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LEONARDO E LA CITTA' IDEALE |
- Verso il 1486, in seguito alla pestilenza che ucciderà a
Milano 50.000 persone (la metà della popolazione), Leonardo inizia ad occuparsi
particolarmente di problemi urbanistici.
- Seguendo una "moda" tipica del Rinascimento, egli
prese a elaborare un progetto di "città ideale", che però, a causa degli
eccessivi costi, rimarrà irrealizzato.
- Questa città sarebbe dovuta sorgere lungo le rive del
Ticino, al fine di assicurare il trasporto delle merci e la perfetta igiene dei luoghi.
- Leonardo voleva una città comoda e spaziosa, ben ordinata
non solo nelle strade, ma anche nelle sistemazioni architettoniche, con "alte
fortissime mura", con "torri e merli d'ogni necessaria e piacevole
bellezza", con "la sublimità e magnificenza de' sacrati templi", con
"la conveniente composizione de' privati abituri".
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- L'immagine leonardesca di città abbandona completamente il
modello medievale, con le sue vie tortuose, le case ammassate le une alle altre, le
abitazioni sovraffollate...
- La "città ideale" doveva essere
"moderna", "borghese", "razionale"... Andava costruita su
più piani, ognuno indipendente dall'altro, ma tra loro comunicanti mediante scalinate.
- Mentre nel "piano alto" nobiltà e borghesia agiata
potevano passeggiare indisturbate tra palazzi, strade e luoghi adeguati al loro vivere, al
"piano basso" invece si concentravano i servizi e le varie attività, i
commerci, il passaggio per carri e bestie, le botteghe artigiane, il lavoro degli operai.
- La larghezza delle strade doveva eguagliare quella media
delle case adiacenti.
- Sotto questi due piani si trovavano i canali navigabili,
regolati da chiuse e conche che avrebbero dovuto facilitare la navigazione interna e il
trasporto delle merci.
- Ovviamente oggi avremmo da ridire su questa divisione della
città a livello sia architettonico che umano. Infatti la vera originalità del progetto
non stava in questo, ma in altri due aspetti:
- nella fusione di architettura, meccanica e idraulica;
- nell'idea che la bellezza della città doveva essere sinonimo
di "funzionalità", frutto dell'apporto delle scienze matematiche e meccaniche.
(oggi aggiungeremmo anche l'apporto delle conoscenze
socio-ambientali).
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- E' per queste ragioni che con Leonardo viene a consolidarsi
l'immagine dell'urbanista moderno.
- Egli anticipò così tanto i tempi che la sua idea di
costruire gli edifici a torre, sfruttando al massimo gli spazi interni e disponendo le
rampe di scale all'esterno, fornendo altresì a ciascun piano un accesso separato,
troverà un'adeguata realizzazione solo negli anni '20 e '30 del nostro secolo, con la
nascita del "movimento moderno".
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