di prosa Furor mathematicus (1944) e Horror vacui (1945). Si trasferisce a Milano per occuparsi di architettura e di grafica, per poi tornare a Roma nel dopoguerra. Fonda la rivista Civiltà delle macchine, pubblicata dal 1953 al 1956. La sua poesia parte dall'ermetismo (Cuore, 1927; 18 poesie, 1936; Campi elisi, 1939), per poi farsi più elegiaca (La vigna vecchia, 1952; L'età della luna, 1962; Il passero e il lebbroso, 1970; Mosche in bottiglia, 1975; Dimenticatoio, 1978). In alcuni libri di prosa, quali Fiori pari, fiori dispari (1945) e Belliboschi (1948), si avverte il contrasto fra inquietudine esistenziale e fiducia nella razionalità.
SINOPIA Usato nell'antichità per gli affreschi, questo colore rosso veniva da Sinope, città situata sul mar Nero in Asia Minore.
SINTESI ADDITIVA DEL COLORE Mescolanza di colori luce, ottenuta per sovrapposizione di fasci luminosi, definiti in base alla loro lunghezza d'onda. Nella sintesi additiva sono colori primari il blu, il rosso e il verde, la cui somma genera il bianco. La fotografia e la televisione si fondano su tecniche basate sulla manipolazione del colore luce secondo i principi della sintesi additiva.
SINTESI SOTTRATTIVA DEL COLORE Mescolanza di colori pigmento, basata sui tre colori giallo, magenta e cyan, la cui somma genera il nero. Le tecniche pittoriche e quelle di riproduzione a stampa di illustrazioni a colori si basano sul principio della sintesi sottrattiva.
SINTETISMO Con Sintetismo ci si riferisce all'orientamento assunto dai pittori della scuola di Pont-Aven, riuniti intorno alla personalità di P. Gauguin (E. Bernard, M. Denis, C. Laval, H. de Chamaillard) che, in opposizione all'impressionismo, affermano la necessità di superarne il carattere aleatorio della visione e di ridurre questa ad una sintesi in cui siano compresi tutti gli aspetti della rappresentazione: dalla costruzione prospettica, alla definizione lineare, alla campitura cromatica. Una nuova superficie bidimensionale, realizzata attraverso nette campiture di colore come negli smalti cloisonné, esprime una nuova visione della realtà, profondamente influenzata dalle concezioni simboliste pronunciate da Gauguin.
SLOGAN Nel linguaggio pubblicitario, il motto o la frase principale concepita per attirare l'attenzione su una comunicazione pubblicitaria. È sinonimo di headline.
SMALTO Tecnica pittorica consistente nella fusione di una polvere di vetro colorato (opaco o trasparente) impastata con acqua e stesa su una lamina metallica. Per estensione di parla di smalto nel caso di decorazioni eseguite con paste vitree, generalmente opache, su manufatti ceramici e vitrei che vengono successivamente sottoposti a cottura. Viene inoltre chiamato smalto o smaltino un pigmento azzurro costituito da vetro blu polverizzato e utilizzato nella pittura da cavalletto a partire dal XVI sec.
SMORTO Tinta spenta, pallida, senza luce.
SMORZATURA In pittura, questo nome designa un finissimo strato trasparente di colore.
SOCIETA' AMATORI E CULTORI La Società nasce nel 1829 per opera di affermati artisti quali Bertel Thorvaldsen, Pietro Tenerani e Horace Vernet, ma emerge particolarmente dopo l'Unità, così a Roma, come in altre città italiane. Incoraggia un tipo di produzione ancora accademica e sostanzialmente chiusa alle novità che pure interessano il mondo della cultura figurativa italiana del XIX secolo e annovera continuativamente tra i Presidenti e i Segretari membri dell'aristocrazia e della cultura ufficiale romana. Dal 1884 la Sede dell'Associazione, e delle mostre, si trasferisce da Piazza del Popolo al Palazzo delle Esposizioni. Nelle edizioni degli Amatori e Cultori successive al 1895 -anno in cui alla I Biennale di Venezia vengono presentati artisti contemporanei stranieri di grande rilievo- si affacciano, accanto a quelli consueti, interessi nuovi che essenzialmente si evidenziano nell'approfondimento di temi sociali e di tecniche innovatrici. In occasione dell'edizione del 1908 il critico Vittorio Pica, recensendo la mostra su Emporium, commenta: "Trasformarsi completamente in modo da corrispondere alle esigenze odierne dell'arte o scomparire". In realtà la trasformazione auspicata da Pica non avviene; gli artisti che compongono la Commissione di accettazione delle opere e i consiglieri cultori rimangono per anni gli stessi: Balla, Cambellotti, Coromaldi, Costantini, Eroli, Guastalla, Innocenti, Sartorio, privilegiando aspetti diversi, ma mai radicalmente innovatori, delle arti figurative. L'esempio più clamoroso è costituito dallo stesso Balla, che mentre aderisce al movimento futurista, alle Esposizioni degli Amatori e Cultori continua a presentare opere più facilmente accettabili dal vasto pubblico e dalla critica. Il consenso alla linea culturale delle Esposizioni è confermato dai finanziamenti pubblici e dagli acquisti, che sia lo Stato sia il Comune di Roma effettuano regolarmente; acquisti che confluiscono nelle collezioni della Galleria Nazionale e della Galleria Comunale. La Società rimane attiva fino al 1930.
SOLVENTE Nelle tecniche pittoriche sono solventi o diluenti tutte quelle sostanze liquide che hanno la proprietà di diminuire la concentrazione di un altro liquido senza alterarne le proprietà caratteristiche. In particolare si parla di diluenti nel caso di alcuni leganti (gomma, olio) per facilitare la stesura del colore con cui sono macinati. Ad es. l'acqua è un diluente della gomma con la quale sono impastati i colori per l'acquerello; l'essenza di trementina è un diluente per l'olio, ecc. Dal punto di vista costitutivo, tuttavia, non esistono sostanze che sono propriamente diluenti, ma la loro funzione diviene tale in rapporto alle sostanze con cui sono mescolate. I solventi o diluenti permettono di conservare una certa fluidità alla pittura prima della sua applicazione sulla tela. Esistono diversi tipi di solventi o diluenti: l'acqua, le essenze di petrolio e le essenze vegetali. Si possono citare le più conosciute: la trementina e il white-spirit. Questi prodotti presentano dei pericoli di tossicità.
SOPRABITO Cappotto in tessuto non eccessivamente pesante, ideale per temperature moderate, da indossare sopra il vestito in ambienti esterni. Può presentare linea, lunghezza e rifiniture variabili, a seconda delle linee uomo o donna, della voga in corso e dei gusti di chi lo indossa.
SOTTOGONNA Capo di biancheria intima prettamente femminile, usato già dagli antichi, indossato sotto la gonna per mantenerla distesa, specialmente se questa è priva di fodera. In passato l’usanza prevede che se ne portino più di una contemporaneamente, ma già agli inizi del XIX secolo le nuove silhouette filiformi imposte dalla moda mettono in disuso questo indumento. Tuttavia verso il 1840 si torna ad utilizzare la sottogonna, non sempre coprendola del tutto con la gonna. I materiali con cui è prodotta nell’Ottocento sono prevalentemente tessuti piuttosto leggeri, come lino, cotone e mussola, mentre sono adoperati quelli più pesanti per le sottogonne invernali. Sempre sensibile alle voghe del momento, la sottogonna si "adegua" al colore rosso delle giubbe garibaldine in auge negli anni successivi al 1860 ed è proposta in flanella rossa. Abbandonata quasi totalmente per tutto il Novecento, riappare solo negli anni Settanta, proposta da Lauren in cotone e in denim; ma è una moda passeggera.
SPATOLA Attrezzo simile a un coltello metallico usato per mescolare i colori sulla tavolozza. Le spatole sono usate da alcuni pittori per applicare il colore direttamente sulla tela.
SPETTRO CROMATICO Grafico rappresentante lo spettro dei colori, messo a punto per illustrare e spiegare la teoria dei colori. Lo spettro cromatico si presenta spesso come una ruota sulla quale sono collocati i colori primari, i colori secondari o binari, e i colori terziari. Se si divide il cerchio in due, si vedono apparire due nuove categorie: i colori freddi che danno una sensazione di freddo (azzurro, verde, viola), i colori caldi che evocano il calore (rosso, giallo, arancio).
SPOLVERO Procedimento tecnico che consente di riprodurre in più esemplari un disegno. Il foglio con l'immagine da riprodurre viene costellato di piccoli fori sopra i quali si lascia cadere una polvere colorante che, attraverso i buchi, va a depositarsi sulla superficie desiderata. Questa tecnica è stata spesso utilizzata per riportare anche i soggetti delle incisioni, a loro volta bucherellate, su oggetti di maiolica in seguito dipinti.
SPORTSWEAR In italiano "abbigliamento sportivo", è un termine di origine americana volto a designare una tipologia di abbigliamento non da sera, confortevole ma allo stesso tempo elegante, oppure degli indumenti assemblati in modo casuale; realizzato, comunque, sui modelli base delle attività ginniche.
STAMPA ORIGINALE Illustrazione prodotta in più esemplari, della quale l'autore ha personalmente eseguito la matrice e ha curato la stampa, effettuata con qualsiasi tecnica (tipografica, litografica, calcografica o serigrafica). Per essere considerata tale, una stampa originale deve anche essere numerata e firmata dall'autore. La numerazione generalmente si effettua facendo seguire al numero progressivo il numero totale delle copie stampate (per esempio, "15/100" significa "copia numero 15 di un soggetto tirato in 100 copie"). Altri tipi di numerazione indicano le prove d'autore, in genere contrassegnate da numeri romani (per esempio, "P.d'A. II/XX" significa "seconda prova d'autore su un numero complessivo di 20 prove tirate"), oppure le stampe non commerciabili (H.C., Hors commerce; F.C., Fuori Commercio, seguito dalla numerazione), o il grado di finitura del soggetto prima che questo appaia nella veste definitiva (I stato, II stato, ecc., seguito a sua volta dalla numerazione). La tecnica di designare ogni immagine ottenuta attraverso il procedimento dell’incisione è stata inventata dai Cinesi all’inizio della nostra era, ed è apparsa in Occidente nel XIII secolo.
STAMPA SMARGINATA Stampa ritagliata all'èinciso e, quindi, privata del margine. Questi sono, di solito gli esemplari meno ricercati dai collezionisti.
STAMPO Foglio di cartone o di un altro materiale resistente (acetato, metallo, ecc.) nel quale è ritagliato un motivo, che viene riprodotto dipingendo la parte bucata con la pittura o con l'inchiostro sopra il supporto.
STAMPONE Prova di verifica di un’incisione su legno inchiostrata al nerofumo e stampata su carta non incollata.
STEMMA In araldica, l'insieme dello scudo, delle insegne, degli ordinamenti esteriori e dei contrassegni di nobiltà; oppure, più comunemente, l'emblema di istituzioni, enti pubblici e similari. Secondo la classificazione araldica più diffusa, gli stemmi si suddividono nelle sei seguenti classi principali: (1) di dominio, cioè quelli di tutti i regni, principati e repubbliche; (2) di dignità, che recano i contrassegni della carica; (3) di comunità, cioè quelli di province, città, università, ecc.; (4) di concessione, concessi dai sovrani come ricompensa; (5) di padronanza, cioè quelli aggiunti a uno a uno stemma già esistente come contrassegno di omaggio e di dipendenza; (6) gentilizi, che sono quelli propri di famiglie nobili.
STILE Fenomeno che fissa ed esprime un’identità — costruita sul gusto, sui valori e sul modo di vivere del proprio gruppo o ceto e della propria persona — enfatizzandone i tratti di stabilità, l’insieme di elementi atti a formare un "discorso" che non sia completamente condizionato dalle variazioni delle mode, bensì vi si ponga trasversalmente e in modo critico.
STILE FIAMMEGGIANTE Questo stile appare alla fine dell’epoca gotica. È riconoscibile per la sua ricchezza di ornamenti e di elementi architettonici plurimi e variegati.
STILE IMPERO Abiti con una linea morbida e la vita segnata sotto il petto.
STILISTA Figura che può definirsi come "artista del gusto e dello stile", il suo ruolo si snoda sulla ricerca continua delle novità su cui si fonda il principio della moda. La massima espressione delle sue capacità è interpretare visualmente i desideri del pubblico mentre abitano l’inconscio degli individui, di cui la gente non ha ancora sviluppato un’idea precisa e cosciente. Gli stilisti si distinguono in: designer, free-lance e imprenditori.
STILISTA DESIGNER E' lo stilista "creativo" incaricato di rielaborare in maniera innovativa l’immagine di una griffe senza identificarsi con l’identità riconosciuta della marca, bensì apportando il proprio stile.
STILISTA FREE-LANCE E' lo stilista che concede il proprio talento soltanto per una stagione, operando attraverso consulenze o proposte più o meno complete di prodotti (alcuni free-lance si occupano anche di curarne l’immagine e il posizionamento sul mercato).
STILISTA IMPRENDITORE E' lo stilista a capo di maison che portano il suo nome. Segue il ciclo di lavorazione dalla scelta dei tessuti alla progettazione, per arrivare alla comunicazione del prodotto finale. Opera in partnership con aziende che si occupano della produzione (concessa su licenza) e della distribuzione.
STOCCHISTA Figura che gestisce un’attività commerciale con assortimento vario plurimarca, assenza di servizio e prezzi scontati, garantendo lo smistamento delle rimanenze stagionali. Una variante, presente soprattutto in Inghilterra, sono gli outlet aziendali gestiti direttamente dall’azienda.
STOLA Lunga striscia di stoffa, di formato generalmente rettangolare, da portare in maniera da coprire le spalle per poi incrociarla sulla parte anteriore del busto. Viene indossata sugli abiti da sera specialmente a metà Novecento, periodo in cui registra un notevole successo, appoggiata su una spalla o sciolta attorno al collo. In seguito, però, cade in disuso.
STRIDENTISMO Lo Stridentismo messicano è il primo movimento organizzato dell'america latina che abbia avuto l'ambizione di coinvolgere la letteratura, arti plastiche e musica.
STROPICCIATURA Tecnica che consiste nel deformare per compressione un supporto (in genere un foglio di carta) per cambiarne l'aspetto.
STUCCO Un composto di gesso e polvere di marmo che si usa molto sovente nelle decorazioni degli interni architettonici e nelle arti plastiche e che talvolta serve anche da sfondo o cornice per modellazioni a rilievo o per dipinti a fresco. Uno stucco di composizione più grossolana viene adoperato per gli ornamenti architettonici esterni e talvolta lo si tratta in modo che abbia a simulare un rivestimento in pietra. Esso era già in uso presso gli antichi romani e tornò di moda durante il periodo rinascimentale: d’allora in poi è stato largamente usato specie nel Seicento e nel Settecento.
STUDIO Opera preparatoria in vista della realizzazione di un quadro o di una scultura. Spesso preso dal vero, lo studio può riguardare un dettaglio del drappeggio, un oggetto, un nudo o una figura anatomica. Gli studi possono divenire essi stessi opere arte.
STYLIST Professione free-lance a metà strada tra l’area aziendale e il settore della stampa, richiede una formazione molto specialistica anche se non necessariamente tecnica. E' un esperto del gusto, abile nel creare "attorno all’abito" una forma di metacomunicazione, realizzandola attraverso altri oggetti di consumo, utili accessori o merci obsolete da inserire nella rappresentazione iconica dell’abito. Nell’ambito del lavoro redazionale è la figura professionale che seleziona gli abiti per un servizio fotografico e si occupa di richiederli agli stilisti; ma cura soltanto le immagini e non i testi scritti, elaborati dai giornalisti di moda.
SUPPORTO In pittura, si chiama supporto ogni materiale destinato a ricevere la pittura. Si può trattare di una tela, d'una tavola di legno, di un muro, di una pietra o anche di un metallo. Prima dell’applicazione della pittura, il supporto viene ricoperto di un intonaco.
SUPPORT-SURFACE Gruppo francese sorto alla fine degli anni ’60 del Novecento, composto di artisti che sono legati all’oggetto e alla materia bruta della tela, della cornice e del telaio di un quadro.
SUPREMATISMO Movimento artistico fondato nel 1913 dal pittore russo Kazimir Malevic, iniziato con un quadro rappresentante un quadrato nero su fondo bianco. Malevich, nel 1915, redige, con la collaborazione di Majakowskij ed altri, il manifesto programmatico. Il Suprematismo si fonda sulla "supremazia della pura sensibilità nell'arte": un'arte cioè totalmente distaccata dalla realtà naturale, quindi dalla rappresentazione dell'oggetto, che perde ogni significato. "La sensibilità è l'unica cosa che conti", scrive Malevich, "ed essa viene espressa per mezzo di forme assolute: il rettangolo, il triangolo, la cerchio, la croce". Attraverso un'estrema semplificazione geometrica il suprematismo diventa uno dei momenti essenziali per una nuova arte astratta che influenzerà, tra l'altro, la metodologia del Bauhaus. Tra gli esponenti del movimento si possono ricordare El Lissitskij e Aleksandr Rodcenko, che faranno parte, negli anni seguenti, del movimento costruttivista.
SURREALISMO Il Surrealismo è un movimento artistico-culturale nato a Parigi nella seconda metà degli anni Venti; nel 1924 lo scrittore A. Breton, guida spirituale del movimento, legato alle concezioni psicoanalitiche di Freud, firma il Primo Manifesto Surrealista. L'importanza attribuita alla dimensione onirica dell'uomo comporta la necessità di liberare le forze dell'inconscio anche nello stato di veglia ed il rifiuto delle leggi della logica, per una libertà completa di espressione fondata su nuovi rapporti regolati dall'inconscio, dal fortuito, dall'automatico. L'arte viene intesa come veicolo di conoscenza irrazionale poiché sostituisce l'occulto e l'ermetico al palese e al lineare. Accanto a poeti (G. Apollinaire, P. Reverdy, André Breton), pittori di diversa provenienza aderirono al Surrealismo (Max Ernst, Y.Tanguy, André Masson, René Magritte, Salvador Dalì, P. Delvaux, Joan Mirò, V. Brauner), recando così personalissimi apporti al movimento che ha una vastissima diffusione fino alla vigilia della II guerra mondiale.
SWEATING SYSTEM Definizione elaborata nell’ambito della razionalizzazione della produzione operata nel XIX secolo. Distingue lo spazio in cui sono riuniti sarti e tagliatori che collaborano alla confezione di un abito, mentre le altre attività di finitura sono svolte dalle lavoratrici a domicilio.
TACHISME Questo termine designa la maniera degli impressionisti che non esitavano a porre macchie di colore le une accanto alle altre; fu usata in particolare dagli esponenti del puntinismo.
TAGLIATRICE Un mestiere di fondamentale importanza per il risultato finale dell’abito. Anche se esistono ormai macchinari in grado di assicurare la necessaria perfezione del taglio, l’artigianalità di tale mansione resta indispensabile per alcuni modelli ed è una capacità professionale per cui è scarsa l’offerta formativa.
TAILLEUR Tipo di abito femminile ideato da Worth a metà Ottocento, su ispirazione del completo maschile. Di qui il nome, derivante dal termine usato per definire il sarto maschile ottocentesco, l’unico capace di realizzare questo vestito, composto inizialmente da giacca e gonna, poi proposto anche con pantalone. Ha un’ampia diffusione anche nel corso del Novecento, variamente reinterpretato da altri sarti, in particolare da Chanel, che ne fa il simbolo del suo stile. Il tailleur rappresentava, e ancora oggi per molti versi rappresenta, la partecipazione della donna ad un mondo esclusivamente maschile: quello lavorativo. Il tratto mascolino è, in alcuni casi, accentuato da altri accessori "rubati" al guardaroba da uomo, come il gilet, la cravatta e la paglietta.
TARGET Nel linguaggio pubblicitario, fascia entro la quale si collocano i fruitori di una comunicazione pubblicitaria potenziali acquirenti di un prodotto.
TARSIA Manufatto ligneo o lapideo realizzato mediante la giunzione di pezzi variamente sagomati al di sopra di una lastra di supporto. Distinta dall'intarsio, anch'esso costituito da pezzi variamente sagomati ma collocati entro gli incavi praticati nel piano di base. Il criterio operativo è il medesimo sia che si tratti di tarsia lignea o lapidea, derivando la composizione in entrambi i casi dall'accostamento di essenze legnose o specie litoidi di colorazioni e testure diverse. Nella tarsia lapidea in particolare si segnala la produzione del commesso fiorentino realizzato nell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze a partire dal 1574 e costituito da pietre dure, preziose e semipreziose fissate con mastice a lastre marmoree.
TAVOLA DA DISEGNO Superficie dura sulla quale si appoggia la carta, che può essere fissata per mezzo pinze da disegno.
TAVOLOZZA Simbolo per eccellenza dell'artista pittore, la tavolozza di legno, con il suo buco per il pollice e la sua forma caratteristica, non è più molto usata se non dai pittori dilettanti. I pittori contemporanei, il più delle volte, sistemano e mescolano la loro pittura su una tavola, dentro vasetti, o anche su una tela che servirà poi da sfondo per il futuro quadro. La parola designa anche i toni e i colori usati più spesso da un pittore nelle sue opere.
TELA Supporto della pittura. Esistono diversi tipi e qualità di tele. La più diffusa è la tela di lino. Esistono anche tele di canapa, di cotone o di fibre sintetiche. La tela viene generalmente tesa su un telaio e apprettata. Numerosi pittori contemporanei lavorano direttamente su tele grezze.
TELAIO Cornice di legno su cui è tesa la tela. Esistono diversi tipi di telaio: i telai semplici, i quali non sono altro che cornici, più o meno rinforzate a seconda della dimensione; e i telai a chiave, che permettono di variare la tensione della tela e di regolarla una volta che essa sia stata fissata al telaio.
TELAIO SERIGRAFICO Cornice formata da quattro listelli di legno sulla quale viene teso il tessuto a trama che, sottoposto a particolari procedimenti, costituisce la matrice per la stampa in serigrafia.
TEMPERA (PITTURA ALL'UOVO) Procedimento che utilizza colori fabbricati a base di pigmenti mescolati al giallo d'uovo. Questa tecnica è simile alla tempera sintetica. La tempera sarà molto usata fino al XV secolo, poi soppiantata dalla tecnica della pittura a olio. I pregi di questa tecnica consistono nella chiarezza e delicatezza di toni che si ottengono e nell'opaca levigatezza del risultato finale. Utilizzata dai maggiori maestri del Quattrocento (Mantegna, Botticelli, Piero della Francesca), questa tecnica decade parzialmente nel XVI secolo con il parallelo affermarsi della pittura a olio. I colori a tempera sono attualmente commercializzati in tubetti; il pigmento di cui sono costituiti è mescolato con gomma arabica, per cui, più correttamente, si dovrebbe parlare di colori a guazzo.
TEMPERA SINTETICA Tecnica di pittura che utilizza colori a base di pigmenti macinati molto finemente e mischiati a colla o gomma arabica. È un procedimento simile alla tempera.
TENEBRISTA Pittore appartenente a un movimento raggruppante artisti che realizzano soggetti molto cupi, illuminati da luci artificiali. Vedi anche chiaroscuro.
TERRACOTTA Nome dato ai prodotti ricavati dall’argilla cotta al forno. La terracotta ebbe nel corso dei secoli i più svariati usi. Come elemento decorativo architettonico, la terracotta fu usata già dai Greci, dagli Etruschi, dai Romani. Grandissima fortuna ebbe nell’età romanica in cui terrecotte stampate con motivi ornamentali e spesso ritoccate a scalpello formano fregi e decorazioni varie sulle chiese e gli edifici. L’uso si trasmise all’arte gotica, specialmente nell’Italia settentrionale: la terracotta fu allora anche intesa come elemento cromatico di singolare rilievo. La decorazione in cotto continuò nel Quattrocento in forme mutate secondo i nuovi gusti stilistici, e fu frequente specialmente in Lombardia, ed in Emilia. Col Cinquecento l’uso diminuì e decadde nei secoli successivi, mantenendosi appena quale reminiscenza tradizionale in alcuni centri ove più viva era stata la fioritura nei tempi passati. Fuori d’Italia, in Germania, la decorazione in terracotta ebbe una certa importanza nel primo periodo gotico, poi nuovamente nel Rinascimento (secolo XVI). La terracotta invetriata, termine con cui si indica la materia plastica usata per primo da Luca della Robbia, teoricamente non differisce dalla maiolica avendo un rivestimento stannifero.
TERRE Si tratta di colori, originariamente ottenuti mediante la macinazione di particolari pietre tenere e colorate, il cui pigmento è determinato dalla presenza di ossidi metallici fra esse ricordiamo l’ocra, la terra di Siena, la terra d’ombra, il rosso veneziano, la terra verde ecc.
TERZISTI Laboratori di produzione che realizzano, in subappalto, prodotti finiti.
TESSUTAIO Esperto da consultare per la scelta del tessuto e per la reale possibilità di ottenere un determinato tessuto nel colore deciso originariamente, eventualmente per inserire decorazioni forgiate da macchinari tecnologicamente avanzati, il cui risultato effettivo sarà il frutto di un lavoro tecnico sperimentale tangibile solo poco prima dell’uscita della realizzazione finale dell’abito.
TINTA Risultato ottenuto dalla mescolanza di diversi colori.
TINTA PIATTA Colore steso in modo uniforme.
TIPOGRAFIA Sistema di stampa mediante matrici a rilievo che vengono impresse direttamente sulla carta o su altro supporto. Le matrici, costituite da caratteri tipografici per la stampa del testo, cliché per la stampa delle illustrazioni, nonché altri elementi stampanti quali filetti, fondini e fregi, vengono assemblate nella forma di stampa insieme a quelli che vengono chiamati "elementi non stampanti", e cioè margini, interlinee e spaziature. Le macchine per la stampa tipografica possono essere piane, pianocilindriche o rotative. Nel primo caso la forma di stampa è in piano e la pressione della carta su di essa avviene mediante un altro piano; nel secondo caso la forma è sempre in piano e la pressione della carta avviene mediante il rotolamento di un cilindro; nel terzo caso la forma è cilindrica e la pressione avviene mediante un altro cilindro.
TIPOMETRIA Insieme dei sistemi di misurazione relativi alla composizione tipografica del testo. Nei paesi occidentali i sistemi di misurazione sono due: il sistema Didot e il sistema Pica. Il primo, messo a punto nel 1770 da Francois Ambroise Didot, prevede due unità di misura, l'una chiamata riga tipografica (unità grande) e l'altra punto tipografico (unità piccola); la riga tipografica corrisponde a 4,512 mm ed è composta da 12 punti che misurano ciascuno 0,376 mm. Il sistema Pica, in uso nei paesi anglosassoni, prevede le stesse suddivisioni e la stessa nomenclatura del sistema Didot, ma se ne differenzia dimensionalmente, poiché la riga misura 4,217 mm (cioè la sesta parte di un pollice) e il punto 0,351 mm.
TIPOMETRO Strumento utilizzato per la misurazione tipografica.
TIPON Duplicato di una fotolitografia.
TIRATURA Termine dell’incisione designante il foglio di carta stampato. Le tirature da incisioni, ma anche da litografie o da serigrafie spesso sono numerate. Si distinguono gli esemplari fuori commercio (F.C.) e le prove d’artista (P.A.).
TONALISMO Il Tonalismo nell'arte del XX secolo rappresenta la componente fondamentale della ricerca pittorica di un gruppo di artisti i cui principali protagonisti sono E. Cavalli, G. Capogrossi, F. Pirandello, R. Melli, C. Cagli -per i quali la visione pittorica deve realizzarsi come "assoluta", svincolata dalla dipendenza al colore e alla luce naturali. Bisogna invece giungere al tono, cioè il valore assoluto del colore: "l'arte della pittura è rapporto di colore che suscita l'architettura del dipinto, la distribuzione dei suoi spazi, l'essenzialità tipica delle sue forme...". Questi concetti vengono elaborati prevalentemente da E. Cavalli a partire dal 1927, ed espressi nel Manifesto del Primordialismo plastico firmato da Cavalli, Capogrossi e Melli nel 1933. Le mostre più significative per l'affermazione di questo nuovo cromatismo antinaturalistico e sintetico si svolgono a Roma tra 1927 (Pensione Dinesen: Cavalli, Capogrossi e F. Di Cocco) e 1932 (Galleria di Roma: Cavalli, Cagli, Capogrossi e altri), giungendo alla piena espressione del tonalismo plastico della Scuola Romana.
TONO Termine utilizzato nella musica, ma anche nella pittura. Designa l'intensità del colore. Grado di intensità di un colore all’interno della propria scala cromatica. Si dice pittura tonale - in contrapposizione alla pittura cromatica che si fonda su zone di colore nettamente distinte le une dalle altre e delimitate da rigidi contorni - quella pittura fondata su accordi anziché su contrasti coloristici, che tende ad armonizzare i vari toni a seconda del loro valore luminoso (valore tonale) per ottenere una morbida fusione delle forme con l’atmosfera. Come esempio canonico di pittura tonale si suole indicare quella di Giorgione e in genere quella veneta del Cinquecento, ma in realtà ne esistono vari esempi anche in secoli precedenti. I toni caldi sono vicini al rosso e i toni freddi all’azzurro.
TORCHIO Macchina da stampa utilizzata per l'impressione nei tre sistemi di stampa: tipografico, litografico e calcografico. Il torchio tipografico adottato dai primi stampatori deriva da quello per la torchiatura delle vinacce, già in uso all'inizio del XV secolo per la stampa di xilografie; è stato per oltre tre secoli, dall'invenzione della stampa a caratteri mobili all'inizio dell'Ottocento, l'unico mezzo a disposizione dei tipografi per la stampa di libri e di altre pubblicazioni. È costituito da un piano sul quale viene posta la forma, inchiostrata mediante i mazzi (grossi tamponi imbevuti di inchiostro); la parte superiore è formata da un secondo piano, azionato mediante un sistema meccanico di leva-vite. La carta, posta sopra la forma, riceve la stampa attraverso la pressione del piano superiore. Il torchio litografico si differenzia da quello tipografico per il modo in cui la pressione di stampa è esercitata sulla pietra o sullo zinco montati su un piano scorrevole, mediante una racla di legno (una specie di spatola ricoperta di cuoio), chiamata anche "coltello". Il movimento del piano scorrevole si effettua manualmente mediante una ruota a stella (simile al timone di una nave): questo tipo di torchio è perciò chiamato "torchio a stella". Il torchio calcografico è composto dalla tavola portalastra (il cui movimento scorrevole si ottiene attraverso la rotazione del cilindro inferiore) e dal cilindro superiore che ha la funzione (sempre attraverso la rotazione) di esercitare la pressione sulla lastra stessa.
TOTAL LOOK Se ne parla in riferimento a tutto ciò che viene realizzato da uno stilista, sia in termini di capi di abbigliamento sia di accessori. E' un’espressione molto utilizzata nel penultimo decennio del Novecento.
TOTALE STANDARD E' il costo industriale unitario ottenuto dalla somma dei costi diretti e indiretti assoluti (non relativi ai modi o ai luoghi di produzione), sul quale vengono stabiliti i costi di una collezione.
TRANSAVANGUARDIA Questa definizione riunisce artisti della fine degli anni ‘80 del XX secolo che considerano superati l'astrattismo e l'arte concettuale. Il pittore Sandro Chia ne è uno dei rappresentanti più noti.
TRASPARENZA Caratteristica mostrata già dagli abiti confezionati in leggera mussolina. Ma, nella moda moderna, si comincia a parlare di trasparenza a partire dal 1968, quando Yves Saint Laurent propone in passerella una camicia sottilissima che lascia intravedere le linee del corpo. Pur se non accolta mai senza polemiche e pur nella mancanza di una totale adesione ad essa da parte del pubblico, la voga per le stoffe trasparenti non cessa di tornare in auge saltuariamente.
TRATTEGGIO Nel disegno o nell’incisione, tecnica che consiste nel tracciare tratti paralleli poi incrociati per ottenere un effetto di ombra.
TRATTEGGIO RESTAURO Detto anche impropriamente, rigatino, righettino. Tecnica utilizzata per la reintegrazione pittorica di una lacuna, adottata dall'Istituto Centrale del Restauro (Italia) e seguita da buona parte dei restauratori italiani. Consiste nella stesura del colore (acquerello) a trattini ravvicinati, con colori puri nel caso di una reintegrazione a selezione cromatica, oppure partendo dalla tricomia di base nel caso della reintegrazione a astrazione cromatica. La tecnica consente di raggiungere una notevolissima approssimazione all'originale, pur restandone nettamente distinguibile all'osservazione ravvicinata. Per quanto riguarda l'uso dei colori ad acquerello si ricorda che, non potendo essere questo per la sua natura steso se non sul campo bianco della stuccatura, la reintegrazione non potrà in alcun caso deboradare oltre i margini della lacuna.
TREMENTINA In pittura, questo termine designa un’essenza fabbricata a base di pino marittimo (esistono altre trementine, quella di larice per esempio, ma sono utilizzate assai di rado in pittura). La trementina è un solvente che si chiama anche olio di trementina o essenza di trementina. Il suo uso è molto diffuso, anche se alcuni pittori le rimproverano di ungere di grasso le preparazioni e le preferiscono il white-spirit. L'essenza di trementina a contatto con l'aria ingiallisce e diventa oleosa e non più adatta alla pittura. Conservatela in recipiente ben chiuso.
TREND SETTER Stilista leader che riesce a realizzare l’incontro tra logica razionale industriale e creatività artistica, dimostrando la globalità insita nel suo approccio processuale, che mette insieme trasversalmente fattori tra loro diversi (emozione e ragione; estetica e funzione; qualità, servizio, comunicazione). I trend setter forniscono così al consumatore, più che una tipologia di prodotti, un ambiente immaginario, che, non essendo soggetto alla temporalità, si presta a sensibilizzare il cliente sulle aspettative fiduciarie della griffe. L’élite degli stilisti leader in grado di muoversi su questo nuovo percorso non rinuncia totalmente al cambiamento, ma lo trasferisce nell’ambito della "ricerca personale", in un costante dialogo interiore che affianca esigenza di forte riconoscibilità nella continuità di tratti stilistici costanti ed evoluzione sperimentale delle forme espressive.
TRISTAN TZARA Scrittore francese di origine romena (Moinesti, Moldavia 1896 - Parigi 1963). Nel 1916, a Zurigo, fonda con R. Huelsenbeck e H. Arp il movimento dada. Stabilitosi a Parigi, collabora con il gruppo surrealista dal 1920 al 1934. Nelle sue prime opere esprime una ribellione totale, nichilista, contro la società, la morale, il linguaggio, le convenzioni estetiche, lasciando esplodere la sua poesia "latente", che contrappone alla poesia "diretta" dei poeti tradizionali. In seguito, il suo accostamento al marxismo e la forte tensione civile e morale che ne segue rendono il suo pensiero e il suo linguaggio più equilibrati e composti.
TRITTICO Quadro costituito da un pannello grande e da due più piccoli che si ripiegano per chiuderlo. Vedi anche pala.
TROMPE-L'OEIL Con il termine francese Trompe-l'oeil, che si può tradurre in italiano con "inganno ottico", ci si riferisce ad un genere pittorico che vuole dare l'illusione di una realtà che non esiste e in particolare della profondità. La struttura della composizione, la descrizione analitica ed il virtuosismo prospettico sono le basi su cui si costruisce tale inganno. Viene usato in vari periodi della storia dell'arte, ma prevalentemente durante il Barocco.
TUCHLEIN Tüchlein Termine tedesco con il significato letterale di "piccolo pezzo di stoffa". Indica un genere di pittura e di tecnica diffuso tra il XV e il XVI secolo nelle Fiandre e nei paesi di lingua tedesca, per lo più a carattere decorativo a imitazione della superficie tessile degli arazzi e dei ricami. Tecnicamente i tüchlein sono realizzati a tempera magra su tela di lino priva di preparazione, in parte risparmiata dalla pittura per sfruttare il colore naturale della tela come sfondo. Data l'estrema deperibilità di questi manufatti le testimonianze materiali della tradizione sono oltremodo rare.
TULLE Termine che risale al Settecento e deriva da Tulle, nome della città francese di produzione. Si tratta di un materiale sottilissimo, trasparente e con una fitta trama a fori esagonali, molto usato per abbellire vestiti, cappelli e soprattutto per realizzare vesti nuziali. In origine realizzato solo in garza o in seta, oggi lo si trova anche in fibre sintetiche.
TURKISH Denominazione comune dei "pantaloni da harem". Adottato liberamente — anche se senza particolare entusiasmo — dalle donne francesi, questo capo è concesso alle inglesi soltanto nel 1969.
TUTTO BIANCO Moda diffusasi nella seconda metà degli anni Trenta. L’idea parte dal sarto della regina Elisabetta, che ha scelto per lei, in lutto di Giorgio V ma impegnata in visite ufficiali all’estero, un intero guardaroba appunto bianco. Per le donne l’abito bianco per la sera diventa d’obbligo quanto lo smoking per gli uomini.
TV TEMATICHE Hanno ormai raggiunto una discreta diffusione le tv che scelgono di focalizzare l’intera programmazione su un solo argomento, cosicché oggi, sui canali di moda, si dispone di immagini delle sfilate in qualsiasi momento della giornata; le immagini arrivano da luoghi diversi e presentano sfilate, eventi, mostre e quant’altro appartiene al settore di riferimento, offrendo, in un flusso ininterrotto, proposte stilistiche di ogni genere.
TWEES Termine derivante molto probabilmente dall’errata trascrizione della voce scozzese twill (saia) e dalla connessione ad essa di Tweed, nome del fiume che delinea il confine tra Scozia e Inghilterra, famoso per la presenza, nei dintorni, di industrie di tale tessuto. Con tweed, infatti, si designa un tipo di stoffa di lana mediamente pesante, ruvida al tatto, realizzata in diverse colorazioni. Sin dalla fine del XIX secolo viene adoperato soprattutto per farne abiti, sia femminili sia maschili, e scialli. Ne esistono diverse tipologie: il denegale, l’harris, l’home-spun, il Linton.
UFFICIO STAMPA Ha il compito di elaborare i comunicati (press release) da inviare ai giornalisti per fornire dati utili alla redazione di un "pezzo" — e, innanzitutto, per sollecitarlo — che riguardi la collezione stagionale o, più in generale, notizie sull’azienda (servizi offerti, politiche verso i dipendenti, piani di espansione, progetti ecologici ecc.). Il passo successivo è la rassegna stampa, cioè la raccolta di tutti gli articoli pubblicati e il monitoraggio in termini sia qualitativi (positivi/negativi) sia quantitativi (numero di testate).
UKIYO-E Termine giapponese designante un’opera pittorica il cui soggetto è ispirato alla vita quotidiana.
UNGARETTI Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888, dove trascorre l'infanzia e l'adolescenza. Si trasferisce a Parigi nel 1912, ed ha l'opportunità di conoscere sia gli scrittori italiani lì presenti (Soffici, Palazzeschi, Savinio), sia alcuni fra i principali letterati e artisti francesi del momento (Apollinaire, Breton, Braque, Picasso). Tornato in Italia pubblica le sue prime poesie su Lacerba, grazie ai contatti parigini col futurismo italiano. Interventista, partecipa alla I guerra mondiale e durante quest'esperienza matura la sua vocazione alla poesia. Nel 1917 esce Il porto sepolto e due anni dopo Allegria di naufraghi, appartenenti alla prima fase della sua poesia, interessata ad una nuova scansione ritmica. La seconda, più complessa ed articolata, comincia nel 1933 col volume Sentimento del tempo. Si trasferisce in Brasile nel 1936 per insegnare Letteratura all'Università di San Paolo. Qui, nel 1939, muore a soli nove anni il figlio Antonietto. Questa tragica esperienza sarà alla base della terza fase, a cui appartiene Il dolore (1947). In essa si svolge una dolorosa riflessione sull'uomo. Muore a Milano nel 1970.
UNISEX Si dice di un capo (camicia, giacca, pantalone o panciotto) che può essere indossato, indistintamente, dall’uomo e dalla donna. Adottato sin dal 1968, è uno stile molto popolare negli anni Settanta, cioè nel periodo in cui entrambi i sessi cominciano a indossare capi fino a quel momento destinati esclusivamente all’altro sesso. Tuttavia, tale voga è accolta senza polemiche solo a partire dai primi anni Ottanta.
VALORE Qualità di un tono che varia dal più scuro al più chiaro. I differenti valori sono usati nel disegno per rendere il volume degli oggetti e dare l'illusione della profondità.
VALORI PLASTICI Rivista mensile fondata e diretta a Roma (1918-21) da M. Broglio, che si avvale della collaborazione di artisti italiani e stranieri. Valori Plastici è espressione di un particolare periodo culturale italiano, volto da una parte verso aperture europeistiche, dall'altra all'affermazione di artisti italiani (C. Carrà, G. De Chirico, G. Morandi, Martini) fino a rivendicare, in campo morale ed estetico, il primato italiano nella tradizione Quattrocentesca.
VAMP Termine derivato da vampiro, tema sul quale, nei primi anni Venti, si producono vari film. In questo periodo le dive del cinema proiettano sul mondo un nuovo tipo di donna: mentre il processo di emancipazione è ormai avviato, si afferma un’immagine di marcata femminilità, il cui principale tratto distintivo è lo sguardo languido; cappelli calati sulla fronte, lunghe frange ed un particolare trucco scuro sono usati per mettere in risalto la sensualità del volto. Tutto concorre a creare l’effetto fluido e sfumato del linguaggio cinematografico caratteristico dell’epoca e gli abiti, molto leggeri — in crêpe de Chine o chiffon — scendono morbidi, ma corti fino alla caviglia.
VANITA' vanità Genere particolare, in cui è messo in scena un personaggio che medita sulla futilità della vita sulla terra e sulla nostra ineluttabile fine.
VEDUTA Pittura che riproduce fedelmente una piazza, una via, un monumento, delle rovine, o una festa pubblica in città, specie di inquadratura - ricordo, volta anche a evocare un’atmosfera e un ambiente, delle soste degli artisti nei centri e nelle corti principali d’Europa (Roma, Venezia, Dresda). Sorse nel Seicento, ma acquistò più ampio respiro e più precisa fisionomia nel secolo successivo, ad opera soprattutto di Pannini e dei veneziani Canaletto, Guardi e Bellotto.
VELATURA Pennellata di colore con una miscela molto ricca di legante e assai povera di pigmento, così che la pellicola pittorica risulta semitrasparente. La sovrapposizione di velature dalla colorazione analoga o differente rispetto al pigmento coprente sottostante consente di raggiungere sia particolari effetti di modellato, che tinte non altrimenti ottenibili (ad es. mediante la miscelazione diretta dei pigmenti sulla tavolozza o sul dipinto). Nella pittura a olio, un sottile strato, molto liquido, di pittura mescolata a vernice che si applica una volta finito il quadro. Esso ne accresce la luminosità e la trasparenza.
VENDITA ALL'ASTA Un buon numero di quadri sono venduti in aste pubbliche. Sotheby's e Christie's sono sale d’asta di fama internazionale.
VERDE DI COBALTO E' una miscela di ossidi di cobalto e zinco e ha diverse tonalità di verde. Non deve essere mescolato con pigmenti contenenti ferro come le terre e le ocre.
VERDE SMERALDO Si ricava dall'ossido di cromo verde idrato, ottenuto mediante calcinazione. E' un colore trasparente con poco potere colorante; se viene mescolato con un po' di giallo di cadmio dà luogo ad un bellissimo verde brillante.
VERDUGALE Sottogonna nata in Spagna verso il 1550. Inizialmente è realizzato in feltro, viene poi ampliato con l’aiuto di cerchi fatti con stecche di balene o di vimini. La versione esagerata del 1575, costituita da un largo cerchio di metallo, è chiamata verdugale a ruota o alla francese.
VERIFICA ERGONOMETRICA La prova del muoversi dentro l’abito, l’anticipazione dell’effetto che le suggestioni creative avranno una volta indossate e la potenzialità delle rielaborazioni d’uso.
VERNICE Utilizzate per la pittura a olio, le vernici svolgono una funzione di protezione della pittura sulla tela. Si utilizzano vernici anche per fare delle velature o per proteggere una parte di un quadro. Si può aggiungere un agglutinante alla vernice per darle un aspetto più opaco: così la brillantezza può essere controllata con precisione.
VERNICE MOLLE Tecnica di incisione indiretta all'acquaforte, chiamata anche "a cera molle", ottenuta mediante l'asportazione di parte del materiale antiacido (generalmente cera) ricoprente la lastra stessa, reso molle dall'aggiunta di sego. L'asportazione del materiale coprente avviene in corrispondenza del disegno effettuato su un foglio di carta appoggiato sulla superficie della lastra. Il materiale coprente si attacca al foglio e così vengono lasciate scoperte le parti che, secondo il normale procedimento dell'acquaforte, verranno poi intaccate dall'acido. Nella tecnica a vernice molle viene in genere utilizzata un carta granulosa: il segno riprodotto non risulta perciò netto, ma assume l'aspetto di un disegno a matita o a pastello.
VERSIONE Un artista può produrre più versioni di uno stesso soggetto, spesso realizzate in un periodo di tempo abbastanza breve. Queste versioni sono il riflesso delle varianti che quel soggetto ispira all'artista.
VERSO Il retro della stampa.
VESTITO ANTINEUTRALE L’abito futurista rielaborato, nello spirito marinettiano, per glorificare la guerra durante l’intervento italiano nel primo conflitto mondiale; il manifesto futurista è ripubblicato col titolo Il vestito antineutrale.
VETRATA Assemblaggio, mediante legature in piombo, di pezzi di vetro colorati e posti su una finestra. L'arte gotica utilizzò molto le vetrate per ornare cappelle, chiese e cattedrali.
VETRO Supporto pittorico utilizzato sin dalla più remota antichità. La colorazione del vetro si ottiene miscelando alla pasta vitrea fusa ossidi di metalli diversi. Dall'ossido di ferro derivano colorazioni giallo-verdastre e rosse; dal rame, il rosso, il verde e l'azzurro chiaro; dal cobalto l'azzurro scuro, mentre colorazioni purpuree e violette si devono alla presenza del manganese, che veniva talvolta aggiunto per compensare le impurezze del ferro e ottenere un vetro incolore. Nella decorazione delle monumentali vetrate di età romanica e gotica si fece largo uso della GRISAGLIA per la resa dei modellati, mentre particolari effetti cromatici vennero realizzati mediante il PLACCAGGIO e dipingendo con il giallo d'argento (XIV sec.) e il rosso jean Cousin (XVI sec.) che si incorporavano alle lastre vitree (colorate o incolori) sulle quali erano stesi mediante successiva cottura.
VIDEO DI MODA Filmati da trasmettere su uno schermo televisivo, che, con le vetrine, costituiscono gli strumenti della comunicazione nei punti vendita. Nella loro realizzazione l’elemento centrale sono gli spezzoni di girato delle sfilate, cui si affiancano altre immagini pubblicitarie del marchio, degli stilisti, dei testimonial o delle modelle. Possono diventare mini-storie o brevi documentari, il cui protagonista principale è sempre la casa di moda.
VINTAGE Categoria che indica abiti d’epoca usati. E' il modo per recuperare capi del passato che hanno fatto tendenza, riproponendoli così com’erano, senza rielaborazioni. La novità è solo nella ricontestualizzazione dell’abito storico e d’annata nel tempo presente. A partire, dunque, dai creatori, ai cacciatori di idee, alle cultrici di moda, alle attrici, alle studentesse, si è formata una nuova tipologia di consumatore: l’adepto del vintage La definizione non è casuale, in quanto tale pratica si pone come un "movimento", con tanto di leader (Angelo Caroli), che trova visibilità in una mostra annuale (al Castello di Belgioioso, Pavia).
VORTICISMO Il Vorticismo viene creato da un gruppo di artisti inglesi, in particolare Wyndham Lewis, come movimento indipendente dalle influenze continentali e alternativo al Cubismo, al Futurismo e all'Espressionismo. Il termine "vorticista" è coniato all'inizio del 1914 da Ezra Pound, e sul primo numero della rivista del movimento, Blast, egli spiega: "Il vortice è il punto di massima energia. Nella meccanica rappresenta la massima efficienza. usiamo i termini 'massima efficienza' nel loro significato esatto, cioè come verrebbero usati in un testo di meccanica".
WEARABLE (fashion chip) Il rapporto tra moda e tecnologia si sviluppa nella ricerca dell’abito intelligente, che permette di "portarsi addosso" le informazioni, cercando di far dialogare tra loro i capi e gli accessori, facendo del proprio corpo una rete locale personale. Con il wearable l’abito si fa "chip" e ingloba le tecnologie, dando loro un posto all’interno della confezione.
WEB CAMER E' il commesso virtuale, incaricato di illustrare all’utente le caratteristiche tecniche degli abiti durante lo shopping in rete.
WEB DESIGNER Figura professionale specializzata nell’uso di una "grafica sensibile", cui si sono rivolti molti stilisti famosi per ottimizzare l’efficacia della comunicazione via Internet. I nomi dei web designer si trovano, in genere, alla fine di ogni home page.
WET ON WET Locuzione inglese (letteralmente bagnato su bagnato) a indicare la tecnica pittorica in cui un nuovo strato di colore viene applicato direttamente su precedenti stesure non ancora asciutte. In particolare il procedimento si identifica con la stesura di lumeggiature a tempera ad uovo sovrapposte a strati ad olio "bagnati", il che evita lo "sporcarsi" del colore con risultati particolarmente efficaci.
WHITE SPIRIT E' certamente il solvente più usato dai pittori. Il white-spirit è un miscuglio di diverse essenze di petrolio. Diverso dalla trementina, è volatile e, dunque, evapora rapidamente. Occorre notare che questo prodotto è tossico e che si deve evitare un suo uso regolare. Gli si preferirà allora la trementina, un solvente a base di essenza vegetale che non è, a sua volta, esente da tossicità.
WIENER Werkstätte La scuola di arti applicate di Vienna, dove, nei primi anni del Novecento, si costituisce un laboratorio stabile dedicato alla moda sotto la guida di Eduard Wimmer-Wisgrill. Le proposte innovative degli artisti — gli abiti ispirati, ad esempio, alla morbidezza orientale come quelli disegnati da Gustav Klimt — vengono realizzati solo raramente. Tuttavia, lo spirito della sperimentazione che caratterizza il transito tra Otto e Novecento persuade una personalità come il sarto Paul Poiret a modificare radicalmente la figura femminile, proprio basandosi sul lavoro di scavo e di rilettura mitologica compiuto, sulle tradizioni antiche o esotiche, dai mercati dell’industria culturale.
XILOGLIFIA Tecnica molto antica di incisione su legno in rilievo. La lastra utilizzata per l’incisione è una tavola di legno tagliata nel senso delle fibre (legno di filo) e scavata col temperino o la sgorbia.
XILOGRAFIA Come la xiloglifia, la xilografia è una tecnica di incisione su legno. Ma essa utilizza delle tavole tagliate perpendicolarmente alle fibre (legno di testa). L’incisione si fa per mezzo di un bulino.
XXV DELLA CAMPAGNA ROMANA XXV della Campagna Romana è il nome di un gruppo di venticinque pittori attivi a Roma che, nel 1904, decidono di fondare una società finalizzata allo sviluppo della pittura dal vero. Il gruppo si rifà all'insegnamento del pittore Nino Costa, che è tra i primi in Italia ad indicare l'importanza della ripresa dal vero, a diretto contatto con la natura. Ogni domenica mattina alle otto i "XXV" si ritrovano alla stazione Flaminia o Termini di Roma per andare in qualche località della campagna nei pressi di Roma, a dipingere dal vero. Il luogo deve rispondere a due requisiti basilari: offrire un paesaggio interessante dal punto di vista pittorico, ed avere una buona osteria nei paraggi. I XXV della Campagna Romana riprendono l'abitudine diffusa tra i pastori laziali di darsi soprannomi di animali allusivi ai tratti somatici o al carattere di ciascuno. Ad esempio Lorenzo Cecconi è chiamato il "gallinaccio", tramutato poi in "pollo d'India" in seguito ad un viaggio nel paese asiatico; Camillo Innocenti viene soprannominato "il pechinese"; Enrico Coleman è "il birmano" a causa del suo temperamento mite e contemplativo.
YAB-YUM Rappresentazione pittorica nel lamaismo tibetano.
ZINCOGRAFIA Tecnica di incisione in rilievo su una superficie metallica. Il disegno è riportato a penna o a pennello su una lastra di metallo (rame o zinco), che viene immersa in successivi bagni di acido. La tecnica è chiamata anche gillotage.
 

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Arte
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Aggiornamento: 09/09/2014